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Borsa volatile: pochi scambi, è il giorno di Mps

A metà giornata l’indice Ftse Mib viaggia sulla parità, un po’ meglio di Parigi e Madrid – Scarsi i volumi scambiati, sempre nell’occhio del ciclone le banche – Mps presenta alla Bce il piano per la cartolarizzazione degli Npl e riunisce il Cda – Soffre Eni dopo l’arbitrato avviato nei confronti di Gas Terra – Bagarre Rcs: dopo Della Valle fa ricorso anche Bonomi.

Piazza Affari si avvia a chiudere la mattinata in sostanziale parità, in un contesto volatile e “ingessato” in attesa del meeting della Bce e della conferenza stampa di Mario Draghi, la prima dopo il referendum su Brexit. Attorno alle 13 l’indice Ftse Mib viaggia sulla parità, un po’ meglio di Parigi e Madrid. Francoforte -0,2%, Londra -0,4%.

Scarsi i volumi scambiati, poco sotto i 700 milioni di euro di controvalore. Il primo semestre di Piazza Affari è stato caratterizzato, secondo i dati di Assosim, dal crollo dei controvalori negoziati (-21,43%) e da un forte aumento della volatilità sul Ftse Mib (il 58% a giugno contro il 28% di un anno fa).

Tutti i settori dell’indice Eurostoxx sono in rosso ad esclusione di Materie Prime e Media che registrano un rialzo di poco inferiore al mezzo punto. Il rendimento del Bund decennale tedesco torna poco sopra lo “zero”, sul livello più alto dal 24 giugno.

Sempre in evidenza i problemi delle banche italiane. In mattinata, a Francoforte, si è riunito il supervisory board del Single Mechanism della Bce, l’organo di Vigilanza bancaria europea per valutare il piano proposto da Monte Paschi +1,48% per smaltire i crediti in sofferenza e per una possibile ricapitalizzazione. Il piano prevede la cartolarizzazione dei 10 miliardi di Npl netti, con l’intervento del fondo Atlante e la garanzia Gacs del governo. Quanto all’aumento di capitale, la sua entità dipenderà dal prezzo di cessione dei Npl.

Sempre oggi si riunisce il cda della banca toscana per discutere il piano di rafforzamento di Siena in vista della pubblicazione, il 29 luglio, degli stress test sulla solidità degli istituti di credito europei. Deboli Bpm -2,82% e Ubi Banca -1,99%. Registrano lievi rialzi: Intesa +0,1%, Unicredit +1% e Banco Popolare +0,5%.

Ancora in calo Eni -0,7% a 14,27 euro: l’arbitrato avviato nei confronti di Gas Terra, fornitore di gas olandese, per una revisione del prezzo di fornitura nel periodo 2012-2015 è stato rigettato. Saipem perde il 2,5% dopo essere balzata ieri sui massimi degli ultimi sei mesi.

Deboli le altre blue chips: Enel -0,2%, Telecom Italia -0,7%. Anche Fiat Chrysler -0,1%. Ennesimo colpo di scena nella vicenda Rcs: La cordata IMH, sconfitta da Urbano Cairo, ha presentato ieri un esposto in Consob chiedendo di verificare se vi siano state irregolarità nello svolgimento dell’Opas da parte di Cairo Communication

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