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Rcs, guerra di esposti alla Consob. Dopo Della Valle, anche Imh

Dopo quello a titolo personale di Diego Della Valle, oggi presenta un esposto alla Consob anche la cordata Imh, guidata da Bonomi e di cui Della Valle è socio: viene chiesto di verificare se vi siano state irregolarità nello svolgimento dell’offerta pubblica di acquisto e scambio da parte di Cairo Communication – Titolo giù in Borsa.

Rcs, guerra di esposti alla Consob. Dopo Della Valle, anche Imh

E’ ancora battaglia per Rcs: ora è il momento degli esposti alla Consob. A quello di Diego Della Valle, giunto nella tarda serata di mercoledì, si aggiunge oggi anche l’esposto della cordata Imh (International Media Holding), quella guidata da Andrea Bonomi e di cui lo stesso Della Valle è socio, risultata sconfitta nella corsa a Rcs dall’offerta antagonista, quella di Urbano Cairo che attraverso la sua Opas ha vinto con il 48,8% delle adesioni. Oggi scadeva infatti il termine entro il quale si potevano presentare le richieste.

Anche l’esposto della cordata Bonomi è giunto alla Consob, alla quale viene chiesto di verificare se vi siano state irregolarità nello svolgimento dell’offerta pubblica di acquisto e scambio da parte di Cairo Communication. Ieri in serata era arrivata la mossa personale dell’imprenditore marchigiano, che aveva già sollevato dubbi sulla correttezza del procedimento. Della Valle aveva infatti annunciato che rispetto “ai relativi esiti e agli eventi che li hanno determinati, nella mia qualità di azionista titolare di una partecipazione complessiva pari a circa il 7,3% del capitale di Rcs richiederò a tutte le autorità competenti di essere rassicurato, e con me tutto il mercato, sul fatto che tutto si sia svolto nel rispetto delle regole. Mi auguro che venga analizzato ogni passaggio in modo vigile e dettagliatissimo e, vista l’imminenza delle scadenze della procedura in atto, con la necessaria rapidità”.

A metà giornata il titolo Rcs Mediagroup perde poco meno dell’1% a Piazza Affari, dove rimane sotto l’euro per azione a 0,9105. Nell’ultimo mese, quello caratterizzato da offerte e controfferte delle due cordate, il titolo ha guadagnato quasi il 19%.

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