Condividi

Borsa: volano i futures, si spera nel vaccino ma economia ko

I sussidi di disoccupazione Usa salgono a 22 milioni e il Pil cinese crolla del 6,8%, ma un farmaco sperimentale anti-virus dell’americana Gilead apre nuove speranze e le Borse puntano sulla vittoria

Borsa: volano i futures, si spera nel vaccino ma economia ko

“La Cina sta comunque vincendo?”, titola stamane l’Economist, comparando i problemi del colosso asiatico con quelli degli Usa, dove l’esercito dei senza lavoro è salito ieri di altri 5,2 milioni di persone, per un totale di 22 milioni di sussidiati in tre mesi. Ma è una sfida tra pugili alle corde: Il Pil della Cina è crollato nel primo trimestre del 6,8%, il primo dato negativo dal 1992, peggio delle previsioni. E di fronte ai numeri dei due cari nemici e di quelli non meno inquietanti dell’Europa, i mercati si concentrano sul secondo round, ovvero sui tempi della ripresa già in vista secondo la tabella di marcia di Donald Trump, che potrebbe avere un asso nella manica.

GILEAD +16%: SI SPERA NEL VACCINO

Nell’ospedale della Chicago University, riferisce una stimata rivista scientifica, moltissimi pazienti gravi trattati con il farmaco sperimentale remdesivir di Gilead Sciences sono migliorati o guariti. Solo a fine mese, ammonisce l’azienda, si potranno avere dati affidabili, ma Wall Street si è portata avanti: nell’after hours Gilead è salita del 16%. Insomma, le speranze prevalgono sulla severa legge dei numeri.

La contrazione record dell’economia cinese nei primi tre mesi del 2020 non turba così più di tanto gli investitori: il Nikkei di Tokyo è in rialzo del 2,4%. Il premier Shinzo Abe ha deliberato la distribuzione dell’equivalente di 930 dollari per ogni cittadino.

Recupera l’Hang Seng di Hong Kong (+2,4%), sostenuto dal recupero dello shipping. Anche lo Shanghai Composite (+0,9%) è in terreno positivo, anche se la Cina s’inquieta di fronte alla decisione giapponese di rimpatriare molte attività già delocalizzate.

Bene il Kospi di Seul, su del 3%. La Borsa di Mumbai ha aperto in rialzo del 3,3%.

IN RALLY IL RAME, RISALE IL PETROLIO

Sono in rally molte materie prime: sul mercato di Shanghai, il rame guadagna l’1,7%, a 5.213 dollari la tonnellata. È la miglior settimana da quasi un anno, con un guadagno del 4%.

L’oro è in calo dello 0,7%, a 1.706 dollari. Il Treasury Note a dieci anni si indebolisce a 0,67% di rendimento, +4 punti base.

Il petrolio Brent è scambiato a 28,2 dollari il barile, in rialzo dell’1,5%, ieri in chiusura +0,3%. Arabia Saudita e Russia hanno diffuso stanotte una nota congiunta nella quale affermano di essere pronte a ulteriori interventi.

AMAZON E NETFLIX RECORD, VOLANO I FUTURE ANCHE IN EUROPA

La ripresa dei mercati è partita ieri sera nelle ultime battute di una seduta di Wall Street fino a quel momento contrastata. La tendenza è cambiata quando la Casa Bianca ha presentato la bozza del piano per la ripartenza delle attività.

L’indice Dow Jones è salito in chiusura dello 0,14%, S&P 500 +0,57%. Più robusto il recupero del Nasdaq (+1,66%). A favorire il rally sono stati i record storici di due pesi massimi: Amazon e Netflix.

I future anticipano una partenza in forte rialzo sia per le borse Usa (+3,3%) che per l’Eurostoxx50 (+3,5%).

MACRON SUONA LA CARICA PER L’EUROGRUPPO

“È ora di pensare all’impensabile”. È il titolo dell’intervista che il presidente francese Emmanuel Macron ha rilasciato al Financial Times per sostenere il piano per la ricostruzione che la Francia presenterà all’Eurogruppo il giorno 23. Il presidente Emmanuel Macron sostiene che per l’Europa è arrivato il “momento della verità”: se non si prenderanno decisioni convincenti, le forze anti-Ue prevarranno nell’Europa del Sud e, forse, anche in Francia. Il piano prevede uno stanziamento di un trilione di euro e la durata di 20 anni. Verrebbe finanziato emettendo bond con la garanzia, pro-quota sul Pil , degli stati membri, e opererebbe su un periodo di 5 anni.

E LAGARDE SCHIERA I MEZZI DELLA BCE

È scesa in campo anche Christine Lagarde. La presidente della Bce, intervenendo alla sessione primaverile del Fmi e della Banca Mondiale, è tornata a ribadire che “il consiglio direttivo è impegnato a fare tutto quanto è necessario nell’ambito del suo mandato per aiutare l’eurozona a superare questa crisi”. Una nota della Bce ha confermato che Francoforte è “pronta ad incrementare il programma di acquisto asset ed a rivedere la composizione degli acquisti in funzione delle necessità” per portare sollievo alle economie colpite dalla pandemia.

LA RISPOSTA DEI MERCATI È STATA DEBOLE: MILANO +0,29%

Il tentativo di recupero dei mercati, però, è sostanzialmente fallito. Milano ha chiuso con un timido rialzo (+0,29%), che non compensa il brutto scivolone della vigilia.

Poco mosse Francoforte (+0,16%) e Parigi (-0,06%%); debole Madrid (-1,1%). Meglio Londra (+0,55%) e Zurigo (+1,18%).

Qualche segnale di conforto arriva da due big del listino francese.

LVMH: I CINESI TORNANO A FARE SHOPPING

Nel primo trimestre le vendite del gigante del lusso Lvmh (+0,2%) sono scese del 17%. Ma nelle ultime due settimane, ha detto in assemblea il direttore finanziario di Louis Vuitton, la Cina è ripartita alla grande (+50% le vendite). Positivi i conti di L’Oréal grazie alle vendite in farmacia (+13%).

L’agenzia di rating S&P Global ha tagliato le previsioni globali, prevedendo che i lockdown per il coronavirus causeranno una contrazione del 2,4% dell’economia mondiale per quest’anno e un crollo degli Stati Uniti e della zona euro rispettivamente del 5,2% e 7,3%.

Il confronto politico, sia a livello europeo che per i contrasti tra i politici italiani, si è riflesso sull’andamento del mercato dei titoli di stato. Il secondario italiano ha chiuso la seduta in rialzo ma sotto i massimi. Il recupero è legato, secondo alcuni analisti, anche a un documento interno secondo cui nel prossimo bilancio Ue di lungo termine potrebbero esservi sostegni addizionali per i Paesi del blocco più duramente colpiti dal virus, come l’Italia e la Spagna.

SALE ANCORA LO SPREAD, IL 18 MAGGIO IL NUOVO BTP ITALIA

Alle 17,30 italiane il premio di rendimento tra Italia e Germania sul tratto decennale quotava 234 punti base da 230 in avvio, dopo un minimo a 219. Analogamente, il tasso del 10 anni valeva 1,85% contro 1,90% della chiusura precedente, dopo un tuffo a 1,73%. Il titolo a due anni ha chiuso a 0,95% contro 1,15% della seduta precedente.

Arriva la nuova edizione del Btp Italia, che questa volta raccoglierà fondi per l’emergenza Coronavirus. L’appuntamento per i risparmiatori sarà dal 18 al 20 maggio, mentre per gli istituzionali sarà il 21 maggio. La notizia era attesa, visto che a fine aprile andrà in scadenza una maxi-emissione di importo residuo di circa 15 miliardi.

IL ROMBO DI FERRARI ANIMA PIAZZA AFFARI

Il rombo del motore Ferrari (+3,89%) ha risvegliato Piazza Affari. Ieri l’assemblea della Rossa, che ha avviato la produzione di valvole per respiratori polmonari e raccordi per maschere di protezione, ha approvato il bilancio 2019 e la distribuzione di un dividendo di 1,13 euro per azione. L’assemblea ha rinnovato al Consiglio di Amministrazione, per un periodo di diciotto mesi, l’autorizzazione ad acquistare azioni ordinarie della Società fino a un massimo del 10%.

Tra gli industriali hanno brillato anche Pirelli (+5,3%) e Prysmian (+3,8%). Fiat Chrysler +0,4%. In calo Cnh Industrial (-2,09%) e Buzzi (-2,8%).

BANCHE: TENGONO UBI E INTESA

Contrastato il settore bancario. La Banca centrale europea abbasserà temporaneamente i requisiti di capitale legati al rischio di mercato per le banche commerciali in modo da garantirne l’operatività durante la fase attuale di volatilità per il coronavirus. In progresso Ubi (+2,99%), Intesa (+0,88%), Banco Bpm (+0,68%) e Unicredit (-0,66%). In rosso invece Bper (-4,32%) e Popolare Sondrio (-2,78%).

RIMBALZA JUVENTUS, OPA SU GUALA. GIÙ RCS

Si riparla, con eccessivo anticipo, di calcio giocato: Juventus +3,1%.

Tra le mid cap, sotto i riflettori Guala (+21,46% a 5,83 euro), dopo che Investindustrial ha lanciato un’offerta pubblica di acquisto volontaria parziale al prezzo di 6 euro per azione, finalizzata ad acquisire fino al 20% circa dei diritti di voto.

In ascesa Do Value (+14,18%): Equita Sim ha confermato il rating buy e target di 10 euro per azione. In flessione, invece, Rcs (-5,67%) e Mediaset (-4,21%). In territorio negativo anche Astm (-2,68%): Equita Sim ha ridotto il target price del 15% a 27,2 euro per azione (rating buy), stimando un calo del traffico del 22% sull’anno.

Commenta