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Borsa: vola Poste, corre Moncler. E Sky brilla a Londra

Sui listini europei domina l’attesa per la testimonianza del numero uno della Fed, Jerome Powell, davanti al Congresso Usa – A Londra decolla il titolo di Sky dopo l’annuncio dell’Opa di Comcast – Investitori delusi dalle previsioni 2018 di Luxottica.

Borsa: vola Poste, corre Moncler. E Sky brilla a Londra

Dopo un avvio positivo, a metà giornata i principali listini europei viaggiano intorno alla parità, malgrado i guadagni di ieri e la chiusura positiva di Wall Street. A Milano il Ftse Mib segna -0,08%. Poco mosse ancheParigi (-0,09%) e Londra (-0,1%). Va peggio a Francoforte (-0,5%). A dominare sui mercati è l’attesa per la prima testimonianza del nuovo presidente della Fed, Jerome Powell, di fronte al Congresso Usa, in calendario alle 16 italiane.

Sul fronte asiatico, chiusura di seduta in ribasso per le principali Borse cinesi, zavorrate dalle prese di beneficio. A Hong Kong l’indice Hang Seng ha lasciato sul terreno lo 0,73%, scendendo a quota 31.268,66 punti. A Shanghai il calo è stato ancora più vistoso, con l’indice composito che si è contratto dell’1,13%, a 3.292,07 punti, mentre a Shenzhen l’indice di riferimento ha perso lo 0,34%.

Dal punto di vista internazionale, il caso di giornata è il rally di Sky alla Borsa di Londra, dove i titoli del gruppo balzano del 18,87%, a 1.313,5 pence, dopo l’annuncio dell’Opa da 22,1 miliardi di sterline del gruppo statunitense Comcast, che ha messo sul piatto 12,50 sterline per azione, l’11% in più del valore di chiusura di lunedì sera, ma già superato dagli attuali corsi di Borsa. Comcast sfida così la 21st Century Fox di Rupert Murdoch, che aveva offerto 11,7 miliardi di sterline per acquisire il 61% della società, operazione poi congelata dall’Antitrust britannico.

Quanto al mercato italiano, brilla il titolo di Poste Italiane (+5,8%), che mette a segno la migliore prestazione del Ftse Mib nel giorno della presentazione del nuovo piano industriale al 2022. In particolare, il gruppo prevede un aumento dei ricavi pari all’1% annuo, mentre il risultato operativo dovrebbe salire in media del 10% ogni 12 mesi e l’utile netto del 13% annuo. Il ritorno sul capitale (Roe) è visto al 13%, con una crescita di 3,4 punti percentuali. Il piano stima inoltre “una politica dei dividendi basata sul livello 2017 di 0,42 euro per azione, con un aumento del 5% l’anno fino al 2020” e un “payout minimo del 60% dal 2021 in poi”.

Corre anche Moncler (+3%), che supera quota 29 euro per azione (nuovo massimo storico) all’indomani dell’annuncio dei conti 2017, chiusi con ricavi pari a 1,1 miliardi, in aumento del 17% a tassi di cambio costanti e del 15% a tassi di cambio correnti. L’utile netto ha raggiunto i 249,7 milioni, in crescita del 27%, mentre il dividendo proposto ammonta a 0,28 euro per azione. Secondo gli analisti di Equita Sim, i numeri di Moncler sono “leggermente sopra le attese ma con qualità superiore. L’outlook sarà delineato nel Capital markets day di oggi, ma la società prevede ulteriore crescite sul 2018 grazie a rafforzamento del marchio, ulteriore sviluppo internazionale e ampliamento dell’offerta”.

Giornata di passione, invece, per il titolo Luxottica, che lascia sul campo il 2%, una delle peggiori prestazioni sul Ftse Mib. Ieri a mercati chiusi il gruppo comunicato i conti del 2017: fatturato consolidato a 9,15 miliardi (+0,8% sul 2016), utile operativo a 1,3 miliardi (-3,3%) e un utile netto di 1,03 miliardi (+22,4%), a fronte di una generazione di cassa record a 1,028 miliardi. Per il 2018 la società stima un fatturato in aumento del 2-4% a cambi costanti. Per Equita Sim, il bilancio 2017 evidenzia “buoni margini e generazione di cassa”, mentre la stima sul 2018 è “leggermente sotto le attese”. Gli esperti hanno quindi rivisto al ribasso del 2% le stime di utile per azione adjusted e il target price a 54 euro da 55.

Fra i titoli bancari, Unicredit +0,65%, Intesa +0,58% e Ubi +0,08%. Sempre nel paniere principale, Tim -0,46%, Pirelli -1%, Enel -0,2% e Atlantia -0,86%.

Sul mercato valutario, l’euro risale a 1,2340 dollari (dai 1,2317 di ieri) e a 132,08 yen (da 131,70).

In calo il prezzo del petrolio, con il future aprile sul Wti che perde lo 0,22%, a 63,77 dollari al barile, mentre quello sul Brent scende dello 0,15%, a 67,40 dollari. A Piazza Affari Eni -0,13%, Saipem -0,4% e Tenaris -1,1%.

Infine, sul mercato del debito, lo spread Btp-Bund si attesta a *** punti base, contro i 137 della chiusura di ieri. Stabile il rendimento del Btp decennale, al 2,01%.

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