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Borsa Usa, nuovi record. Stellantis brilla a Milano

Gli investitori scelgono la prudenza sui mercati europei in attesa dell’occupazione Usa di venerdì. Wall Street tocca nuovi massimi e dribbla il dato sui sussidi migliore delle attese. Bene Eni e Stellantis

Borsa Usa, nuovi record. Stellantis brilla a Milano

La foto della giornata dei mercati, alla chiusura delle borse del Vecchio Continente, è ancora rosea, nonostante le alluvioni a New York, i contagi da variante Delta, le incognite sulle prossime mosse delle banche centrali e le scelte della Cina. Il presidente Xi Jinping ha annunciato oggi una nuova borsa valori a Pechino allo scopo di incoraggiare le aziende cinesi a quotarsi sul suolo nazionale piuttosto che all’estero. 

I listini europei chiudono in lieve rialzo, mentre Wall Street sgomma in apertura trascinata da Apple; Nasdaq e S&P500 toccano nei primi minuti nuovi massimi. Un sostegno agli acquisti arriva dal petrolio e dai titoli ad esso connessi, dopo la decisione dell’Opec+ di procedere come previsto con il ridimensionamento dei tagli e alla luce del calo delle scorte settimanali Usa superiore alle attese.

Piazza Affari si apprezza dello 0,2% a 26.233 punti ed è tra le migliori anche grazie a Mario Draghi che, in conferenza stampa, ha infuso sicurezza e ottimismo dopo i recenti battibecchi nella maggioranza. Scende lo spread: il differenziale di rendimento tra Btp 10 anni e Bund di pari durata arretra a 105 punti base, con un ribasso del 2% e un tasso del titolo italiano in contrazione a +0,66% (da 0,7% di ieri). Il presidente del Consiglio ha ribadito che l’Italia continua a crescere, come si è visto anche dall’andamento del pil del secondo trimestre, ma che non si può abbassare la guardia perché “il nostro prodotto è caduto come non si vedeva da decenni”. Si tratta di “un rimbalzo, chi è caduto di più rimbalza di più”. Quindi “La vera sfida sarà riuscire a mantenere il tasso di crescita considerevolmente più elevato di quanto fosse prima della pandemia, è lì che si vede la capacità dell’economia italiana di diventare strutturalmente più solida”. Per quanto riguarda il Green pass, questo verrà esteso e ci sarà una cabina di regia per stabilire come. Intanto la campagna vaccinale procede spedita, verso la fine di settembre sarà immunizzato l’80% della popolazione, “già oggi siamo al 70% completamente vaccinato”. La scelta di immunizzarsi “è stata abbracciata con grande entusiasmo dai giovani”, la cui massiccia adesione “ci permette di affrontare con una certa tranquillità e con minore incertezza dell’anno scorso l’apertura delle scuole”. All’orizzonte c’è anche una terza dose. 

Guardando alle blue chip, sul Ftse Mib oggi campeggia Stellantis +1,69%, che ha annunciato l’acquisizione di First Investors Financial Services Group per 285 milioni di dollari, finalizzata allo sviluppo dell’attività di finanziamento per l’acquisto di auto negli Stati Uniti. Nella galassia Agnelli è in evidenza anche Cnh +1,22%.

Prosegue il rally di Diasorin, +1,26% e si apprezzano i titoli petroliferi: Eni +1,3%; Tenaris +1,1%; Saipem +1,06%.

Sulla sponda opposta Telecom -1,42%; Terna -1,31%; Snam -1,27%; Nexi -1,06%. Tra le banche è rosso pallido Intesa -0,5%.

Nel resto d’Europa sono praticamente piatte Francoforte, Madrid e Parigi; bene Londra +0,22% e Amsterdam +0,42%.

A New York si procede spediti con acquisti sulle big tech, con l’eccezione di Facebook, dopo la multa da 225milioni di euro a Whatsapp da parte delle autorità irlandesi per violazione del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) dell’Unione Europea.

In materia di macroeconomia ciò che preme di più è il rapporto sull’occupazione a stelle e strisce che uscirà domani, per i suoi riflessi sui tempi di un possibile tapering. Intanto le richieste settimanali di nuovi sussidi alla disoccupazione sono calate a 340 mila da 354mila della settimana precedente contro 345mila attese. Inoltre i licenziamenti sono crollati al minimo da 24 anni ad agosto  suggerendo che il mercato del lavoro procede nonostante l’aumento delle nuove infezioni da Covid-19.

I prezzi dei titoli di Stato Usa si confermano in rialzo e i tassi in ribasso, come se prevalesse la convinzione che alla fine Jerome Powell manterrà un atteggiamento prudente.

Il dollaro risulta debole anche oggi, mentre l’euro si apprezza a 1,186 con un dibattito su un avvio di discussione sugli acquisti pandemici che sta prendendo corpo anche all’interno della Bce in vista della riunione di settembre.

Sono in rialzo le criptovalute, a partire dal Bitcoin che, dopo aver scavallato quota 50mila dollari, al momento tratta al di sotto ma poco lontano da quella soglia.

Sale come anticipato il petrolio. Il Brent cresce del 2,5% circa oltre 73,35 dollari al barile. Il greggio texano spinge anche di più e tratta intorno a 70,50 dollari.

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