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In Borsa torna il Toro (+2,77%) e la galassia Agnelli vola

Giornata di gloria per Piazza Affari che surclassa tutte le Borse europee sull’onda della galassia Agnelli che mette a segno rialzi spettacolari con Fca (+8,6%), Exor e Ferrari – Bene anche Ubi – Qualche presa di beneficio su Campari – Tutti positivi gli altri listini – Nuovi record a Wall Street.

In Borsa torna il Toro (+2,77%) e la galassia Agnelli vola

Fuochi d’artificio oggi sulle Borse mondiali. Piazza Affari chiude al top in Europa, +2,77%, 22.512 punti, con Fiat al massimo storico. Pioggia di acquisti anche a Madrid +1,93%; Parigi +1,55%; Francoforte +1,46%. Cauta Londra, +0,32%, mentre Wall Street viaggia ancora su livelli record, con il Dow Jones oltre la soglia dei 25.000 punti.

A trascinare i listini sono i dati economici positivi, da est a ovest. Le cose sono partite bene in mattinata, con Tokio ai massimi da 26 anni, spinta dai solidi dati sul manifatturiero di Usa e Cina che rafforzano l’ottimismo sull’evoluzione dell’economia mondiale. Sono proseguite positivamente nella zona euro con la crescita dell’indice Pmi composito, dicembre su novembre, (in Italia l’indice ha archiviato il diciannovesimo mese di fila sopra la soglia di 50 che separa contrazione da espansione). Si tratta della crescita più solida da quasi sette anni. Infine si sono consolidate con il balzo oltre le attese degli addetti nel settore privato negli Usa.

In questo clima l’euro resta tonico sul dollaro, con il cross oltre 1,2. Fra le criptovalute è il giorno di Ethereum, alternativa a Bitcoin e terza più importante per capitalizzazione di mercato che, dopo essere stata scavalcata la settimana scorsa da Ripple, ha superato per la prima volta la soglia dei 1.000 dollari, per poi rallentare il passo.

Stabile il petrolio, che arrotonda ancora i guadagni, Brent 67,99 dollari al barile. Il dato settimanale sulle scorte Usa non scuote più di tanto il mercato. Secondo l’Eia diminuiscono oltre le attese quelle di greggio, mentre aumentano benzina e distillati.

L’oro viaggia ben intonato, 1318,9 dollari l’oncia (+0,44%). Riprende fiato il secondario tricolore. Lo spread fra decennale italiano (2,01% il rendimento) e tedesco scende del 2,83% a 157.70 punti base.

In Piazza Affari la galassia Agnelli domina la scena. Fca tocca un nuovo massimo, 16,85 euro per azione, +8,36%, dopo aver toccato anche i 17 euro e trascina con sé Exor, +6,86% e Ferrari +4,17%. A quanto pare i dati di ieri sulle immatricolazioni Usa non erano poi così deludenti. Come spiega Mediobanca Securities, Fca in effetti ha fatto peggio del mercato Usa e segnato un calo a due cifre con tutti i principali marchi negativi, ma il mercato dell’auto americano nel suo complesso è andato meglio delle attese ed è vicino a livelli record supportato da un’economia in espansione e, in prospettiva, dagli effetti della riforma fiscale. “Fca – conclude Mediobanca – è il maggiore beneficiario di un mercato Usa solido. Per il 2018 ci aspettiamo un calo su anno ‘low-single-digit'”. Il titolo è “outperform”, target a 20 euro.

Seduta all’insegna degli acquisti per le banche. Ubi è la migliore, +4,97%. Bene Finecobank, +4,02%. Alla riscossa le utility, a partire da A2a +3,56%. Tonici i petroliferi: Eni +2,37%. Il lato negativo del Ftse Mib ospita solo Campari, -0,63%.

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