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Borsa, sprint di Unipol e Italgas ma giugno delude

I listini europei avanzano timidamente ma il mese chiude con il peggior calo mensile in un anno – In compenso il deficit/Pil della Pa scende al miglior livello dal 2000. Giudizio severo di Fitch sull’Italia – Euro/dollaro in modesta flessione. A Piazza Affari, premiati i tecnologici e le utility – Banche in recupero – Risale il lusso

Piazza Affari e le altre borse europee mantengono un timido rialzo dopo che il tasso di inflazione annuale dell’Eurozona è sceso a giugno all’1,3%. A Milano l’indice Ftse Mib avanza dello 0,4% poco sotto quota 20.800. Andamento simile per Madrid, Francoforte +0.34%. Più robusto il rialzo di Parigi +0,6%. Londra +0,28% .

Le Borse europee si avviano però a chiudere giugno in rosso. L’indice Stoxx è in calo di oltre il 2%, dopo quattro mesi consecutivi di guadagni. I commenti degli esponenti delle banche centrali, a partire da Mario Draghi, negli ultimi giorni hanno fatto aumentare i rendimenti dei titoli di Stato e il valore dell’euro provocando le vendite in borsa. 
 
Dopo la pubblicazione del dato l’euro/dollaro ha registrato un minimo di giornata a 1,1393 ma rimane comunque poco distante dal massimo da 14  mesi di 1,1445 toccato nelle ultime ore.   
 
Il Tesoro ha collocato Buoni del tesoro poliennali a 5 e 10 anni per 6,5 miliardi di euro. Il titolo quinquennale ha registrato un rendimento dello 0,81%, contro lo 0,88% precedente, mentre nel caso del decennale il dato è leggermente salito dal 2,15 al 2,16 per cento. Il Bund è scambiato allo 0,46% (da 0,45%). Spread stabile a 169 punti base. 
 
 Nel primo trimestre 2017 l’indebitamento netto in rapporto al Pil delle amministrazioni pubbliche è stato pari al 4,3% dal 4,9% del corrispondente trimestre 2016. Lo rende noto?Istat, precisando che si tratta del miglior dato relativo al primo trimestre dall’anno Duemila.  

A raffreddare l’ottimismo ci ha però pensato Fitch: l’Italia, secondo l’agenzia di rating, resta il fanalino di coda tra le economie avanzate in termini di potenziale di crescita nel medio termine. “Lo scenario demografico va verso un ulteriore deterioramento e non vediamo una grande inversione di rotta dopo il rallentamento nella performance della produttività visto negli ultimi 10 anni”, spiega il report precisando che l’Italia ha un potenziale di crescita limitato allo 0,4% contro una media nelle dieci economie più avanzate compreso tra 1,25% e 1,75% nei prossimi cinque anni. 

Prosegue il recupero del petrolio, con il Brent giunto alla settima giornata consecutiva di rialzo a 47,7 dollari al barile (+0,6%). Dal minimo del 21 giugno il greggio è risalito del 6,5%. Tra i petroliferi Eni scende dello 0,8%, tagliata a Underperform da Bofa. Su Eni è intervenuto anche il broker Kepler Cheuvreux tagliando il giudizio a Hold da Buy e il target price a 14 euro da 17,5 euro. 

In Piazza Affari spicca il riassetto di Unipol +2,83% e il ribasso della controllata UnipolSai-1,4%, dopo l’annuncio di una riorganizzazione del gruppo che prevede una serie di operazioni, fra le quali la cessione da parte di Unipol a UnipolSai delle compagnie Unisalute per 715 milioni e Liner per 160 milioni. Generali scende dello 0,4%, Cattolica +2,6%.
 
Riprende l’ascesa del comparto bancario +0,55%, invariato l’indice europeo. Rallenta a fine mattinata Banco Bpm -0,2% che ha sciolto la partnership assicurativa con Unipol e Aviva per rilevare da queste ultime il 49% delle joint venture rispettivamente in Popolare Vita e Avipop. 

Positivi i Big bancari: Intesa +0,94%, Unicredit +0,54%. Bene Bper +1,31% che prosegue il rialzo degli ultimi giorni. Tra gli industriali salgono Brembo e Cnh Industrial attorno al 2%. Fca  è invece stabile. Anche Stm +2% recupera il calo di ieri. Rialzi dell’1,7% per la tedesca Infineon e per l’olandese Asml, entrambe attive nel settore semiconduttori.

Utility in rialzo con l’eccezione di Enel -0,2%.Terna sale dell’1%, Snam +0,5%, Italgas +2,7%, Atlantia +1,5%. Recuperano i titoli del Lusso: Moncler +1,3%, Luxottica +1,4%, Tod’s+1,4%. Ancora sotto pressione il comparto farmaceutico. Recordati -0,7%, Amplifon -1,3%. Entrambi su nuovi minimi di periodo. Fuori dal paniere principale un accordo di licenza sostiene Molmed +3,56%.

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