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Borsa: non inseguire il rialzo di gennaio ma distribuire gli acquisti in tutto il 2023 consiglia Fugnoli (Kairos)

Nel suo podcast “Al 4° piano” lo strategist di Kairos, Alessandro Fugnoli, consiglia di distribuire gli acquisti e gli investimenti finanziari lungo tutto il 2023 “evitando di inseguire per forza il rialzo di questo gennaio”

Borsa: non inseguire il rialzo di gennaio ma distribuire gli acquisti in tutto il 2023 consiglia Fugnoli (Kairos)

I mercati nel 2023 sembrano aver ritrovato il buon umore perso lo scorso anno a causa dell’invasione russa dell’Ucraina, dell’impennata dei prezzi energetici e dell’esplosione dell’inflazione. In Europa, in particolare, anche i bond hanno recuperato parte del terreno perso e l’euro si è rafforzato. Si, ma perché? “Il rialzo ha avuto solide ragioni”, spiega Alessandro Fugnoli, Strategist di Kairos, nel suo podcast “Al 4° piano”.

Mercati 2023: i motivi della corsa

La prima è “la discesa dell’inflazione”, ampia e più veloce del previsto, la seconda è la buona tenuta di gran parte degli indicatori economici, tra cui spicca il mercato del lavoro. La terza? La svolta cinese sul Covid, accompagnata da misure di sostegno al settore immobiliare, da un’attenuazione dei controlli politici sul settore privato e da un’imminente ripresa dei consumi e del commercio con l’estero. A questi fattori si aggiungono infine anche la riduzione dei consumi dovuta alle temperature più elevate della media e il conseguente ribasso dei prezzi dell’energia.

“Queste sorprese positive hanno poi trovato un mercato azionario che si stava invece preparando a entrare in una fase recessiva e che era quindi scarico e psicologicamente provato. Il posizionamento e il sentiment hanno così contribuito a un recupero che ben pochi si attendevano in queste proporzioni”, analizza Fugnoli, che però avverte: “Il rialzo, dunque, è giustificato, ma la sua stessa velocità e intensità richiederebbero ora una pausa di consolidamento”.

Mercati 2023: le ragioni che invitano alla prudenza

Secondo Fugnoli, infatti, al di là degli aspetti tecnici, “le ragioni che invitano a una certa prudenza per la prossima fase sono anch’esse numerose”. In primis, nonostante il ribasso, l’inflazione rimane ancora visibile nei servizi e nel mercato del lavoro, il che indurrà le banche centrali a proseguire con fermezza sulla linea dei rialzi. “Il rialzo dei tassi ha cominciato a raffreddare l’economia, ma non è ancora entrato nella sua fase restrittiva, che sta per iniziare. L’obiettivo massimo delle banche centrali è quello di fermare completamente l’inflazione senza provocare una recessione, ma un rallentamento ulteriore della crescita da qui alla fine dell’anno sarà difficile da evitare, in particolare negli Stati Uniti”, prevede lo Strategist.

Un secondo aspetto da tenere in considerazione riguarda le imprese che, con l’inflazione in discesa non potranno gonfiare ricavi e profitti alzando i prezzi dei loro prodotti, mentre i costi manterranno la loro traiettoria di crescita. “Ci sarà quindi una certa pressione sui margini che i mercati, fino a questo momento, hanno incorporato poco nei prezzi”, sostiene l’economista.

Mercati 2023: cosa fare? Distribuire gli acquisti

Passando dall’analisi dei mercati alle strategie di investimento “l’indicazione non è quella di alleggerire in attesa di chissà quale ripiegamento, ma è piuttosto quella di distribuire gli acquisti in attesa della ripresa ciclica dell’anno prossimo, lungo tutto il 2023, evitando di inseguire per forza il rialzo di questo gennaio”, consiglia Fugnoli, secondo cui il 2023 offrirà diversi momenti di entrata favorevoli. “Evitiamo quindi di farci ingolosire troppo da questa fase positiva e conserviamo una quota di liquidità da impiegare gradualmente nel corso dei prossimi mesi”, conclude.

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