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Borsa nella bufera: banche e petroliferi spingono al ribasso

A metà giornata Piazza Affari (-2,6%) è la peggior Borsa d’Europa ma anche gli altri listini accusano forti perdite – Il nervosismo sui tassi, il petrolio e le incognite politiche (Hillary in primis) pesano – In netto calo i titoli bancari, Eni e Saipem – Bene l’asta Bot, risale il rendimento del Btp.

Borsa nella bufera: banche e petroliferi spingono al ribasso

Si fa sempre più violenta la discesa delle Borse, intimidite dalla prospettiva di un aumento dei tassi Usa. Si profila la giornata peggiore da giugno. A Piazza Affari, a metà giornata, l’indice Ftse Mib accusa un ribasso del 2,68%, davanti a Madrid (-2,3%). Parigi e Francoforte cedono il 2%. Londra scende dell’1,5%.

Il Tesoro ha assegnato in asta tutti i 6,75 miliardi di euro del Bot a un anno con tassi in rialzo a -0,175% dal -0,190% del collocamento di agosto. La domanda ha raggiunto i 9,693 miliardi. Il rendimento del Btp decennale è salito a 1,30% ma lo spread resta attorno ai 126 punti base. Il Bund decennale, tornato ad un rendimento positivo, è scambiato a +0,04%, da +0,02% di venerdì e -0,11% di una settimana fa.

Tutti i settori sono in rosso. I più pesanti sono Materie Prime e Chimici, con flessioni vicine al 3%. Le Banche cedono il 2,9%. Perde più di tutti la tedesca del settore energetico E.on (-13,7%), dopo lo spin off della divisione Uniper.

I future a Wall Street anticipano un avvio in calo di mezzo punto anche oggi pomeriggio. Oggi a Chicago ci sarà un intervento pubblico di Lael Brainard, l’ultimo governatore della Fed a tenere un discorso pubblico prima del periodo di Black out in vista della riunione del Fomc.

Il cambio euro/dollaro è poco mosso a 1,125. Petrolio in calo con il Brent che perde l’1,1% a 47,6 dollari al barile. La settimana scorsa il Brent ha guadagnato complessivamente il 2,5%, malgrado il -4% di venerdì.

Eni -2,90%. A pesare sull’azione sono anche le dichiarazioni dell’amministratore delegato della società petrolifera statale KazMunayGaz, il quale ha detto che la produzione di greggio nel gigantesco giacimento di Kashagan, in Kazakistan, comincerà a novembre, quindi in leggero ritardo rispetto al mese di ottobre indicato in precedenza. Più nel dettaglio, il greggio comincerà a fluire il 24 settembre e raggiungerà volumi commerciali a inizio novembre. Tenaris -2,9%, Saipem -4,5%.

Fra le banche di Piazza Affari, Unicredit perde il 4,4%, Intesa -2,9%, Monte Paschi -3%, Banco Popolare -4%, Ubi -4,4%. A Francoforte Deutsche Bank scende del 3,7%, la francese Société Générale perde il 3,3%.

Il clima negativo generale pesa sulle assicurazioni, nonostante l’aumento dei tassi sia da considerare positivo per il business. Generali perde il 3,3%, Unipol -4,5%, UnipolSai -3,3%.

Pesante l’andamento del risparmio gestito: Azimut scende del 3,8%, Anima -4,8%.

Il ribasso non risparmia Telecom Italia (- 4,2%), Mediaset (-2,9%) ed Enel (-2,3%).

Pesanti i titoli dell’industria:. StM -2,7%, Leonardo -2,5%, Fiat Chrysler -3,3% ed Exor -4,1%.

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