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Borsa, Milano recupera con lusso e banche

Positive Europa e Wall Street- Milano segue dopo l’asta Btp – Riprende quota Unicredit, balzo di Mps – Ferragamo guida trainata da Lvmh – Giù Telecom Italia – Crolla Prysmian

Borsa, Milano recupera con lusso e banche

Le preoccupazioni delle banche centrali sulle prospettive economiche mondiali frenano le Borse e Wall Street, dopo un avvio intonato, va in rosso. Piazza Affari chiude piatta (+0,06%, 21.684 punti base), dopo vari alti e bassi, zavorrata da Prysmian (-8,19%) e sostenuta dalle banche, che riprendono fiato nel corso della seduta. Bene Unicredit +0,54% e Intesa Sanpaolo +0,59%, che si chiamano fuori dalle aggregazioni bancarie in Europa. Balzo di Mps, +8,55%, nella prospettiva invece di possibili aggregazioni. Brilla il lusso con Ferragamo +4,38% e Moncler +1,7%, a rimorchio del balzo di Lvmh (+4,6%) a Parigi dopo i conti del primo trimestre. Giornata positiva per l’obbligazionario, dopo il pieno nelle aste della mattinata. il rendimento del decennale scende al 2,51%; lo spread con il Bund tedesco di pari durata arretra a 251.70 punti base (-2,63%).

La piazza europea più brillante è Parigi, +0,66%. Frazionali guadagni a Francoforte +0,25% e Madrid +0,41%. Perplessa Londra, -0,05%, dopo la proroga concessa dal Consiglio europeo per la Brexit: la nuova scadenza sarà il 31 ottobre di quest’anno. Di fatto si resta in mezzo al guado e ancora non si sa se gli inglesi voteranno alle elezioni europee, ma almeno si è evitato il caos di un’uscita senza accordo domani. Invariata la sterlina.

Sul fronte valutario anche il cambio euro dollaro è poco mosso, intorno a 1,126.

Wall Street stenta: i guadagni del settore bancario, in vista dei risultati trimestrali, sono compensati dai timori legati agli avvertimenti della Federal Reserve, le cui minute della riunione di marzo, pubblicate ieri, rafforzano la tesi che l’istituto centrale voglia mantenere i tassi d’interesse invariati fino a fine anno. La ragione è l’incertezza sulle politiche commerciali e sulle condizioni finanziarie.

Sul fronte macro, le richieste di disoccupazione negli Usa, la scorsa settimana, sono scese ai minimi da 50 anni. 

Il petrolio si sgonfia leggermente, con il Brent a 71,34 dollari al barile (-0,54%);  l’oro si allontana da 1300 dollari, muovendosi poco sopra 1294 dollari l’oncia.

In Piazza Affari rimbalza  Cnh +2,43%; bene Ubi +1,74%. La Juventus, +0,94%, aggiorna i massimi e migliora la performance di ieri nonostante il pareggio con l’Ajax.

Sul lato dei ribassi Prysmian subisce un crollo dopo aver rinviato l’assemblea al 17 aprile e aver annunciato che i ritardi nella riparazione del cavo WesternLink peseranno per 60-80 milioni di euro sull’ebitda adjusted del 2019.

Saipem, -2,7%, corregge ancora dopo i recenti rialzi.

Telecom, -1,86%, è tra i peggiori. Si ipotizza che all’origine delle vendite ci sia l’indiscrezione dell’entrata di Sky Italia nel mercato della telefonia fissa, atteso a fine estate, sebbene gli analisti non vedano un impatto dirompente per Tim, perché già inserito nelle stime.

Deboli le utility, dopo i progressi della vigilia, Terna -1,14%.

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