Condividi

Borsa: Milano maglia nera con Ferragamo e banche

I listini europei chiudono contrastati nonostante il buon avvio di Wal Street. Hanno influito anche le scadenze tecniche ma Piazza Affari paga il warning del gruppo del lusso. Sale lo spread a quota 151 a causa dell’incertezza politica che comincia a far sentire il suo peso. Banco Bpm guida la lista dei peggiori. Brilla invece la stella di Poste dopo l’accordo con Cdp. Bene anche Mediaset e Telecom Italia

Borsa: Milano maglia nera con Ferragamo e banche

Nonostante un tentativo di recupero finale, Piazza Affari chiude in maglia nera, con le banche ancora sotto schiaffo e Ferragamo a picco. Il Ftse Mib si ferma a 22.094 punti, in calo dello 0,44%, dopo essere sceso, a poche ore dalla chiusura, sotto la soglia dei 22.000 punti.

Contrastati gli altri listini europei: Londra + 0,48%; Francoforte +0,27%; Madrid -0,26%; Parigi -0,15%.

Una certa ventata di ottimismo arriva da Wall Street, che ieri aveva cambiato direzione, chiudendo in calo, dopo qualche defezione nella conta dei voti per la riforma fiscale. Oggi il presidente Donald Trump elargisce ottimismo e dichiara che il testo unico del provvedimento sulle tasse.“passerà all’inizio della settimana prossima”. Al momento Dow 30, S&P 500 e Nasdaq sono saldamente in territorio positivo. Potrebbe essere la quarta settimana di guadagni di seguito per il primi due e la terza settimana per il Nasdaq.

Poco mosso il cambio euro dollaro, in area 1,176. Andamento senza scossoni per oro e petrolio.

Il secondario italiano invece chiude ancora in negativo e fa peggio della zona euro, con gli operatori attratti dalle prese di profitto in vista della fine dell’anno e mentre si comincia a percepire la resa dei conti elettorale, con il voto che dovrebbe tenersi a inizio marzo. Il rendimento del Btp 10 anni risale all‘1,82% e lo spread con il Bund a 151.60 punti base.

In Piazza Affari, la blue chip migliore della seduta è Poste, +4,09%, in seguito alla firma di un nuovo accordo con Cdp sul risparmio postale. Nel triennio 2018-2020 è prevista una remunerazione annua in favore della società compresa tra un minimo di 1,55 miliardi e un massimo di 1,85 miliardi, a fronte di obiettivi di raccolta concordati.

Nella moda brilla Moncler +1,48%. Gli acquisti premiano Mediaset +1,23%, nel giorno dell’assemblea in cui passa il cda blindato, con l’assenza di Vivendi. Non si registrano commenti sulle indiscrezioni che danno come imminente l‘accordo con i francesi e Telecom sui contenuti e sulla fine del contenzioso in atto per il mancato acquisto della pay tv Premium. Seduta positiva per Tim, +0,96% e Banca Mediolanum +1,11%. Sale A2a, c+1,35%, insieme al comparto delle utlity a livello europeo.

Il piatto piange per Ferragamo, -6,29%, che ieri sera ha lanciato un allarme sui conti 2018 e sui target a medio termine, scatenando una serie di tagli delle stime da parte degli analisti e una pioggia di vendite da parte degli investitori. Nel finale di seduta la maison toscana recupera un po’ di terreno rispetto ai minimi toccati in mattinata.

Non si arresta l’emorragia del settore bancario. I titoli peggiori sono Banco Bpm -2,33%; Mediobanca -1,99%; Unicredit -1,88%.

In calo l’auto, con Exor -2,04% che paga lo scotto più alto. Giù Ferrari -1,34, mentre Fiat, -0,13%, contiene i danni. Fitch alza il rating di Fca a BB da BB-, outlook positivo.

Commenta