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Borsa, Milano al top in Europa e banche in rally

A spingere i listini in Europa sono le buone notizie sul negoziato Usa-Cina che influenza anche il mercato del petrolio – Se ne avvantaggia l’auto con Fca – Banco Bpm avanza, corre Creval – Rallenta invece Telecom Italia – Sale Fincantieri con il vertice verso la conferma – Spread in calo

Borsa, Milano al top in Europa e banche in rally

Corre Piazza Affari, si restringe lo spread. Il rialzo trova alimento in vari ingredienti, interni (il verdetto di Fitch, il responso delle urne sarde) ed internazionali (il boom della Borsa cinese). L’indice di Milano, a fine mattinata, sale dello 0,8 circa a 22.430 punti ai massimi da metà ottobre (+11% da gennaio) davanti altri mercati del vecchio Continente: Francoforte e Parigi + 0,4%, poco mossa Madrid + 0,05%. Fuori dall’eurozona Londra +0,2%, Zurigo +0,1%.

A spingere i mercati europei sono le notizie sul negoziato tra Trump e la Cina. Accelera in particolare l’indice del comparto auto (+1,7%, al massimo da inizio novembre). Positivi a Milano Fiat Chrysler +0,8%, Cnh Industrial +0,3% e Pirelli +2,23%.

L’effetto dazi si trasmette anche al mercato del petrolio: i prezzi del greggio sono in rialzo verso i massimi del 2019 grazie anche alle sanzioni americane che hanno ridotto l’offerta di Iran e Venezuela. Il Brent sale di 18 cent a 67,05 dollari al barile. Avanzano Eni +0,3% e Tenaris +0,58%. Barclay’s abbassa il target price.

A dare la spinta al mercato italiano è in particolare il recupero dei titoli di Stato dopo la conferma da parte di Fitch del rating BBB, outlook negativo. Lo spread si è ridotto a quota 269 punti base. Il rendimento del decennale è sceso al 2,76% da 2,84%. Il bund tratta a 0,11% (-2 punti). Domani si terrà l’asta Bot a 6 mesi (importo 6 miliardi). Mercoledì è previsto il collocamento dei titoli a medio-lungo termine.

La spinta del mercato obbligazionario si trasmette al mondo del credito. Banco Bpm è in questo momento la miglior blue chip: +3,9%. Tra le altre banche, Unicredit +2,85%. Ubi Banca +3,14%. Creval + 8,44% corre dopo l’annuncio del ricambio al vertice voluto dalla stessa banca in segno di discontinuità: lascia l’ad Mauro Selvetti, subentra Luigi Lovaglio, ex ceo di Bank Pekao. Secondo Banca Akros “dato che il titolo scambia circa il 35% in meno rispetto al prezzo di sottoscrizione dell’aumento di capitale di un anno fa, pensiamo che il cambio al timone sia stato sponsorizzato dagli investitori istituzionali non soddisfatti della performance del titolo”.  Prende il volo anche Stm + 3,4% assieme al resto del settore europeo dei chips. Rallenta Tim –0,7%. Vivendi è pronta a supportare una fusione della rete di Telecom con quella di Open Fiber purché l’operazione venga realizzata con le “giuste” condizioni e con la supervisione di un board neutrale composto in maggioranza da amministratori indipendenti”. Bloomberg riporta stamattina che Vivendi intende chiedere la sostituzione di cinque consiglieri d’amministrazione di nomina Elliott, con cinque indipendenti.

Fuori dal paniere principale:

  • Safilo -3%. LVMH ha dichiarato che aprirà una fabbrica di occhiali in Italia, aumentando quindi la concorrenza sul produttore italiano.
  • Inwit -2,7%. Barclay’s alza il target price.
  • Fincantieri +1,59%. Si va verso una riconferma dell’attuale vertice societario, lo si legge sui giornali.

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