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Borsa, la Bce dà la carica alle banche

Listini europei tutti positivi dopo le indicazioni della Banca centrale sugli Npl – L’Eurostoxx delle banche guadagna lo 0,8% . A Milano forti rialzi su Banco Bpm, Bper e Unicredit e Intesa – Non si ferma la cavalcata del Sole 24 Ore, avanzano anche Rcs e L’Espresso – Salgono con il petrolio Eni e Saipem – L’euro si rafforza sul dollaro

La Bce ha ammorbidito i criteri per la presentazione di piani di smaltimento dei Non performing loans (Npl). Piazza Affari, il mercato più sensibile ai problemi del credito, ha reagito con grande vivacità alla novità. L’indice Ftse Mib (+1,05%) è risalito rapidamente oltre quota 20 mila. Poco mosse le altre Borse con l’eccezione di Madrid (+0,6%). Parigi +0,3%: i primi sondaggi mostrano che il centrista Emmanuel Macron è emerso vincitore nel dibattito televisivo di ieri sera con i suoi rivali alla poltrona dell’Eliseo.

L’euro si rafforza nei confronti del dollaro a 1,080 (da 1,073 della chiusura di ieri). Sul mercato dei titoli di Stato è il Btp a guadagnare di più, con il rendimento che scende a 2,31% da 2,35% e lo spread con il Bund che si riduce a 185 punti base (-5 punti).

Lo spread Francia/Germania si riduce di 3 punti base a quota 64. Il Bund decennale rende 0,46% (da 0,43% di ieri). Il Brent è scambiato a 52,1 dollari al barile (+0,9%). Salgono i petroliferi: Eni +1,2%, Saipem +0,7%.

La Bce ha prescritto alle banche di presentare piani credibili di riduzione dei crediti dubbi. Allo stesso tempo, però, ha preso atto che un azzeramento dell’esposizione potrebbe avere effetti dirompenti sui coefficienti patrimoniali: tempi troppo brevi nella soluzione del problema portano a nuovi aumenti di capitale con relativo innalzamento del rischio di un congelamento del credito a famiglie e aziende.

L’istituto di vigilanza non fissa scadenze ultimative per ridurre il fardello di crediti deteriorati, ma dice che spetta alle singole banche fissare “tempistiche realistiche”, anche se “ambiziose”. Questo vuole dire che i manager potranno agire con flessibilità e si allontana il rischio di nuovi aumenti di capitali.

Reagiscono con forti rialzi i Big: Intesa guadagna il 2,1%, ancor meglio Unicredit (+ 2,3%). Vivaci anche Banco Bpm (+4,6%), Bper Banca (+3,8%), Ubi Banca (+2%) e Mediobanca (+1,9%).

Pier Carlo Padoan incontrerà oggi la commissaria europea alla concorrenza, Margrethe Vestager, per discutere prevedibilmente le richieste di ricapitalizzazione precauzionale di Mps e quelle delle due banche venete, la Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Il governo ha stanziato fino a 20 miliardi di risorse per sostenere la ristrutturazione degli istituti in difficoltà. La Commissione Ue sta discutendo questi dossier con le autorità italiane e con la Bce e non ha ancora dato il via libera.

L’indice Stoxx europeo delle banche guadagna lo 0,8%. Deutsche Bank sale del 3,4%, Société Générale +2,1%. Tra le assicurazioni prosegue il forte rialzo di Cattolica (+3,5%).

Non si ferma tra gli editoriali la cavalcata del Sole 24 Ore: oggi +14% dopo il +26% di ieri. Andamento che trascina anche Rcs (+3,1%) e L’Espresso (+3%).

Positive le utilities: Enel +0,5%, Snam +1,1%. Nel settore dell’industria Fiat Chrysler perde lo 0,2%, Stm arretra dello 0,5%. Ancora giù Leonardo (-0,5%) dopo il pesante ribasso delle ultime due sedute.

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