Condividi

Borsa, Intesa in pole per le banche venete

I listini europei frenano sotto la pressione dei prezzi petroliferi, influenzati anche dalla scelte dinastiche del sovrano saudita – Milano migliore delle altre piazze – Cresce l’attesa per le offerte che entro oggi dovranno arrivare all’advisor Rothschild su Pop Vicenza e Veneto Banca – Giornata negativa per le banche in tutta Europa – Enel e Leonardo in controtendenza

Le Borse europee frenano sotto la pressione dei prezzi petroliferi. A Milano cresce l’attesa per le offerte sulle banche venete che dovranno arrivare entro oggi all’advisor Rotschild. L’indice Ftse Mib arretra dello 0,3% circa attorno a 20.700 punti. Più marcate le perdite di Parigi attorno al punto percentuale: è scoppiata la prima crisi parlamentare dell’era Macron, con le dimissioni di François Bayrou. Banche deboli anche a Francoforte (-0,8%) e Madrid (-0,7%). Anche Londra è in rosso (-0,3%).

Continua la pressione sui prezzi petroliferi. il Brent in calo dello 0,5% a 45,8 dollari. Il re saudita Salman ha nominato per decreto reale il figlio Mohammed, 31 anni, nuovo principe ereditario, rimpiazzando così Mohammed bin Nayef. Il giovane Mohammed, che è stato nominato anche vicepremier con le funzioni di ministro della Difesa, è da tempo il regista della politica petrolifera del regno.

Eni, dopo un avvio molto negativo, riduce le perdite allo 0,5%. Il gruppo petrolifero ha firmato un accordo con la società iraniana National Iranian Oil Company (NIOC) per studiare lo sviluppo di un campo di gas (Kish) e uno di petrolio (Darkhovin) nel sud del Paese, preludio ad un possibile rientro del gruppo italiano nel settore estrazione in Iran. Saipem -1,61%, Invariata Tenaris.

Tra le utilities Enel guadagna lo 0,6%. Al contrario, arretrano Telecom Italia (-0,6%) e Mediaset (-1%). Le vendite colpiscono tutti i settori e in particolare i titoli finanziari: l’indice Stoxx europeo delle Assicurazioni perde l’1,3%, Banche -1%. 
L’assicurazione francese Axa perde il 2,6%. Unipol -1,5%.

Fra le banche italiane Unicredit scende dell’1,4%. Intesa -0,4%. dovrebbe prendersi, ad un prezzo simbolico, una parte degli attivi delle due banche: lo Stato dovrebbe entrare nella partita con una ricapitalizzazione da 5 miliardi di euro, risorse da destinare a coprire le perdite generate dai crediti in sofferenza. Intesa potrebbe aver presentato un’offerta per entrambe le banche, subordinata ad un intervento preventivo dello Stato. Banco Bpm -1%, Ubi -0,6%, Bper Banca -0,2%. 

Banca Carige -0,93%  nel giorno in cui si riunisce il cda che dovrebbe nominare Paolo Fiorentino ad e assumere decisioni sul patrimonio: lo scenario più probabile è quello di un ammontare intorno ai 500-600 milioni.

Le due big parigine, Société Générale e Bnp Paribas, perdono rispettivamente l’1,9% e l’1,6%. Credit Agricole e Natixis cedono tra l’1,9 e il 2,4%, rendendo l’indice delle blue chip francesi il peggiore d’Europa oggi. Deutsche Bank e Commerzbank lasciano sul terreno l’1,7% circa.

Il differenziale di rendimento Italia-Germania sul segmento decennale vale 162 punti base, sui minimi degli ultimi cinque mesi. La Germania ha collocato 809,3 milioni di euro nella riapertura del Bund a 30 anni nell’asta odierna. Nel dettaglio, il rendimento è sceso a 1,02%.

La pressione ribassista è forte su Yoox net a Porter (-2,5%). Tra le società del LussoMoncler -2%, penalizzata dalla notizia che l’amministratore delegato Remo Ruffini ha venduto nei giorni scorsi 10.000 azioni ad un prezzo di 21,26 euro.

Fiat Chrysler scende dell’1,3%, Prysmian -0,6%. Sono positive Stm (+0,4%) e Leonardo (+0,5%). Buon rialzo infine per Autogrill (+1%), che beneficia della raccomandazione positiva di Hsbc, che ha avviato la copertura con giudizio Buy e target price a 13,10 euro.

Commenta