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Borsa in tensione, sale lo spread. Soffre Atlantia

Wall Street è chiusa per il Giorno del Ringraziamento ma pesa la firma di Trump che favorisce Hong Kong – Salgono i rendimenti all’asta Btp – Debioli banche e risparmio gestito

Borsa in tensione, sale lo spread. Soffre Atlantia

Contrastate le borse europee, orfane di Wall Street, chiusa per la festa del Ringraziamento. Donald Trump ha comunque condizionato la seduta con la firma dei provvedimenti su Hong Kong che hanno suscitato aspre polemiche da parte di Pechino e rischiano di rallentare i negoziati sui dazi. Frenati da questo rischio, i mercati procedono in ribasso, Piazza Affari cede lo 0,7% attorno a quota 23.300 punti, zavorrata anche dalle roventi polemiche sulla riforma del meccanismo di stabilità, più di Francoforte -0,3%, Parigi -0,2% e Madrid -0,1%. Londra perde lo 0,4%: la City risente anche dello stacco cedola di alcuni titoli, fra cui Vodafone, e del rafforzamento della sterlina. 

Peggio del previsto il dato sulla fiducia delle imprese a novembre pari a -0,23 punti. L’indice generale sull’economia, pari a 101,3 punti , è poco sopra le attese (101).

Il Tesoro ha assegnato oggi Btp e CCTeu per 5,75 miliardi di euro, il massimo dell’ammontare previsto (4,5-5,75 miliardi). Il Btp decennale (scadenza aprile 2030) è stato allocato al tasso dell’1,29%, in rialzo (+13 punti) rispetto al rendimento dello stesso titolo che era stato assegnato un mese fa. Il rapporto di copertura è stato di 1,22 (da 1,29 precedente).

Il Tesoro ha allocato anche il Btp a 5 anni (scadenza febbraio 2025) per 2,25 miliardi al tasso dello 0,64%, in crescita di 21 punti base rispetto a un mese fa. La domanda è stata di circa 2,9 miliardi con un rapporto di copertura di 1,29, in calo dall’1,38 precedente.

Allocati anche CCTeu a 6 anni con scadenza gennaio 2025 per complessivi 750 milioni. Il rendimento lordo di assegnazione è stato dello 0,71%. Il rapporto di copertura di 1,75.

Si accentuano i realizzi sulle banche, favoriti dall’asta Btp che ha visto un aumento dei tassi.

Dopo il segno positivo dell’apertura, colpito anche il risparmio gestito che ha grandi spazi per prendere beneficio, Azimut -2,7%, Banca Generali -1,8%. Tra le banche le peggiori sono Banco Bpm (-1,7%) e Bper Banca (-0,9%).

Il petrolio Brent in ribasso dello 0,7% a 63,5 dollari dopo che i dati hanno mostrato che le scorte Usa di petrolio e benzina sono aumentate. 

A Piazza Affari avanza Saipem +0,6% dopo aver annunciato la firma di due contratti, da complessivi 750 milioni di euro, per la costruzione di parchi eolici in mare aperto in Scozia e Taiwan. 

Soffre ancora Atlantia -2,4%: nella maggioranza si fa si fa largo l’ipotesi di procedere con la revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia. Fidentiis conferma ‘hold’ sul titolo e menziona come elementi negativi, oltre al rischio revoca concessione in Italia, la disputa legale con il governo spagnolo per Acesa, controllata Abertis.

Mediaset stabile, mentre prosegue la trattativa per un possibile accordo con Vivendi che elimini gli ostacoli al progetto del gruppo italiano di creare un player pan-europeo.

Tim -1,13%. Secondo il Sole 24 Ore, il governo sta spingendo per un’integrazione di Open Fiber in Tim. Quest’ultima potrebbe presentare un’offerta per il 50% della quota di Cassa depositi e prestiti (Cdp) pagando con nuove azioni. In tal caso, Cdp potrebbe a salire al 22% di Tim, diventandone il primo azionista.

Orange ha intanto smentito le indiscrezioni in base alle quali Deutsche Telekom starebbe guardando ad una aggregazione con la società.

Ma si profilano altre novità sul fronte delle tlc. Telefonica ha annunciato una ristrutturazione delle attività del Gruppo che prevede la separazione e la valorizzazione del business ispano-americano, la concentrazione sui quattro mercati principali (Brasile, Spagna, Germania e UK), la  costituzione di due nuove società per valorizzare 3 business ad elevata potenzialità di crescita. 

Nuovo massimo storico per Nexi +0,8%- Avanza Moncler +2%.

Tra i sottili Pierrel +3,3%, dopo il record nelle vendite in Nord America. L’effetto Pir, con l’obbligo dell’investimento in micro-imprese introdotto dalle nuove regole, dovrebbe sostenere i titoli a bassa capitalizzazione. Ancora acquisti Fiera Milano (2%); tra le migliori del listino Basic Net, Aeffe, Guala Closures.

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