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Borsa in rosso: soffrono banche e petroliferi ma vola Terna

Piazza Affari chiude in territorio negativo – In attesa del verdetto di S&P si riduce però lo spread – Vendite sui titoli bancari e petroliferi – Exploit di Terna – Bene anche Nexi, Diasorin e Fineco.

Borsa in rosso: soffrono banche e petroliferi ma vola Terna

Giornata nervosa per le Borse europee, che chiudono in rosso l’ultima seduta della settimana dopo il vertice dei leader che, ieri, ha parzialmente deluso le attese. Il primo accordo del Consiglio europeo sul Recovery Fund infatti è il titolo di un racconto ancora in gran parte da scrivere.  Il clima è inoltre peggiorato nell’ultima mezzora di scambi al traino di Wall Street che ha mutato umore e al momento procede contrastata dopo un avvio in rialzo. 

Francoforte perde l‘1,74%, schiacciata dal calo record della fiducia delle imprese tedesche: ll’indice Ifo è crollato in aprile al 74,3 dall‘85,9 di marzo. “La fiducia delle imprese tedesche è in uno stato catastrofico”, ha detto il presidente Ifo Clemens Fuest in una nota. “La crisi dovuta al coronavirus sta colpendo l’economia tedesca con piena furia”. Arretra pesantemente Madrid -1,96%, più contenuti i danni a Parigi -1,3% e Londra -1,3%.

Piazza Affari è la meno peggio e chiude con un calo dello 0,89% a 16.858 punti, in attesa del verdetto di S&P’s, questa sera a mercati chiusi. L’agenzia ha attualmente un giudizio sull’Italia BBB, solo due scalini sopra il livello spazzatura, con outlook negativo e un’ulteriore retrocessione farebbe molto male, anche se la Bce ha lanciato un’ancora al Belpaese decidendo di accettare in via provvisoria fino a settembre come collaterale anche i titoli che dovessero scivolare sotto l’investment grad. La mossa ha allentato le recenti tensioni sulla carta tricolore e lo spread, dopo una fiammata mattutina, ha chiuso in ribasso: -2,98%, 234 punti, con il rendimento del Btp a 1,87%. 

Intanto l’agenzia americana Fitch ha confermato il rating della Grecia a BB, ma ha abbassato l’outlook da positivo a stabile. Sul primario il Tesoro ha assegnato tutti i 3,75 miliardi di euro del Ctz novembre 2021 e del Btpei (Btp indicizzato all’inflazione del’Eurozona) maggio 2030 offerti in asta con tassi in netto rialzo. Il rendimento del Ctz è salito all’1,001% da 0,307% del collocamento di marzo e quello del Btpei ha segnato un rialzo all’1,77% da 0,31% del collocamento di febbraio.

A Milano le vendite hanno colpito soprattutto le banche: Bper -4,16%; Unicredit -3,07%; Banco Bpm -3,63%; Intesa -2,93%. Male i titoli petroliferi, a seguito delle trimestrali. Saipem, -3,81% ha presentato i conti ieri; Eni -2,62%, lo ha fatto oggi mostrando un forte calo dei ricavi e della redditività, in seguito all’effetto combinato della crisi indotta dal Covid 19 e dalla caduta dei prezzi dell’energia. In controtendenza Tenaris, +0,78%. Ll’oro nero è alla terza seduta di recupero, dopo il crollo storico di inizio settimana. Il Brent sale dell‘1,1%, 21,57 dollari al barile; il Future Wti giugno 2020 è in rialzo del 3,5% a 17,08 dollari al barile.

Sul listino milanese archiviano una seduta in rialzo le utility: Terna +4,21%; Snam +1,74%; Italgas A2a +1,33%. In denaro Nexi +2,13%; Diasorin +2,2%; Amplifon +1,85%. Sul mercato valutario l’euro è in leggero recupero sul dollaro a 1,0799. L’oro scambia in calo dell’1% a 1728,35 dollari l’oncia. 

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