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Borsa in ribasso: brilla la moda ma realizzi sulle banche

L’effetto Gucci, che manda in orbita Kering, dà sprint ai titoli della moda: rialzi superiori al 2% per Ferragamo e Moncler – Bene anche Yoxx, Atlantia e Leonardo – Prese di beneficio sui titoli bancari dopo due giorni di rally: a metà giornata Piazza Affari perde lo 0,6% – Asta Bot: tassi ai minimi

Borsa in ribasso: brilla la moda ma realizzi sulle banche

Le Borse europee non raccolgono i segnali in arrivo da Wall Street e dall’Asia. I mercati si concedono perciò una pausa dopo i rialzi della vague Macron. A Milano l’indice FtseMib, il più vivace nei giorni scorsi, arretra a metà giornata dello 0,6% circa, attorno quota 20,800. In calo anche Madrid (-0,3%), quasi invariate Francoforte e Londra (-0,08%). In lieve guadagno Parigi (+0,08%), sostenuta dal lusso.

Alla vigilia della riunione del direttorio della Bce, l’euro si allontana dai massimi sotto 1,09 sul dollaro.

Il Tesoro ha collocato tutti i 6 miliardi di euro di Bot semestrali offerti oggi in asta, con il tasso in discesa al nuovo minimo storico. Il rendimento medio è sceso a -0,326% dal  -0,294% dell’asta di marzo. Il precedente minimo storico era stato toccato a dicembre 2016, a -0,317%. La domanda ha raggiunto gli 11,135 miliardi di euro con un rapporto di copertura in rialzo a 1,86 da 1,59 del collocamento di marzo.
Il Bund decennale offre un rendimento dello 0,37%, Btp al 2,26%, spread a 188 bp. La forbice Francia/Germania stabile a 51 punti base.

Tra i petroliferi, Eni -0,2%, Saipem +0,5%.

Brillano i titoli del lusso dietro la sensazionale crescita delle vendite di Gucci (+51% ), il fiore all’occhiello di Kering (+9,05%), che dalla griffe fiorentina ricava il 60% del fatturato. Ferragamo avanza dell’1,9%, Moncler svetta con un guadagno del 2,5% e fa segnare a 22,43 euro il nuovo massimo storico. Tod’s +2,3%, Yoox +2,5%.

In flessione i titoli bancari, a partire da Unicredit (-1,96%) e Intesa (-1,60%), condizionate dalla crisi di Alitalia, di cui sono grandi azioniste. Banco Bpm -2,3%, Ubi -2,13% (Barclays ha alzato il target price a 3,85 euro da 3,30 euro, confermato il giudizio Equal Weight).

Eppure un report di Mediobanca promuove il settore del credito: “Crediamo che gli istituti italiani siano ben posizionati per avere buone performance”, affermano gli analisti di Piazzetta Cuccia. “I rischi sistematici sono stati ormai per la maggior parte affrontati – si legge nell’analisi – le valutazioni sono basse, le elezioni francesi hanno ridotto i rischi politici e rappresentano un catalizzatore per attirare gli investimenti nel settore”. Inoltre “le aspettative di tassi in rialzo e l’economia europea che sta dando segni di vitalità”. Il titolo preferito è UniCredit, tra le banche più piccole i ratios migliori sono quelli di Bper e Credem.

Generali -0,7%: Hammer Partners ha alzato il target price a 17,9 euro da 17,3 euro, confermato il giudizio Buy. Unipol -0,5%. 

Ben comprata Atlantia (+1,3%). La società dei Benetton sta stringendo i tempi sulla vendita del 15% di Autostrade per l’Italia. L’ad Castellucci al Cda di domani dovrebbe proporre la concessione di un’esclusiva ad Allianz Capital Partners, la cui offerta (2,3 miliardi) sarebbe stata ritenuta più conveniente rispetto a quella di Adia e di Macquarie. Kepler Chevreux ha analizzato intanto le possibili opzioni per l’acquisto di Abertis: anche nell’ipotesi peggiore (operazione 50%-50% fra cash e azioni al prezzo più alto, ovvero 18 euro), il prezzo obiettivo di Atlantia sarebbe di 24 euro, superiore ai 22,5 euro di oggi- ).

Cnh Industrial in flessione dello 0,9 dopo che ieri aveva toccato i massimi da oltre tre anni a seguito della pubblicazione dei risultati di Caterpillar. Nel giorno della trimestrale, Fiat Chrysler guadagna lo 0,3%. Stm scende invece dello 0,8%.

Enel perde lo 0,8%, positiva Telecom Italia +0,2%. Danieli (+1%) si spinge sui massimi da due anni grazie alla promozione di Mediobanca a Outperform da Neutral. 

Italiaonline (+6%) è il miglior titolo di oggi. Alle 17 si terrà l’assemblea degli azionisti, che dovrà decidere in merito alla richiesta di un gruppo di soci, titolari complessivamente dell’88,92% di distribuire parte delle riserve attraverso il pagamento agli azionisti di un dividendo straordinario complessivo di 79,4 milioni di euro, pari a 0,692 euro per azione.

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