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Borsa in frenata ma Fineco e i farmaceutici brillano

I dati sulla produzione industriale raffreddano i listini europei e Milano regge meglio degli altri – Occhi puntati sulle trimestrali – Corre Banco Bpm – Petrolio in calo

Borsa in frenata ma Fineco e i farmaceutici brillano

Piazza Affari rallenta dopo l’avvio brillante e viaggia in parità. Lo spread Btp/Bund è stabile a 234 punti base, il rendimento del decennale è tornato a 1,84%, il bund è scambiato a -0,53%. Apertura in rosso per gli altri mercati: Parigi -1,4%, Francoforte -0,7%, Madrid -0,9%. 

Il future dell’indice S&P500 di Wall Street segna un calo dello 0,2%. United Airlines è in calo del 3% nel pre-borsa dopo aver rinunciato al lancio di un bond da 2,25 miliardi di dollari. La compagnia aerea ha annunciato la cancellazione del prestito venerdì notte, a seguito della non buona accoglienza del mercato.

Il dato sulla produzione industriale conferma il prezzo pagato al contagio.  Secondo i dati diffusi dall’ Istat, nel mese di marzo c’è stato un tonfo senza precedenti (-28,4%) dopo il -1% (rivisto) di febbraio, e una flessione tendenziale record del 29,3% dal -2,3% (rivisto) del mese precedente. 

Il Petrolio Brent perde il 3%. L’attività estrattiva negli Stati Uniti è scesa la scorsa settimana su livelli mai visti nella storia, il numero delle trivelle in attività si è portato a 374, battendo il precedente record arrivato nel 2016.

Eni, già avanti dell’1,3%, perde lo 0,7% L’azienda ha detto che gli obiettivi di crescita nel piano quadriennale sono organici e quindi non dipendono da acquisizioni, nelle risposte fornite agli azionisti prima dell’assemblea prevista per mercoledì. In relazione a potenziali dismissioni, “abbiamo diverse opzioni finalizzate ad ottimizzare/de-rischiare il nostro portafoglio che saranno valutate in coerenza con l’evoluzione dello scenario”.

Maire Tecnimont +1,5% ha annunciato stamattina di aver ricevuto un ordine da 550 milioni di dollari per la costruzione di un impianto chimico in Egitto. Da inizio anno, le nuove commesse salgono a circa 1,7 miliardi di euro. 

Positive le banche grazie anche alla minore pressione sull’obbligazionario. Sale Ubi +0,5%. La parte di azionisti ‘core’ della banca che non si è ancora espressa sull’Ops di Intesa Sanpaolo. La famiglia Lucchini, che detiene in totale circa 0,65% di Ubi, ha lasciato il patto di sindacato degli azionisti bresciani. Giuseppe Lucchini dice che l’offerta di Intesa è un ottimo punto di partenza e va discussa tra azionisti.

Corre Banco Bpm +1,1%. Intesa Sanpaolo in parità. Il fondo Usa BlackRock resta il secondo maggior azionista con il 5,009%,.

Avanza Mediobanca +1,23%. Vincent Bollorè ha ridotto la sua quota a 5,7% lo scorso gennaio. Il finanziere francese però ha detto che a questi prezzi non è un venditore.

Da segnalare Fineco +3,1%. I dati del trimestre diffusi stamattina hanno battuto le aspettative degli analisti. In rialzo anche i farma, con Recordati e Diasorin che proseguono la loro avanzata.

Tra gli industriali sotto la parità Fiat Chrysler -0,17%. Lo stabilimento di Melfi ripartirà il prossimo 21 maggio, secondo quanto riferito dalle organizzazioni sindacali. Gira in rosso Cnh Industrial -1% sulle attese di un incremento degli acquisti di prodotti agricoli da parte della Cina. 

Leonardo -0,5%.

Da segnalare il rinvio dei conti di Ovs +4,18% al 31 gennaio scorso. La società di abbigliamento ha reso noto di avere in corso colloqui costruttivi per poter usufruire di linee di credito garantite da Sace. Il gruppo, che non distribuirà dividendo, ha spostato la riunione del Cda al 26 maggio. I risultati del primo trimestre saranno diffusi il 9 luglio.

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