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Borsa, Fca e Mediaset di nuovo alla ribalta

In Asia continua la corsa del Toro – A Piazza Affari Fca, dopo un rialzo del 20% in quattro sedute, spera di proseguire il rally sulle ali delle vendite di auto in Brasile – Mediaset su due fronti: la gara per i diritti del calcio e le trattative con Vivendi – Borsa Italiana lancia gli Elite bond

Borsa, Fca e Mediaset di nuovo alla ribalta

Listini asiatici ancora in terreno positivo dopo il rally d’inizio anno. Chiusa Tokyo per festività, tocca alla Cina trainare la corsa del Toro. L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen guadagna lo 0,5%. Stesso rialzo per la Borsa di Mumbai. Positivi gli altri listini della regioni, dall’Australia alle Filippine, passando per Taiwan. Più debole Hong Kong (-0,1%), penalizzata dalle nuove linee guida diramate venerdì sera dall’autorità di vigilanza sulle banche.

Positivo il mercato azionario della Corea del Sud: l’indice Kospi di Seoul è in rialzo dello 0,3%. Sul mercato valutario, lo won si indebolisce a 1.068 sul dollaro, dopo che le autorità coreane hanno affermato di voler intervenire per riequilibrare la situazione. Negli ultimi tre mesi il dollaro ha perso il 7% su won.

Sul fronte geopolitico l’appuntamento clou della settimana è l’incontro fissato per giovedì a Panmumjong tra le delegazioni della Corea del Nord e quella del Sud, il primo dal 2015 tra i due vicini, che potrebbe portare all’importante simbolo dell’apertura delle porte delle Olimpiadi invernali a Pyongyang.

IN RIALZO ANCHE IL PETROLIO

Partenza in moderato rialzo anche per le quotazioni del petrolio. Il Brent tratta a 67.75 dollari (+13 centesimi), il Wti a 61.60 al barile. A sostenere i prezzi contribuisce la tensione sempre alta sullo scacchiere iraniano, mentre dall’Arabia Saudita arriva la notizia dell’arresto di atri 11 principi.

Euro poco mosso, a 1,203 su dollaro.

WALL STREET, ARRIVANO LE PRIME OTTO TRIMESTRALI

L’attenzione dei mercati, dopo l’avvio record (il migliore dal 2003 per il Dow Jones, dal 2006 per S&P e Nasdaq) è già concentrata sulle prime trimestrali americane, in arrivo a fine settimana. Nemmeno i dati sull’occupazione Usa di venerdì (140mila nuovi occupati contro i 190 attesi) sembrano aver inciso sull’ottimismo dei mercati, anche perché è rimasto invariato il dato sulla disoccupazione, al 4%.

Sul fronte societario riflettori accesi sui primi risultati del 2017. In settimana usciranno i conti di otto aziende. Tra queste Delta Airlines, Lennar e il colosso del risparmio BlackRock, oltre, venerdì, alle prime grandi banche: Wells Fargo e JP Morgan. I risultati del credito Usa saranno viziati dalle svalutazioni una tantum provocate dalla riforma fiscale, un danno provvisorio a fronte degli innumerevoli benefici che registreranno una volta fatta questa operazione di pulizia.

ELETTRONICA A LAS VEGAS, NETFLIX TRIONFA AL GOLDEN GLOBE

Altro appuntamento d’eccezione, il Ces di Las Vegas, la più importante fiera mondiale dell’elettronica di consumo, ormai allargata agli sviluppi dell’auto del futuro (sempre più prossimo). Al centro dell’attenzione quest’anno l’Intelligenza Artificiale, la realtà aumentata, robot e droni di nuova generazione. Sono previsti interventi dei leader di Ford, Verizon, Qualcomm ma anche di Baidu e di YouTube.

Netflix è stata la vera dominatrice della serata dei Golden Globe, caratterizzata dalla protesta silenziosa delle attrici in nero per sottolineare la protesta contro le molestie sessuali di Hollywood. Il colosso dello streaming si prepara allo sbarco nelle news: David Letterman, l’anchorman più quotato, terrà una trasmissione sul network. La prima intervista sarà a Barack Obama.

Donald Trump, intanto, limita i danni per la devastante biografia “Fire & Fury” che gli ha dedicato il giornalista Michael Wolff, adombrando il dubbio che il presidente sia pazzo: Stephen Bannon, una delle fonti principali del libro, ha fatto marcia indietro.

YELLEN VERSO L’ADDIO, PARLANO I BANCHIERI

È ormai partito il conto alla rovescia per l’addio di Janet Yellen e l’arrivo, a febbraio, di Jerome Powell alla testa della Fed. Il 30/31 gennaio si terrà l’ultima riunione del Fomc presieduta dall’attuale presidente, ma per l’occasione non è previsto un intervento sui tassi (non si terrà nemmeno la conferenza stampa).

Non per questo risultano meno interessanti, al fine di capire quanti saranno gli aumenti del prossimo anno, gli interventi in settimana dei governatori della banca centrali: parleranno Neel Kashkari di Minneapolis e Charles Evans di Chicago, assieme a Bill Dudley, di New York, Eric Rosengren (Boston), Raphael Bostic (St. Louis), James Bullard (Atlanta) e il responsabile di San Francisco, John Williams.

In arrivo intanto i dati sull’inflazione. Gli economisti guardano anche alle vendite degli Stati Uniti, dalle quali ci si aspetta la conferma di un solido andamento nel periodo delle feste.

TESORO, AL VIA LA PRIMA ASTA DEI BOT A 12 MESI

Anche Piazza Affari è a caccia di conferme dopo l’avvio scintillante: a Milano l’indice FtseMib ha chiuso la prima settimana dell’anno con un progresso del 4%, migliore del 2,5% registrato dall’indice Eurostoxx globale.

Più complicato il debutto del mercato del titoli di Stato. L’avvio nel 2018 del QE in forma ridotta (da 60 a 30 miliardi mese) non ha spento la richiesta dei “falchi” di chiudere il programma di acquisti a settembre in forma definitiva. Intanto, complice la buona congiuntura economica, aumentano le pressioni sui tassi.

In questa cornice si terrà mercoledì la prima asta di Bot a 12 mesi del 2018 per 7,5 miliardi di euro. Giovedì toccherà ai titoli a medio-lungo termine: stasera il Mef comunicherà i quantitativi offerti.

OGGI GLI ORDINATIVI IN GERMANIA E IL SENTIX

Martedì, intanto, si terrà a Francoforte il direttorio della Bce, ma all’ordine del giorno non figura l’argomento tassi. Giovedì ci sarà la pubblicazione dei verbali della riunione di metà dicembre.

La seconda settimana del 2018 prevede oggi anche l’uscita dei dati sugli ordini all’industria in Germania, seguiti dall’indice della fiducia economica di Eurolandia. Attesi anche i dati sulle vendite al dettaglio nella Ue. Stamane sarà pubblicato anche l‘indice Sentix relativo alla fiducia degli europei.

Il calendario di Piazza Affari prevede oggi l’avvio del raggruppamento delle azioni Creval.

FCA, CRESCONO LE VENDITE IN BRASILE

L’attenzione resta concentrata su Fiat Chrysler, che nelle prime quattro sedute del 2018 ha messo a segno un balzo del 20%, in aggiunta al +73% accumulato nel corso del 2017. JP Morgan ha rafforzato la visione positiva Overweight, alzando il target price a 21 euro da 16 euro. Il broker francese Oddo diventa più prudente e taglia il giudizio a Reduce da Buy, target 13 euro. A dicembre sul mercato brasiliano, di cui è leader, le vendite di auto sono cresciute del 4,1% rispetto al mese precedente, mentre la produzione è calata del 14,2%, secondo i dati dell’associazione di categoria Anfavea.

DIRITTI DEL CALCIO E VIVENDI: PER IL BISCIONE DOPPIO RUSH

Settimane cruciali per Mediaset. Dopo la pubblicazione sabato del bando è entrata nel vivo la gara per l’assegnazione dei diritti tv del calcio. Ci sarà tempo fino al 22 gennaio per presentare le offerte. Base d’asta: 1.050 milioni. La partita per i diritti s’intreccia con la fase calda delle trattative di pace con Vivendi, da chiudere entro il mese. A contrastare l’offerta del Biscione ci sarebbe una mega offerta da parte del Qatar, ipotesi che può rilanciare il progetto di un canale gestito dalla stessa Lega Calcio.

BORSA ITALIANA LANCIA GLI ELITE BOND

Da segnalare giovedì l’evento “Elite Basket Bond” con Vincenzo Boccia, presidente Confindustria, Fabio Gallia, ad della Cdp, Raffaele Jerusalmi di Borsa Italiana e Dario Scannapieco, vice presidente Bei. Al centro dell’incontro i bond decennali che coinvolgono un insieme di società del programma Elite: si tratta del primo caso di transazione finanziaria di sistema a favore di piccole e medie imprese.

BREXIT, MISSIONE DEL MEF A LONDRA

Il Financial Times ha reso noto che la prossima settimana prenderà il via una missione a Londra del ministero dell’Economia, capitanata dal capo segreteria del Mef, Fabrizio Pagani, per convincere i gestori, in tutto 1.500, costretti dalla Brexit a lasciare la City, a scegliere Milano, anche grazie agli incentivi previsti per i medium manager (taglio delle tasse sul reddito del 50% per cinque anni) e per i contribuenti più abbienti ( forfait di 100mila euro per 15 anni). La missione è senz’altro complicata dall’incertezza pre-elettorale, ma il Mef non dispera: chiunque vinca, la convenienza ad attrarre contribuenti ad alto reddito resta.

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