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Borsa: Facebook supera Tencent, Apple avvicina Microsoft

Secondo la classifica delle società tecnologiche a maggior capitalizzazione stilata da GlobalData, il gigante di Zuckerberg registra un balzo del 26,3% in un solo trimestre

Borsa: Facebook supera Tencent, Apple avvicina Microsoft

Facebook supera Tencent nella classifica delle società tecnologiche con il maggior peso sui mercati finanziari globali. Secondo GlobalData, che ha realizzato la graduatoria, il gigante fondato da Mark Zuckerberg ha visto la propria capitalizzazione impennarsi del 26,3% fra il quarto trimestre del 2018 e il primo del 2019, arrivando a quota 475,6 miliardi di dollari (il valore delle azioni è aumentato da 131,09 a 193,4 dollari). Il social network scalza così dal quarto posto il campione asiatico dei giochi online e dello streaming digitale, ora quinto con 438,5 miliardi, un dato comunque in crescita del 15%.

I numeri contenuti nella classifica non rispecchiano necessariamente la situazione attuale, considerando che la capitalizzazione delle società può variare di giorno in giorno. Tuttavia, il lavoro GlobalData ha un valore analitico in quanto fissa la situazione di mercato confrontando i risultati di un ampio paniere di aziende in un momento preciso.

Per spiegare l’ascesa di Facebook, Akhila, analista di GlobalData, parla di una rinnovata “fiducia degli investitori alla luce dei maggiori ricavi prodotti dalla pubblicità su dispositivi mobili e dell’aumento degli utenti attivi”. Il mercato ha quindi sostanzialmente ignorato il fatto che “gli utili siano stati intaccati dall’accantonamento di 3 miliardi di dollari nel primo trimestre per anticipare l’ammenda della Federal Trade Commission nell’ambito dell’inchiesta sul trattamento dei dati degli utenti”.

Quanto a Tencent, “ha registrato a sua volta un ulteriore aumento della capitalizzazione dopo aver chiuso il 2018 con una significativa crescita dei ricavi e degli utili netti”.

Tornando alla classifica, le prime tre posizioni rimangono invariate. Sul tetto del mondo c’è ancora sua maestà Microsoft, con 897,1 miliardi (+15%). Segue a breve distanza Apple, che nel periodo considerato ha registrato una crescita della capitalizzazione pari al 19,6%, riducendo il distacco da Microsoft a meno di due miliardi (895,5). Più lontana Alphabet, medaglia di bronzo con 818,2 miliardi (+12,6%).

Fuori dalla top-5, i numeri si riducono drasticamente, ma non i tassi di crescita. Dalla posizione 6 alla 9 si rimane sopra i 200 miliardi di capitalizzazione: Samsung (275,8 miliardi, +25,1%), Intel (239,8 miliardi, +12%), Cisco (234,9 miliardi, +20,6%) e Taiwan Semiconductor Manifacturing (211,3 miliardi, +8,9%). Chiude la top-10 Oracle con 181,8 miliardi (+12,2%).

Tutte queste caselle sono invariate rispetto alla fine del 2018, così come le numero 11 di SAP (145,1 miliardi, +18,5%) e la 12 di Adobe (128,6 miliardi, +16,6%).

Alla posizione 13 si registra invece il balzo di Ibm, che sale di tre gradini grazie a una capitalizzazione di 124,5 miliardi (+20,5%). Il colosso dell’informatica scavalca così Salesforce.com (122,1 miliardi, +16,5%), Broadcom (119,1 miliardi, +14,9%) e TCS, che perde tre posizioni (dalla 14 alla 17) con un tasso di crescita del 5,7%, a 110,1 miliardi, e si vede scavalcare anche da Accenture (118,2 miliardi, +25,8%).

In 18esima posizione NVIDIA (108,8 miliardi, +33,6%) supera Texas Instruments, la prima società sotto la soglia dei 100 miliardi di capitalizzazione (98,5 miliardi, +8,5%). La top-20 si conclude con ASML (83,1 miliardi, +20,7%).

Dalla casella 21 alla 25, si scambiano in vario modo le posizioni Vmware (74,2 miliardi, +31,9%), ADP (69,3 miliardi, +20,8%), Qualcomm (68,4 miliardi, -0,8%), Intuit (67,2 miliardi, +31,5%) e Sony. Quest’ultima è l’unica società a subire un calo significativo del valore in Borsa (-12,8%, a 53,2 miliardi), secondo GlobalData a causa dei rischi connessi al business dei giochi per la PlayStation, che hanno intaccato la fiducia del mercato.  

Nel complesso, le 25 società hanno registrato una crescita della capitalizzazione pari al 16,7%, da 5,3 a 6,2 trilioni di dollari.

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