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Borsa e banche in rialzo grazie alla tregua sullo spread

Lo spread torna in area 300 punti e spinge al rialzo Piazza Affari – Ubi, Unicredit e Banco Bpm i titoli migliori – I listini sono però frenati dal nuovo calo dei prezzi petrolio che manda in rosso Saipem ed Eni – L’economia europea rallenta, sale l’attesa per la Bce

Borsa e banche in rialzo grazie alla tregua sullo spread

S’avvia a chiudere in terreno positivo la settimana di Piazza Affari, grazie alla tregua sullo spread, sceso in mattinata sotto la soglia di 300 punti per la prima volta dal 9 novembre. Il tasso decennale italiano è sceso fino al 3,35%, mentre quello sulla scadenza biennale si è portato fino allo 0,88%, ai minimi da fine settembre. Il Tesoro ha annunciato che martedì 27 saranno messi a disposizione fino a 3,5 miliardi complessivi di Ctz. Oggi a mercati chiusi sarà comunicato l’importo dell’asta di Bot a 6 mesi di mercoledì prossimo.

A Milano l’indice azionario avanza di mezzo punto attorno a quota 18.700. Segno più, anche se con variazioni minori, per Francoforte e Madrid. Parigi +0,2%. Renault (+4%) rimbalza dopo le dichiarazioni di Thierry Bolloré, numero due della società, alla guida transitoria del gruppo dopo l’arresto di Carlos Ghosn in Giappone per evasione fiscale. In un tweet, il cugino del presidente di Vivendi ha affermato di voler “proteggere gli interessi della società” e l’alleanza con Nissan.

Trova conferma nei dati Pmi il rallentamento dell’economia europea: il dato cumulato della zona euro di novembre è risultato di nuovo sotto le attese: 52,4 contro 53. In Germania l’indice Pmi composito, che raggruppa manifatturiero e servizi, è sceso a 53,1 punti da 53,4 del mese precedente. La componente manifatturiera è arrivata al minimo da 32 mesi, risultando inferiore alle attese

Il flop potrebbe condizionare le prossime mosse della Bce. “Il dato di oggi – nota Intermonte – è una carta in più in mano a Draghi per definire l’attuale rallentamento non temporaneo ma strutturale, al punto da cambiare la definizione dei rischi sulla crescita: non più bilanciati ma orientati al ribasso. Di conseguenza le probabilità di una nuova Tltro già il 13 dicembre aumentano”. La conferma arriva dal deprezzamento dell’euro (1,137 sul dollaro) ed il rafforzamento del Btp a 2 anni, con tasso sotto lo 0,90%.

Precipita il prezzo del petrolioBrent a 61 dollari al barile, -2,4%. Wti a 52,4 dollari, -4,2% sui livelli di 12 mesi fa. Eni cede lo 0,92% sulla scia della debolezza del greggio. Debole anche Saipem (-1,28%).

Lo stoxx dei bancari guadagna l’1,61%, con punte per Banco Bpm (+1,7%) e Ubi (+2,26%). Unicredit (+2,44%) ha confermato il giudizio, ma ha ridotto il prezzo obiettivo da 18 a 15,4 euro per azione per riflettere la debolezza del Cet1. Stime di utile per azione 2018-2020 tagliate del 5% per via di utili da trading più bassi delle attese. Piatta Banca Carige.

In buona forma il risparmio gestito, con rialzi superiori all’1% per Azimut (+1,71%), Banca Mediolanum (+2,10%) e Banca Generali (+1,93%).

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