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Borsa delusa ma non troppo. Banche giù, spread oltre 200

Il rinvio dell’Eurogruppo a giovedì riporta le vendite ma la Bce in campo sostiene i listini europei. Continua la corsa di Diasorin – Petrolio in ripresa in attesa riunione Opec

Borsa delusa ma non troppo. Banche giù, spread oltre 200

I mercati attendono con il fiato sospeso che prenda corpo una strategia degli Stati per contrastare l’emergenza sanitaria, che resta alta, ma che sia in grado di affrontare la crisi dell’economia che si annuncia devastante.  La Commissione Europea, secondo Reuters, ha avvertito che il 2020 potrebbe chiudersi con un calo del Pil nell’ordine del 10%: per impedire una catastrofe economica, servono circa 1.500 miliardi di euro. 

In questa cornice la risposta della Ue si annuncia travagliata, come previsto: dopo 16 ore di colloqui con numerose interruzioni, riprese e discussioni bilaterali la riunione dell’Eurogruppo è stata aggiornata a domani. Il ministro delle Finanze tedesco Olaf Scholz auspica che i ministri delle Finanze Ue possano raggiungere un accordo prima di Pasqua.

 A far da paracadute ci ha pensato la Banca Centrale Europea che ha allentato i requisiti sui collaterali, in modo da rendere più facile per le banche prendere a prestito soldi peraltro in una situazione di tassi molto bassi. E così le Borse, reduci da due giorni di rimbazo, scendono, ma non a precipizio.

Piazza Affari cede alle 13.30 e trenta lo 0,5%, meglio di Francoforte -0,66%. Perdite superiori all’1% a Parigi, Madrid e Londra. I future di Wall Street segnano un lieve calo.

Lo spread Btp/Bund resta sopra quota 200 a 203,124 punti base. Stamani il Tesoro ha collocato tutti i 9,5 miliardi di euro offerti complessivamente in due Bot a 3 e 12 mesi, con una buona richiesta per la scadenza più breve, e rendimenti in rialzo. Sono stati assegnati 6,5 miliardi nel Bot annuale aprile 2021 con un rendimento dello 0,534% da 0,072% di metà marzo e con rapporto di copertura a 1,57. Del tre mesi luglio 2020 sono stati collocati 3 miliardi al rendimento dello 0,188%. Questa scadenza era stata offerta l’ultima volta nel 2013.

Accelera il prezzo dell’oro a 1.687 dollari l’oncia mentre cresce la pressione su banche centrali e governi. Il Financial Times riporta che la Casa Bianca ha chiesto al Congresso di mettersi al lavoro su un allargamento nell’ordine di ulteriori 250 miliardi di dollari del programma dei prestiti straordinari a favore delle piccole imprese. La Germania sarebbe disponibile ad impiegare, nell’ambito delle misure comunitarie risorse per circa 500 miliardi di euro

Dopo due giorni in forte calo ed il rimbalzo nella notte, il petrolio Brent è oggi sulla parità a 31,9 dollari. Gli Stati Uniti hanno annunciato ieri in serata una revisione al ribasso delle stime sulla produzione di greggio del 2020, il taglio è di 1,2 milioni di barili al giorno da qui a fine dicembre a 11,76 milioni di barili giorno.

Exxon Mobil, la più grande società petrolifera del mondo ha tagliato di 11 miliardi dollari, quasi un terzo del totale, gli investimenti in ricerca e sviluppo di giacimenti. Nei giorni precedenti, molte altre hanno ridimensionato i piani di sviluppo.  

A Piazza Affari Saipem -2%, Eni -1,2%.

Banche in ribasso. Forte calo per Intesa –2%. Carlo Messina, il ceo, ha detto che la banca sarebbe in grado di tornare a pagare i dividendi promessi, nel caso il PIL italiano del secondo semestre sia intorno a zero. Ubi Banca -1,6%. L’autonomia dell’istituto è un valore per tutti gli stakeholder della banca ha affermato stamane il presidente Letizia Moratti. Unicredit +0,3%.

Continua a salire Popolare di Sondrio +4,1%.

Il risparmio gestito sostiene l’indice. Anima +2,1% grazie al dato della raccolta di marzo che Fidentiis giudica “molto forte” e alle dichiarazioni del nuovo Ceo che torna sulla possibilità di operazioni di M&A per il gruppo.

Su Azimut (+4,9%), Banca Imi dice che la raccolta debole è compensata dalla notizia di conferma della cedola. Banca Mediolanum sale del 2,7%, sui dati forti a marzo.

Generali -0,6%. Il consiglio di amministrazione dovrebbe decidere la settimana prossima se confermare o congelare il dividendo. 

Leonardo +1,9%, prosegue la corsa delle ultime sedute, dopo essere stata eccessivamente penalizzata nella fase più critica del mercato.

Diasorin, +2,6%, sale ancora dopo aver completato gli studi necessari al lancio di un nuovo test sierologico per rilevare la presenza di anticorpi nei pazienti affetti da coronavirus. Mediobanca Securities è neutral sul titolo con un target a 125 euro.

Netto rimbalzo di Piaggio (+6,5%), esposta nelle aree asiatiche meno colpite dal virus.

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