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Borsa: Del Vecchio spinge Mediobanca, Hong Kong affonda Moncler

Piazza Affari, grazie al rialzo delle banche e dei petroliferi, recupera terreno e torna a riavvicinarsi alla soglia psicologica dei 22 mila punti base

Borsa: Del Vecchio spinge Mediobanca, Hong Kong affonda Moncler

Piazza Affari, grazie alle banche ed ai petroliferi, recupera il terreno perduto ieri rispetto alle altre Borse europee. Sui listini pesa comunque l’attesa delle decisioni della Fed, in arrivo stasera. Milano avanza dello 0,6%, di nuovo sopra quota 21.900, mezzo punto in più di Parigi e Francoforte. Londra, nell’attesa del verdetto della Corte Suprema sul lungo stop del Parlamento, guadagna lo 0,25% in linea con Madrid dopo l’annuncio di nuove elezioni (le quarte in poco più di un anno).  I future a Wall Street segnalano una apertura poco sotto la parità in attesa degli annunci della Fed

Rientrano nella norma i prezzi del petrolio: -0.9% il greggio Wti a 58,7 dollari al barile.  Eni +1%, Saipem+0,13%.

Nel 2020 il Pil dell’Italia dovrebbe crescere dello 0,3%, forse anche meno. La previsione potrebbe essere inclusa nella prossima nota di aggiornamento del documento di finanza pubblica. 

Ripiega anche il rendimento del Btp decennale a 0,87% (-3 punti). Spread a quota 138. Il Portogallo ha collocato stamane 1,25 miliardi in titoli a 6 e 12 mesi, questi ultimi al tasso di -0,44%.

Ad agosto l’inflazione della zona euro è rimasta stabile al livello più basso in quasi tre anni, ha comunicato Eurostat confermando le stime precedenti. Il vicepresidente della Bce, Luis De Guindos ha preso la parola stamattina a Madrid, nel suo intervento ha affermato che non può essere delegata solo alla politica monetaria, l’opera di sostegno all’economia, una chiamata ai governi ed alla Germania.

A Piazza Affari sale Mediobanca +1,5% sull’onda dell’ingresso di Leonardo del Vecchio con una quota del 6,94%. Unicredit +0,9%. Ubi Banca +1,5%-

Avanza anche Fiat Chrysler nonostante la caduta delle immatricolazioni tornate ad agosto ai livello del 2017: 130mila unità, con un calo del 22% su base annua, Jeep -8% (-3mila unità), Alfa Romeo -55% (-10mila unità). 

Nuovi ribassi per Leonardo -1,7% e Prysmian -2,5%.

Nel lusso perde colpi Moncler -5,8%. Ieri, l’amministratore delegato, Remo Ruffini, ha detto che le proteste anti-governative in corso ad Hong Kong stanno colpendo tutto il settore del lusso e potrebbero incidere sulla crescita del gruppo nel 2019. Anche Macao e Taiwan, ha aggiunto Ruffini, stanno subendo un rallentamento. I tre mercati valgono il 10% delle vendite del gruppo dei piumini.

Ubs ha abbassato il prezzo obiettivo su  Tod’s (+0,32%) da 36 a 31 euro, confermando la raccomandazione sell. 

Atlantia (+0,2%) poco mossa dopo le dimissioni dell’amministratore delegato Giovanni Castellucci e il passaggio delle deleghe a un comitato esecutivo formato da cinque consiglieri. Luciano Benetton ha detto di essere in stato di shock per quanto emerso la scorsa settimana dalle indagini su alcuni viadotti. I vertici di Edizione sarebbero pronti ad un passo indietro di Atlantia in Autostrade per l’Italia.

Fuori dal paniere principale continua la marcia di Falck Renewables +3%.

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