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Borsa debole ma i conti fanno volare Ubi (+4,8%)

Borse nervose e incerte e Piazza Affari resta in territorio negativo anche se sfiora la parità – I conti danno sprint a Ubi – Bene anche Juve, Campari e Recordati – Spread a 270.

Borsa debole ma i conti fanno volare Ubi (+4,8%)

Borse caute e volatili oggi, nell’attesa di novità sui dazi con l’avvio delle trattative fra Usa e Cina a Washington. I listini europei migliorano nel finale, quando anche Wall Street sembra cambiare passo, ma senza riuscire ad allontanarsi per ora dalla parità. Piazza Affari, al termine di una seduta quasi tutta i calo, perde lo 0,07% (21.203 punti base), fermandosi in equilibrio sotto un fuoco di fila di trimestrali. Ubi, +4,84%, svetta in cima al listino principale grazie ai suoi numeri oltre le attese, specularmente la delusione fiacca Poste -3,16% che chiude in maglia nera.

Parziale recupero, in zona Cesarini, per l’obbligazionario che si allontana dai massimi di giornata: il rendimento del decennale italiano è 2,62%, mentre lo spread con il Bund sale dell’1,37% a 265.50 punti base. Nonostante i molti moniti di Bruxelles e le poco rassicuranti stime di primavera della Commissione, i due vicepremier rincarano la dose dell’incertezza dicendo che lo sforamento del 3% nel rapporto deficit/pil non è un problema. 

Nel resto d’Europa: Francoforte +0,75%, con il balzo di Siemens (+5%) e il dato sulla produzione industriale di marzo, risultata a sorpresa superiore alle attese; Parigi +0,4%; Madrid -0,06%; Londra +0,15%.

Wall Street si muove cauta, dopo il tonfo di ieri e in attesa di vedere dove condurranno le trattative sui dazi con la Cina. “Vedremo”, twitta Donald Trump. Intanto le nuove tariffe al 25% (dal 10%) su 200 miliardi di merci cinesi sono già pubblicate nella gazzetta ufficiale americana (Federal Register) ed entreranno in vigore dopodomani. Sull’incontro arriva, come una ciliegina avvelenata sulla torta, anche il surplus commerciale cinese con gli Usa, diffuso questa mattina, e salito a 21,01 miliardi di dollari in aprile rispetto a un anno fa. 

Il dollaro soffre la situazione e s’indebolisce contro un panel di valute. L’euro si muove intorno a 1,112. Mario Draghi  ironizza sugli euroscettici, parlando alla premiazione ‘Generation Euro Students Awards’ e a chi ipotizza un ritorno alle valute nazionali precedenti, dice, rivolgendosi ai giovani in platea, “voi semplicemente rispondereste con una risata” e “a proposito, io sarei con voi”. 

Il petrolio rialza la testa con il calo inatteso delle scorte settimanali Usa: il Wti americano, sale dell’1,51% a 62,33 dollari al barile; il Brent procede dell’1,12% e si porta a 70,66 dollari al barile. In frazionale regresso l’oro, che si muove cavallo di 1282 dollari l’oncia.

In Piazza Affari gli acquisti premiano ancora Ferrari +2,64% dopo la trimestrale. Bene Ricordati +2,27%. Brillante la Juventus, +2,25%, mentre si profila la possibilità di un addio di Massimiliano Allegri (secondo indiscrezioni avrebbe ricevuto una generosa offerta dal Paris Saint Germain) e c’è chi ipotizzata il ritorno di Antonio Conte.

Le vendite si abbattono in modo più consistente su Telecom -1,94%; Cnh -2,43%: Italgas -1,41%.

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