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Borsa debole, banche in frenata ma brilla l’Enel

Crollano i prezzi al consumo in Italia e Piazza Affari frena – Deboli soprattutto le banche, tranne Carige – Brilla invece Enel grazie ad un report di Ubs che alza il target price – Tra gli industriali in rialzo Finmeccanica e Saipem mentre scivola Fiat – Exploit di Tiscali – In recupero Prysmian.

Borsa debole, banche in frenata ma brilla l’Enel

L’indice dei prezzi al consumo in Italia crolla allo 0,3% (+0,1% su base mensile). L’inflazione europea sale invece allo 0,5%. Dopo i dati arretra la Borsa di Milano: Ftse Mib -0,37%, a quota 21263. Fa peggio solo Madrid (-0,42%). Ma al giro di boa di metà anno Milano (+12%) e Madrid (+10%) sono le piazze migliori. L’oscar tocca a Banca Popolare di Milano +69%. 

Stamane Parigi è quasi invariata (-0,01%), mentre Francoforte sale dello 0,4%. Londra +0,10%. Si allarga a 160 punti base lo spread tra Btp e Bund. Il cambio euro/dollaro è stabile a 1,3648. Il rendimento del Btp è 2,85% (+1 punto base). Movimenti minimi in attesa della riunione della Bce di giovedì 3.

Migliore blue chip di Piazza Affari è Enel (+2,4%) sospinta dal report di Ubs, che ha alzato il target price a 5,15 euro e confermato il rating buy, inserendo il titolo nella propria Premium list. Nei primi sei mesi dell’anno la crescita delle azioni Enel è pari al 31%. Enel Green Power perde l’1%. Eni sale dello 0,1%, Saipem dello 0,8%. 

In attesa della conferma della stangata Usa a Bnp Paribas scendono le banche in Europa, e a Milano in particolare. MontePaschi-3,2%. La Banca ha comunicato che l’aumento di capitale si è chiusa con un ottimo risultato, adesioni pari al 99,85%. 

Intesa perde lo 0,6%: Société Générale ha confermato la raccomandazione Buy e ha inserito il titolo nella Premium list. Avanza Carige (+2,3%): venerdì è stato l’ultimo giorno di quotazione dei diritti e da oggi fino a venerdì prossimo ci sarà la possibilità di esercitarli.

Il titolo peggiore è il Banco Popolare (-2,5%): l’amministratore delegato Pierfrancesco Saviotti ha spiegato che la controllata all’80% Release, la ex Banca Italease, non è più in vendita perché le offerte arrivate erano troppo basse. Unicredit -0,9%. Ubi Banca perde il 2%. 

Tra gli industriali, Finmeccanica sale dello 0,4%, StM perde l’1,4%. Salasso per Fiat (-2,5%). Prysmian (+0,3%) ha sottoscritto una linea di credito revolving a lungo termine da un miliardo di euro con un pool di banche.

Italcementi -2%: l’aumento di capitale da 500 milioni è stato sottoscritto al 99,42%. Secondo indiscrezioni del quotidiano francese Les Echos, il gruppo starebbe trattando l’acquisto di asset in Brasile. 

Tiscali +2%: il primo trimestre si è chiuso con un risultato netto di gruppo negativo per 2,2 milioni di euro, in miglioramento rispetto al rosso di 2,6 milioni del corrispondente periodo dell’anno scorso. Secondo Banca Akros, alla società serve un aumento di capitale di almeno 50 miliardi per ridurre il debito al di sotto di tre volte l’ebitda e rimborsare i debiti fiscali scaduti. 

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