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BORSA CHIUSURA 18 NOVEMBRE – Piazza Affari regina d’Europa: effetto positivo di Bce su tutti i listini

Il Ftse Mib chiude la seduta con un rialzo dell’1,8% che rende la Borsa di Milano la migliore del Vecchio Continente: Enel, Cnh, Iveco e Pirelli i titoli più gettonati

BORSA CHIUSURA 18 NOVEMBRE – Piazza Affari regina d’Europa: effetto positivo di Bce su tutti i listini

I listini europei rimbalzano, dopo due sedute deboli e chiudono la settimana in progresso, mentre Wall Street è positiva, ma cauta nella mattina americana.

Piazza Affari è la migliore in Europa e si apprezza dell’1,38% a 24.675 punti base, grazie agli acquisti su utility, auto e banche, in attesa che Fitch si pronunci sul debito sovrano. Seguono Francoforte +1,05% e Madrid +0,83%, Parigi +1,04%, Amsterdam +0,59%, Londra +0,54%. 

A moderare gli appetiti degli investitori, nelle ultime sedute, sono stati i dubbi sulle prossime mosse delle banche centrali, alimentati da aggressive dichiarazioni di banchieri negli Usa e in Europa. La presidente della Bce Christine Lagarde oggi ha ripetuto che Eurotower continuerà ad alzare i tassi, ma i toni del numero uno sono apparsi in linea con le attese e alla fine anche la conferma che il bilancio della Bce dovrà essere ridotto non ha scosso l’azionario e i bond sovrani. Infatti, dopo un momentaneo sbandamento, i rendimenti dei titoli di Stato sono scesi e le borse europee sono decollate.

Spread in calo in attesa di Fitch

Chiude in verde la carta italiana, dopo Lagarde e in attesa della revisione del rating da parte di Fitch in serata (le previsioni sono di una conferma a BBB con outlook stabile). Lo spread tra Btp decennale benchmark e omologo tedesco scende a 184 punti base (-5,63%) e i tassi sono indicati rispettivamente a +3,87% (da +3,94% di ieri) e +2%, invariato sulla vigilia.

Euro dollaro stabile

Nel dubbio su chi sarà più falco tra Fed e Bce, il cambio euro dollaro galleggia sui livelli della vigilia intorno a 1,035. Il biglietto verde dovrebbe chiudere la settimana con un forte recupero rispetto a un panel di valute.

Arretrano inoltre i prezzi dell’energia, con il petrolio che si avvia ad archiviare la seconda ottava in ribasso.

Il greggio texano si muove sotto gli 80 dollari, come non accadeva dai primi di settembre e il Brent scende ai minimi da un mese a 87,44 dollari al barile, -2,6%.

In calo il prezzo del gas sulla Piazza di Amsterdam, sotto i 110 euro MWh a metà giornata.

Il Toro scalpita in Europa

L’Euro Stoxx 50 manca alla fine di un soffio il mercato Toro (+20% dai minimi dell’anno), un traguardo raggiunto da Francoforte ieri, giorno in cui era anche l’unica piazza europea in rialzo.

Oggi, a livello continentale, sale l’indice delle banche che hanno restituito alla Bce circa 296 dei 2.100 miliardi ricevuti nell’ambito dei prestiti Tltro (cifra più bassa del consensus del mercato che si aspettava rimborsi per circa 600 miliardi).

Sullo Stoxx 600 brilla però un titolo energetico: il produttore austriaco di energia idroelettrica Verbund (+8,08%)

Su Piazza Affari splende Enel 

Blue chip regina del giorno in Piazza Affari è Enel, +3,14%, all’indomani della notizia che Enel North America, attraverso 3Sun Usa, intende costruire negli Stati Uniti uno dei più grandi impianti di produzione di celle e moduli fotovoltaici bifacciali a elevate prestazioni, che inizialmente dovrebbe produrre almeno 3 GW e aumentare fino a 6 GW all’anno. Il colosso elettrico inoltre presenterà lunedì il nuovo piano industriale.

Le utility registrano un più generale rimbalzo a partire da Italgas +2,21% e Terna +2,07%.

Chiude una seduta effervescente l’automotive: Cnh +2,98%, Iveco +2,73%, Pirelli +2,26%, Stellantis +2,14%.

Le banche fanno capolino nel top ten del giorno con Intesa +1,77% e sono generalmente in guadagno.

Sono solo quattro le blue chip in modesto ribasso: Azimut -1,23%, Atlantia -0,13%, Telecom -0,13%, Moncler -0,1%.

La nota più stonata risuona fuori dal paniere principale: si tratta di Trevi (0,37 per azione), che registra una perdita teorica del 36,21%. A innescare la tempesta di vendite è stato l’annuncio, ieri a mercati chiusi, di una serie di misure per il rafforzamento patrimoniale della società, tra cui un aumento di capitale in opzione ai soci a un prezzo di emissione pari a 0,317 euro per azione.

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