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Borsa e banche deboli, ma a Piazza Affari brillano auto e lusso

L’euro rallenta e tutti i listini azionari recuperano, tranne Milano, che è ancora in leggero rosso – Si rafforza l’high tech – Seconda giornata in rialzo per Fca, che avanza con Ferrari, Cnh ed Exor – Boom di Bim (+10%) – Oro in tensione dopo la fiammata di ieri – Bene Yoox e Ferragamo

Borsa e banche deboli, ma a Piazza Affari brillano auto e lusso

L’euro rallenta il passo a 1,203, allontanandosi da quota 1,21, sfiorata ieri. E le Borse europee respirano. Poco mossa Piazza Affari: indice Ftse Mib della Borsa di Milano -0,11%, poco sopra quota 22.800. Meglio gli altri mercati: Parigi e Francoforte +0,4%, Madrid +0,5%. Piatta Londra (+0,04%).

I dati positivi sui consumi di Natale spingono il settore retail alla City: la catena britannica Next sale di oltre il 7%. Marks & Spencer guadagna l‘1,4%. L‘indice di settore segna +0,6%, dopo aver perso nel 2017 il 3%.

Forti guadagni per i chip sulla scia del rialzo del comparto tech negli Usa: il produttore di semiconduttori Ams guadagna il 4%. A Piazza Affari Stm +2,1%. Ieri sera l’indice SOX delle società attive nell’ambito semiconduttori ha guadagnato il 2,7%: per il gruppo italo francese l’euro forte è una grossa incognita, visto che l’80% delle vendite avviene nella valuta Usa.

Gli investitori aspettano i verbali dell’ultima riunione di dicembre della Fed che saranno diffuse in serata, per avere indicazioni ulteriori sulle prossime mosse della banca centrale Usa.

In lieve calo anche il rendimento del Btp 10 anni, a 2,08%, con spread a 163 punti base, comunque sui massimi da ottobre.

Intanto il mercato del lavoro continua a godere di ottima salute in Germania. A dicembre il tasso di disoccupazione, su base destagionalizzata, è rimasto fermo al 5,5%, confermando il recente minimo storico.

Oro ancora in tensione, anche se in frenata dopo l’improvvisa fiammata di ieri quando si è spinto sui top da settembre a 1.321 dollari grazie ad acquisti favoriti dalle tensioni in Iran e dalla discesa del dollaro.

Invariato stamane il petrolio a 66,6 dollari il barile: Eni +0,5%, Saipem +1,20%.

A Piazza Affari migliorano gli industriali, a partire dall’automotive. Fiat Chrysler +1,45%. Il gruppo ha chiuso il 2017 con immatricolazioni in crescita a oltre 557.500 vetture, il 5,5% in più rispetto al 2016. La quota di mercato è del 28,3%. Ferrari +1,66%; Cnh +0,77%. Avanza anche Brembo (+1,77%). Exor +0,6%.

Rimbalza anche Piaggio +0,7% dopo il -3% di ieri. Le immatricolazioni di due ruote sono cresciute nel 2017 del 5,4% a 204.406.

Bene il lusso: Yoox avanza dell’1,84%. Salvatore Ferragamo +1,32%.

Bancari deboli in tutta Europa. L‘indice del settore italiano cede lo 0,45% circa con le ex popolari Bper, Ubi e Banco Bpm tra le più deboli: pesa l’avvicinarsi del giudizio della Corte Costituzionale sulla riforma del settore.

Tra i titoli minori vola Bim, in asta di volatilità dopo un balzo in apertura del 10,5%.

Al contrario, il Credito Valtellinese cade in ribasso del 3% a 1,2030 euro. A partire da lunedì 8 gennaio sarà efficace il raggruppamento di 1 nuova azione ogni 10 vecchie possedute.

Frena Unipol (-1,24%) sulle prese di profitto dopo i guadagni della vigilia.

Le tensioni sui tassi pesano sulle utilities: Enel -1,18%.

Tiene Terna -0,04%: Kepler Cheuvreux ha alzato la raccomandazione a Hold da Reduce, il target price è invariato 4,90 euro, poco sotto il target price medio espresso dal consensus di Bloomberg, pari a 5 euro.

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