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Borsa: auto e petrolio mandano in rosso anche Piazza Affari

Contrastate le Borse europee – Piazza Affari limita i danni (-0,1%) ma la buona performance delle banche non basta a controbilanciare le perdite di Fca per le vicende tedesche e il calo dei petroliferi per il ribasso del greggio – Pesa sui mercati anche la frenata dell’industria manifatturiera americana.

Borsa: auto e petrolio mandano in rosso anche Piazza Affari

Il Fondo Monetario Internazionale si accinge a tagliare le stime sulla crescita americana. Intanto l’indice Pmi manifatturiero definitivo di agosto degli Stati Uniti si è attestato a 52 punti, in calo sia rispetto alla stima preliminare a 52,1 sia rispetto alla lettura di luglio a 52,9 punti. In rallentamento anche l’indice Ism manifatturiero.

Queste indicazioni, rese note alla vigilia del vertice del G20 di Hangzhou, hanno provocato una brusca battuta d’arresto sui listini europei e Usa.

A Piazza Affari l’indice Ftse Mib chiude in calo dello 0,1% a 16.923 punti (dal +1,7% della mattinata), a Francoforte il Dax arretra dello 0,55%. Parigi chiude con un +0.03, Positiva Madrid +0,5%.

L’S&P500 arretra dello 0,5%, segno meno anche per il Dow Jones che flette dello 0,4%, si difende meglio il Nasdaq -0,2%. 

Pesano su Piazza Affari le vendite su FCA che gira in ribasso (-2,7%) nonostante  i dati di vendita negli Usa ancora in crescita (Jeep +12%) e in Italia (+24% contro +20% del mercato). La Germania ha scritto una lettera alla Commissione Europea nella quale accusa l’azienda  di usare un dispositivo illegale per disattivare gli impianti di trattamento dei gas di scarico nei motori diesel. Lo riporta oggi il settimanale tedesco WirtschaftsWoche.

Come già anticipato, sono state cancellate dall’Eurostoxx 50 Generali +1% e Unicredit +1,3%.

Mps -0,9%. Secondo La Stampa l’amministratore delegato Fabrizio Viola gestirà l’operazione di messa in sicurezza dell’istituto con l’aumento di capitale e soltanto dopo lascerà la guida della banca senese.

Frena anche il Banco Popolare -0,36%, Ubi +0,7%, Pop. Milano +0,16%. La miglior blue chip è Bper + 1,86%.

Nel resto del listino: Saipem -0,6%. In serata si è chiuso il collocamento del primo prestito obbligazionario di Saipem nell’era post Eni con un ammontare da un miliardo di euro a fronte di richieste superiori ai 6 miliardi. L’emissione e’ strutturata in due tranche da 500 milioni, una con scadenza 2021 e una con scadenza 2023. Le richieste si sono equamente divise sulle due scadenze. Saipem puntava a collocare almeno 750 milioni. L’Eni -0,7%, Tenaris -1,4%.

–      Campari -0,5% nonostante la promozione  da parte di HSBC a Buy da Hold con un target price che sale a 11 euro da 8,8 euro

–      Telecom Italia  +0,37%. Il Ceo Flavio Cattaneo si è detto ottimista sui conti del terzo trimestre.

–      Total ed Erg +4,5% hanno sondato le banche per una cessione della catena di stazioni di servizio TotalErg, secondo fonti vicine alla situazione.

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