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Borsa 12 aprile: in Europa riflettori puntati sulle banche, negli Usa sulle trimestrali. Ieri il Nasdaq sostenuto dai Magnifici 7

Oggi pomeriggio saranno le trimestrali Usa a dominare il mercato: in agenda ci sono JPMorgan Chase & Co, Citigroup e Wells Fargo. JPMorgan Chase, Wells Fargo, Citigroup, BlackRock e State Street. In Europa occhi all’assembla di Unicredit

Borsa 12 aprile: in Europa riflettori puntati sulle banche, negli Usa sulle trimestrali. Ieri il Nasdaq sostenuto dai Magnifici 7

In una situazione normale, l’ultima seduta di una settimana caratterizzata da eventi speciali di qua e di là dell’Atlantico, il bravo investitore si dedicherebbe a sistemare le posizioni, senza prendere particolari posizioni sui listini e attendere il week end. Ma questo venerdì non sarà così. Forse la mattinata europea potrà essere abbastanza tranquilla. Ma poi nel pomeriggio gli operatori si troveranno a dover metabolizzare altri dati chiave in agenda: i risultati del primo trimestre dei colossi finanziari di JPMorgan Chase & Co, Citigroup e Wells Fargo. JPMorgan Chase, Wells Fargo, Citigroup, BlackRock e State Street.
Ma a proposito di banche, quelle del vecchio continente potrebbero non aver ancora del tutto esaurito la discesa iniziata ieri, dopo che la Bce ha iniziato a vedere possibile una riduzione dei tassi a partire da giugno: per il settore bancario significa che è terminato il tempo delle vacche grasse.
Le borse europee oggi sono viste rimbalzare (future sull’Eurostoxx50 +0,73%). I futures di Wall Street scambiano in lieve rialzo.

Europa: la prospettiva di un taglio dei tassi Bce a giugno

Ieri Christine Lagarde, come nelle attese, ha lasciato invariati i tassi. Tuttavia ha dato un segnale più preciso del solito. Pur volendosi tenere legata a doppio filo con l’andamento dei prossimi dati sull’inflazione, si è sbilanciata a dire che il primo taglio dei tassi potrebbe essere a giugno, smarcandosi anche da eventuali rallentamenti da parte della Fed alle prese ancora con un’inflazione fuori controllo.

Mercato Usa: Nasdaq sostenuto dai Magnifici 7. Apple +4,3%, il massimo da un anno

Oggi, ma anche le prossime sedute, saranno caratterizzate dalle reazioni alle trimestrali. La seduta di ieri è stata nervosa per i principali indici azionari statunitensi e alla fine il Dow Jones ha registrato una minima flessione dello 0,01% a 38.459 punti, mentre l’S&P500 ha chiuso in progresso dello 0,74% a 5.199 punti. Ma la performance migliore è stata quella del Nasdaq (+1,68% a 16.442 punti) sostenuta dai Magnifici 7: Nvidia è balzata del 4,1%, mentre Amazon è salita dell’1,7%, dopo aver testato nei massimi intraday il record di sempre e Alphabet-Google è avanzata di oltre il 2%. Focus su Apple, il cui titolo ha segnato un rally del 4,3% dopo le indiscrezioni di Bloomberg News, relative alla decisione della Big Tech Usa di avviare una transizione, trasformando la linea dei prodotti Mac con la produzione di chip AI (per l’intelligenza artificiale). Le quotazioni di Apple hanno concluso la sessione migliore dal maggio del 2023. Il colosso sarebbe vicino a produrre processori per computer M4 da utilizzare per i sistemi di intelligenza artificiale, e che verrebbero integrati in ogni modello Mac. Giornata decisamente positiva anche per Nike (+3,37% a 92 dollari). Invece in rosso scarlatto ha chiuso Intel (-8,22% a 40,33 dollari), dopo che il colosso dei chip ha fornito indicazioni più dettagliate sui risultati delle singole divisioni nel 1° trimestre 2024. In rosso i titoli del settore petrolifero, dopo che il prezzo del greggio a New York (contratto con scadenza a maggio 2024) si è attestato intorno agli 85,5 dollari al barile. Chevron ed Exxon Mobil hanno perso rispettivamente lo 0,48% e lo 0,34%.

Tokyo positiva. Le altre Borse asiatiche in ordine sparso

Seduta positiva per la borsa di Tokyo, sulla scia dei rialzi messi a segno dai mercati americani dopo il dato sui prezzi alla produzione, aumentati leggermente meno del previsto a marzo, che hanno dipinto un quadro inflazionistico meno aggressivo. Si muovono in ordine sparso le altre principali piazze asiatiche in attesa dei dati in arrivo dal commercio estero in Cina. L’indice giapponese Nikkei 225 guadagna lo 0,24%, mentre, al contrario, resta piatto Shenzhen, con le quotazioni che si posizionano allo 0,19%.
Depresso il mercato di Hong Kong (-1,53%); con analoga direzione, variazioni negative per Seul (-0,83%). Poco sotto la parità Mumbai (-0,49%); sale Sydney (+1,49%).

Rimbalzeranno le borse europee?

Le borse europee oggi sono viste rimbalzare (future sull’Eurostoxx50 +0,73%) cercando di elaborare le parole della Bce. Oggi alle 13 è atteso il discorso di Frank Elderson, membro del comitato esecutivo della Bce. Ieri non è stata una giornata facile per le borse europee, appesantite dal settore bancario che vede, con la prospettiva di tassi in calo, diminuire quella fonte di profitti che ha reso ricche le sue casse negli ultimi mesi. Il peso del settore si fa sentire sul principale indice di Madrid (-1,17%), mentre le perdite sono più contenute a Parigi (-0,27%) e Amsterdam (-0,32%). Francoforte arretra dello 0,76% e Deutsche Telekom cede il 6,11%, dopo lo stacco dividendo. Fuori dalla zona euro Londra perde lo 0,45%. Sempre le banche mandano ko Piazza Affari, -0,96% (33.713 punti base). Tra i maggiori ribassi del giorno Bper -3,89%, Banco Bpm -3,54%, Popolare di Sondrio -2,89%, Unicredit -2,8%, Intesa -2,03%. Invece hanno avuto un buon andamento ieri le utility: tra le migliori Erg +2,06%, A2a +1,04%, Italgas +0,8%, Hera +0,32%, Enel +0,14%.

L’oro è salito oltre 2.400 dollari l’oncia per la prima volta nella storia. Tra le materie prime, il prezzo del petrolio Wti sale dello 0,89% a 85,78 dollari al barile e quello del Brent a 90,42 dollari al barile (+0,76%). L’euro si conferma sopra gli 1,07 dollari.

Che cosa seguire oggi

Unicredit. Arriva oggi il via libera della Bce alla seconda e ultima tranche del buyback 2023 di UniCredit da 3,1 miliardi, lo stesso giorno dell’ l’assembleaordinaria e straordinaria della banca per approvare bilancio, stipendi e nuovo board. E’ attesa una maggioranza robusta a sostegno del maxi-stipendio del ceo Andrea Orcel, che quest’anno riceverà 9,75 milioni. I sì previsti sono oltre l’80%. Decisivo il parere del proxy Iss.

Focus sul titolo Mps dopo l’assemblea ordinaria degli azionisti della giornata di ieri, riunita sotto la presidenza di Nicola Maione, con una partecipazione dei soci, attraverso il Rappresentante Designato, pari al 52,29% del capitale sociale. L’Assemblea ha approvato i risultati di bilancio al 31 dicembre 2023, che ha chiuso con un utile pari ad Euro 2.021.525.016,72, dunque di oltre 2 miliardi, e il pagamento dei dividendi in data 20 maggio.

Gas Plus – produttore italiano di gas naturale, quotato all’Euronext Milan – ha comunicato i risultati finanziari del 2023, esercizio chiuso con ricavi pari a 160,8 milioni di euro, in calo del 32% dai 235,36 milioni ottenuti nell’esercizio precedente, in seguito al superamento della fase di picco dei prezzi del gas che ha caratterizzato il 2022. In contrazione anche il margine operativo lordo passato da 76,1 milioni a 70,5 milioni di euro.

Tim. La Bluebell di Giuseppe Bivona prova a sparigliare le carte in vista dell’assemblea Tim del 23 aprile. Il fondo attivista – che possiede lo 0,5003% delle azioni e che a fine marzo aveva presentato una lista alternativa a quella del board e di Merlyn – presenta il suo piano per il gruppo tlc e propone come amministratrice delegata Laurence Lafont, manager francese dalla lunga esperienza anche nel settore tlc ed ex Google, Microsoft, Oracle, Nokia e Orange. La nazionalità francese della candidata ceo, già nella lista, potrebbe non essere un caso: visto il peso di Vivendi con il suo 23,75%, potrebbe diventare un fattore per invogliare il primo azionista a sostenere la lista.

Il ceo di Generali, Philippe Donnet, sta preparando una riorganizzazione al vertice della compagnia triestina che dovrebbe riguardare le macro aree Dach, la business unit che gestisce i paesi di lingua tedesca, e quella International, scrive MF, secondo cui l’annuncio dovrebbe arrivare già la prossima settimana. Il cambio dell’organigramma è dettato anche dall’integrazione di Conning e dalla stesura del nuovo piano industriale. Una donna sostituirà Bruno Scaroni alla guida della digital transformation.

In maggio arriverà un nuovo Btp Valore

Sul mercato obbligazionario lo spread di rendimento tra Btp e bund decennali è in aumento stamane del 4,48% a 141 Punti, con il Rendimento Btp 10 Anni a 3,86% e quello del Bund 10 Anni a 2,45

Ieri il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato il lancio di un nuovo BTP Valore, la famiglia di titoli di Stato dedicata esclusivamente al mercato retail. La quarta emissione di questa nuova tipologia di titoli avrà luogo da lunedì 6 maggio 2024 a venerdì 10 maggio. Come per il precedente collocamento, il quarto BTP Valore avrà una durata pari a 6 anni, con cedole che saranno pagate ogni tre mesi con rendimenti prefissati e crescenti nel tempo sulla base di un meccanismo “step up” di 3+3 anni. I tassi minimi garantiti nei primi tre anni e nel successivo triennio, congiuntamente al codice ISIN che identifica il titolo, verranno comunicati venerdì 3 maggio.
A differenza della precedente tranche, il quarto BTP Valore garantisce un premio fedeltà pari allo 0,8% per i risparmiatori che acquisteranno il titolo in fase di collocamento e che lo deterranno fino alla scadenza.

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