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Borsa 10 novembre chiusura: Lagarde gela i listini europei che sono tutti in rosso. Cdp aumenta l’offerta del bond al retail

La Presidente della Bce ipotizza il permanere dei tassi dell’interesse sul 4% per lungo periodo e i mercati si spengono – Fa meno paura Powell e Wall Street resta in territorio positivo – Cdp allarga l’offerta di bond al retail

Borsa 10 novembre chiusura: Lagarde gela i listini europei che sono tutti in rosso. Cdp aumenta l’offerta del bond al retail

Europa in rosso e Wall Street in rialzo: è contrastato oggi il clima finanziario sulle due sponde dell’Atlantico, dopo che i banchieri centrali ieri hanno deluso, le aste dei T-Bond hanno incontrato una scarsa domanda e persino le vendite dei lussuosi orologi svizzeri di Cartier sembrano soffrire a causa delle tensioni globali.

Europa in ribasso trascinata da Londra e Parigi

Sul sentiment europeo hanno pesato oggi i dati macroeconomici e alcune trimestrali.

Piazza Affari perde lo 0,49% e arretra 28.504 punti base, in attesa che questa sera Fitch aggiorni il rating sul paese, che al momento è BBB con outlook stabile. Dal fronte macro l’Istat segnala che l’indice destagionalizzato della produzione industriale italiano, invariato a settembre, è salito dello 0,2% nel terzo trimestre.

La borsa europea peggiore è Londra 1,29%, che ha dovuto prendere atto di un’economia stagnante nel terzo trimestre, anche se gli esperti temevano una recessione. Anche la produzione industriale è rimasta invariata, mentre la bilancia commerciale ha registrato un deficit di 6 miliardi di sterline.

Parigi cede lo 0,96%, appesantita dalle grandi firme e con il settore del lusso negativo a livello europeo a causa della deludente trimestrale di Richemont (-4,89%). Il gruppo svizzero, titolare del marchio Cartier, ha avvertito che le preoccupazioni economiche e le tensioni globali stanno pesando sulla spesa dei consumatori e sui profitti della società che, nel primo semestre, ha disatteso le aspettative. Zurigo cede lo 0,89%. Il quadro non è dissimile a Francoforte -0,78%, Amsterdam -0,38% e Madrid -0,35%.

Wall Street tonica a fine mattinata

Wall Street, a fine mattinata, è in progresso (DJ +0,42%, S&P 500 +0,67%, Nasdaq +1,02%) grazie agli acquisti sui tecnologici, ma ieri la borsa americana ha interrotto la lunga scia positiva dopo che il presidente della Fed, Jerome Powell, ha detto che i funzionari della banca centrale “non sono fiduciosi” che i tassi d’interesse siano ancora sufficientemente alti per terminare la battaglia contro l’inflazione, tanto che non esiterebbero a inasprire ulteriormente la politica se fosse necessario.

A quanto pare le preoccupazioni sono già state archiviate e a trascinare gli indici sono soprattutto i titoli ‘growth’ delle megacap come Nvidia e Apple entrambe in rialzo di circa l’1,3%.

Anche il rendimento dei titoli di Stato, dopo le tensioni della vigilia, si sta ridimensionando. Il decennale mostra un tasso in leggero calo del 4,6%. 

Euro-dollaro poco mosso con Powell e Lagarde

Se ieri Powell non ha dato ai mercati le risposte che anelavano, oggi la presidente della Bce Christine Lagarde in un’intervista al FT ha detto che i tassi d’interesse all’attuale livello del 4%, se mantenuti abbastanza a lungo, potrebbero essere in grado di riportare l’inflazione intorno al 2%, ma “se ci saranno altri choc dovremo ripensarci”.

In questo contesto il mercato valutario appare poco mosso e l’euro mostra un cambio poco sotto 1,07 contro dollaro.

Tra le materie prime il petrolio prosegue la sua fase di prudente recupero: il Brent si apprezza dell’1,5& poco oltre 81,2 dollari al barile; il Wti +2,1%, 77,35 dollari al barile.

Piazza Affari, bene Leonardo

In Piazza Affari i conti trimestrali sostengono Leonardo +4,68%, mentre sul fronte opposto del listino Campari perde il 3,83%. A pesare sul titolo italiano è il crollo dell’inglese Diageo, -12,19%, produttore del whisky Johnnie Walker, che ha previsto un rallentamento della crescita organica degli utili operativi nel primo semestre dell’esercizio finanziario in corso.

Sul principale indice milanese appaiono in cauto rialzo i titoli petroliferi Tenaris +0,73% ed Eni +0,42%, mentre le ex banche popolari Banco Bpm +0,32% e Bper +0,37% evitano il rosso ancora in scia ai conti visti nei giorni scorsi.

I risultati incentivano gli acquisti anche su Unipol +0,31%.

Le blue chip maggiormente negative sono Diasorin -4,03%, Cnh -3,29%, Moncler -3,1%, Iveco -2,34%.

Spread stabile; Cdp aumenta il valore dell’offerta

C’è poco da segnalare sul secondario: lo spread tra Btp 10 anni e Bund di pari durata resta intorno a 185 punti base, anche se i tassi salgono leggermente: Btp +4,5% e Bund +2,71%.

Bene il primario con le aste delle mattina, che sembrano una buona premessa alla revisione del rating.

Nell’obbligazionario si segnala infine che Cassa Depositi e Prestiti si è avvalsa della facoltà di aumentare il valore nominale complessivo dell’offerta di obbligazioni riservata al mercato retail da 1,5 miliardi di euro fino all’importo massimo di 2 miliardi di euro. Saranno dunque emesse fino a un totale di 2 milioni di 2 milioni di obbligazioni del valore nominale di 1.000 euro ciascuna. L’offerta, destinata alle persone fisiche residenti in Italia, è partita martedì 7 novembre, si concluderà il 27 novembre (salvo chiusura anticipata) e consentirà di raccogliere nuove risorse da destinare alla crescita del Paese.

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