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Bond Eni, boom di ordini per le due obbligazioni in dollari. Rendimento oltre il 5%

Eni torna sul mercato obbligazionario con due nuove emissioni a tasso fisso in dollari con scadenze a 10 e 30 anni destinate a investitori istituzionali per un valore complessivo di 2,25 miliardi

Bond Eni, boom di ordini per le due obbligazioni in dollari. Rendimento oltre il 5%

Eni ritorna sul mercato obbligazionario, questa volta puntando sul dollaro. Dopo il successo del suo precedente bond in euro a inizio anno, il colosso guidato da Claudio Descalzi (nella foto, ndr)ha collocato due emissioni obbligazionarie in dollari statunitensi a tasso fisso con scadenze a 10 e 30 anni per un valore complessivo di 2,25 miliardi di dollari. Grande interesse dal mercato: la domanda complessiva è stata di 11 miliardi di dollari proveniente da 180 investitori istituzionali per ciascuna tranche. La maggior parte di questi investitori si trova negli Usa, con quote significative anche nel Regno Unito e in Norvegia.

Questa emissione di obbligazioni è stata autorizzata dal Consiglio di amministrazione il 4 aprile 2024, con l’obiettivo di mantenere una struttura finanziaria bilanciata. I proventi saranno utilizzati per soddisfare le esigenze finanziarie generali di Eni. I bond saranno offerti agli investitori istituzionali e saranno collocati in base alle condizioni di mercato vigenti.

I due bond in dollari di Eni

In dettaglio, il bond a 10 anni (con scadenza il 15 maggio 2034) è stato emesso per un totale di 1 miliardo di dollari ad un prezzo di re-offer pari al 99,333%. Questo titolo offrirà un tasso di interesse annuo del 5,5%, superiore al rendimento del Btp decennale (3,79%). Per quanto riguarda il bond a 30 anni (scadenza il 15 maggio 2054), è stato collocato per un totale di 1,25 miliardi di dollari ad un prezzo di re-offer pari al 98,828%, garantendo un tasso di interesse annuo del 5,95%.

Per l’emissione di questi bond, Eni si è affidata a un sindacato di banche composto da Barclays, BofA Securities, Citi, Goldman Sachs International, IMI – Intesa Sanpaolo, Jp Morgan, Morgan Stanley, Santander, Wells Fargo Securities, che agiranno come joint bookrunner.

Il titolo Eni è poco mosso: guadagna lo 0,054% a 14,94 euro per azione a un’ora dall’apertura.

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