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Bollette luce e gas più care da ottobre: ecco perché

Arera, l’Autorità di Regolazione per l’Energia, ha comunicato che dal 1° ottobre l’aumento sarà rispettivamente del 2,6% per l’elettricità e del 3,9% per il gas.

Bollette luce e gas più care da ottobre: ecco perché

Rincari per le bollette di luce e gas a partire da ottobre. Ad annunciarlo è Arera, l’Autorità di Regolazione per l’Energia: l’aumento è rispettivamente del 2,6% per l’elettricità e del 3,9% per il gas. Immediate le proteste dei consumatori, che assistono così all’ennesimo rincaro autunnale sebbene, come tiene a specificare Arera, rispetto al 2018 “l’aumento annuale è più contenuto, intorno all’1%, anche grazie a un lieve calo degli oneri di sistema (-0,6% circa)”. “Uno scenario positivo – sottolinea il presidente Stefano Besseghini -, una sostanziale stabilità nel medio periodo”.

Ma quali sono dunque le ragioni dell’aumento delle bollette energetiche nell’ultima parte dell’anno (quando anche i consumi tornano a salire con l’arrivo del freddo)? Sono legate esclusivamente all’andamento dei mercati internazionali. In particolare, spiega sempre l’Autorità, l’aumento del gas è dovuto alla riduzione della produzione olandese e ad alcune restrizioni all’accesso ai gasdotti di transito europei. Si tratta di circostanze che pesano anche sul costo dell’energia elettrica, anche se per quest’ultima vanno aggiunti i timori per un possibile calo della produzione francese nei prossimi mesi, a causa dei problemi in alcune centrali nucleari, e le tensioni geopolitiche legate agli attacchi alle piattaforme petrolifere saudite.

La famiglia tipo in regime di maggior tutela spenderà dunque quest’anno 559 euro per la luce e 1107 euro per il gas. Considerati gli aumenti, il Codacons ritiene che le famiglie italiane in media spenderanno 18 euro in più, secondo l’Unione consumatori invece l’aggravio è maggiore, corrisponde a 52 euro. Può sembrare una cifra contenuta, ma le associazioni dei consumatori ricordano come le bollette italiane siano già notevolmente più alte rispetto alla media Ue. L’Uecoop rileva anche come il peso risulti gravoso soprattutto per gli anziani poveri, che dal 2008 sono aumentati del 4,2%, con un’incidenza quasi doppia rispetto alla media Ue.

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