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Bollette: aumenti per acqua e autostrade, luce ancora cara, gas fermo

Difficile risparmiare sui servizi in questo avvio d’anno. Scattano da oggi gli aumenti dei pedaggi, ma arrivano le diminuzioni delle tariffe elettriche per le piccole imprese grazie al decreto Competitività. Per le famiglie la discesa è solo apparente: la riduzione è solo di mezzo centesimo a kilowattora. Mercato ancora poco competitivo

Bollette: aumenti per acqua e autostrade, luce ancora cara, gas fermo

Giù la luce, su i pedaggi, stabile il gas. Da oggi il barometro dei servizi registra novità positive e meno positive: diminuisce il costo della bolletta elettrica (- 3% ) per le famiglie ma si tratta di una diminuzione apparente più che sostanziale e ora vedremo perché. Una vera e propria pioggia di 623 milioni andrà invece a ridurre il prezzo pagato dalle piccole medie imprese (commercianti, artigiani, industria) per l’elettricità. E questa è una buona notizia.

 In compenso, aumenta come ogni anno inesorabilmente, il costo dei pedaggi autostradali.E questa è una notizia meno buona. Rimane stabile la bolletta del gas. Aumenti sono in vista invece per l’acqua, settore in cui – va però sottolineato – i prezzi sono così bassi da avere reso sostanzialmente impossibili gli investimenti che invece sono urgenti soprattutto nel settore della depurazione. Ma vediamo con ordine cosa ci aspetta.

Elettricità
Da oggi il prezzo pagato dalla famiglia-tipo (2700 kilowattora di consumo annuo, e contatore da 3 kw) scende del 3%. Le ragioni: produrre elettricità costa meno e l’Autorità è finalmente riuscita ad agganciare il calo che all’ingrosso è stato molto vistoso nel corso del 2014, con un crollo delle quotazioni alla Borsa elettrica che ha toccato punte del 40%, ma che non ha neppure sfiorato i consumatori residenziali. Diminuisce anche il costo del dispacciamento, ovvero del servizio che Terna chiede agli operatori per mantenere in equilibrio il sistema elettrico. Aumenta però la quota che ognuno di noi dovrà pagare per i costi fissi di rete: è un effetto del calo dei consumi, dovuto alla crisi e al miglioramento dell’efficienza energetica. Ma non c’è da farsi troppe illusioni: se i prezzi resteranno invariati per tutto l’anno, la famiglia-tipo pagera 513 euro per i suoi consumi. Ne pagava 514 (stime Autorità)  quarto trimestre del 2013. Siamo passati da 19,2 centesimi a 18,7 centesimi a kilowattora, con una differenza di appena 0,5 centesimi. Quindi siamo sostanzialmente fermi.

Per le imprese, invece, ci sono novità. Il decreto Competitività, convertito in legge la scorsa estate, aveva promesso una riduzione del 10% sulla spesa per l’elettricità sostenuta dalla piccole e medie imprese. Ora potranno cominciare ad incassarlo. L’ultimo passaggio del lungo iter amministrativo è stato infatti compiuto e pochi giorni fa l’Authority Energia ha pubblicato la delibera con la quale, da oggi, saranno distribuiti i 623 milioni che saranno recuperati con alcune misure (contestate dagli operatori interessati che hanno avviato una valanga di ricorsi al Tar) come lo spalma-incentivi sul fotovoltaico. A sostanza è che un primo beneficio di questi tagli sarà redistribuito alle Pmi che sull’energia in bassa tensione (con potenza disponibile superiore a 16,5Kw o con potenza 1,5Kw “altri usi”) o media tensione. L’entità delle diminuzioni sarà decisa nel corso dell’anno , ad ogni trimestre, con l’aggiornamento delle bollette comuni.

Gas
Non ci sono sostanziali novità. Da oggi pagheremo 81,73 centesimi a metro cubo contro 86,2 centesimi di inizio d’anno. Qui il calo, diversamente che nell’elettricità, è stato più consistente: da una spesa media annua di 1.207 euro si scende a 1.143 euro. “Notiamo che la diminuzione del prezzo è inesistente, nonostante il crollo del mercato del petrolio e la riduzione dei consumi. Per i consumatori il risparmio effettivo è solo di 72 euro l’anno in tutto. Niente rispetto a quello che dovrebbe accadere in un mercato competitivo”, commentano Ivano Giacomelli e Luigi Gabriele,  rispettivamente segretario nazionale responsabile affari istituzionali dell’associazione Codici.

Acqua
L’aumento medio previsto dall’Autorità sarà del 4,5% nel 2015. Si somma al 3,9% già scattato nel 2014. I nuovi aumenti saranno graduali e scatteranno nel corso dell’anno nelle varie zone del Paese dove comunque l’Autorità sta introducendo una tariffa unica alla quale i gestori dovranno attenersi. Inoltre per 6 milioni di italiani il prezzo dell’elettricità scenderà del 10%: si tratta dei clienti di quelle 1.250 gestioni che non hanno risposto alle richieste dell’Autorità sulla comunicazione dei prorpri costi e che pertanto dovranno ridurre le proprie tariffe. La situazione del settore acqua è molto complessa in Italia, molti sono i gestori inadempienti nei confronti dei propri clienti. Gli investimenti che sarebbero necessari sono enormi, sono state avviate modifiche strutturali del sistema che porteranno dei frutti ma ci vorranno anni per recuperare il ritardo accumulato.

Autostrade
Da oggi scatta un aumento medio ponderato dell’1,3% ma in moltissimi casi sarà dell’1,5%, tetto massimo concesso dal ministero Infratrutture alle concessionarie. Il milleprorghe inoltre, ha concesso alle concessionarie autostradali di prolungare fino al 30 giugno la presentazione delle proposte di integrazione fra le diverse tratte cui è legata la possibilità di una proroga automatica e senza gara delle concessioni. Slitterà così a fine 2015 la presentazione dei nuovi piani finanziari per gli investimenti. A meno che la commissione europea non metta in mora l’Italia per una norma considerata a Bruxelles poco pro-concorrenziale.

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