Condividi

Bollette 28 giorni, bonus e sconti ad aprile

Importante passo in avanti nel braccio di ferro tra operatori telefonici e Autorità. Nelle bollette di aprile della telefonia saranno introdotti bonus sotto forma di giorni gratis e sconti sul costo della linea fissa. Evitato il risarcimento in contanti, l’Agcom ha inviato delibere di diffida ai quattro operatori. Il calcolo dei giorni erosi per quantificare lo sconto partirà dal 27 giugno 2017

Bollette 28 giorni, bonus e sconti ad aprile

L’Agcom strizza l’occhio ai consumatori e punta al rimborso per gli aumenti illegittimi causati dalla tariffazione a 28 giorni invece che mensile. Il Garante ha infatti disposto, tramite delibere di diffida indirizzate ai quattro operatori principali (Tim, WindTre, Vodafone e Fastweb), di “eliminare gli effetti dell’illegittima anticipazione della decorrenza delle fatture emesse successivamente al termine di cui all’articolo 2, comma 3, della delibera n. 121/17/CONS”.

Il garante ha dunque predisposto una forma di risarcimento inusuale: sono previsti nel mese di aprile bonus sotto forma di giorni gratis nella bolletta della telefonia fissa, sconto sul costo della linea di casa per le telefonate, l’Adsl e la Fibra ottica.

La soluzione voluta dall’Autorità doveva tenere conto della decisione del Tar del Lazio dello scorso febbraio di congelare ogni indennizzo fino all’udienza di merito, che arriverà il prossimo novembre. Il tribunale temeva infatti un effetto negativo sui conti degli operatori, nel caso in cui questi avessero dovuto risarcire gli utenti in contanti. Un mancanto intervento dell’Agcom avrebbe lasciato gli utenti senza tutela per altri otto mesi alimentando la speranza di poter essere risarciti, vincolando la loro possibilità di cambiare gestore

Lo sconto previsto dal garante sarà calcolato sulla base dei giorni “erosi” agli tenti tramite le bollette a tariffazione accelerata invece che mensili. Il punto di partenza per il calcolo è fissato al 27 giugno 2017, data a partire dal quale l’Autorità ha indicato la bolletta mensile come unico modello legittimo).

Il numero di giorni – massimo quindici – che gli operatori dovranno “restituire” dipenderà dunque dalla data di partenza dell’abbonamento dell’utente. Nel testo della delibera dell’Agcom viene presentato un utile e facile esempio che aiuta a comprendere meglio la dinamica in questione: “Atteso che a partire dal 23 giugno 2017 gli operatori avrebbero dovuto adeguarsi alla fatturazione a ciclo mensile, una fattura decorrente dal 23 giugno avrebbe dovuto coprire il periodo fino al 22 luglio successivo; invece, applicando il calcolo quadrisettimanale, il periodo fatturato si sarebbe fermato al 20 luglio, con una erosione pari a 2 giorni. Il successivo periodo di decorrenza avrebbe dovuto essere quello dal 23 luglio al 22 agosto; invece, sempre in base al calcolo quadrisettimanale, la decorrenza avrebbe riguardato il periodo dal 21 luglio al 17 agosto, con una erosione di 3 giorni sul singolo ciclo di fatturazione e di 5 sul totale dei due cicli di fatturazione. E così via”.

Sembra dunque essere risolto, una volta per tutte, lo spinoso problema che va avanti da ormai molti mesi. Sul tema era intervenuta anche la legge di Bilancio 2018, imponendo bollette mensili su telefonia fissa e mobile e anche sulla pay tv a partire dal prossimo 5 aprile. Gli operatori chiamati in causa dalla delibera dell’Agcom con ogni probabilità ubbidiranno alla legge. In caso contrario, potrebbero incorrere in una nuova sanzione, dopo quelle comminate a dicembre, da 1,16 milioni di euro.

Commenta