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Birra, spumante, prosecco: le bollicine italiane trionfano all’estero

Le esportazioni di birra made in Italy nei primi cinque mesi dell’anno sono aumentate del 27% e la metà delle spedizioni sono dirette nel Regno Unito – Anche lo spumante italiano fa segnare un record storico, mettendo a segno una crescita dell’export pari al 20%.

Birra, spumante, prosecco: le bollicine italiane trionfano all’estero

E’ un’ottima annata per le bollicine italiane, che nei primi mesi 2015 fanno segnare numeri record nell’export. Il risultato più sorprendente per i non addetti ai lavori è probabilmente quello della birra: in questo settore, le esportazioni del made in Italy nei primi cinque mesi dell’anno sono aumentate del 27% rispetto allo stesso periodo del 2014. Non solo: secondo Coldiretti, che ha prodotto un’analisi sulla base di dati Istat, la metà delle spedizioni sono dirette nel Regno Unito. 

A sostenere le esportazioni – sottolinea l’associazione – è anche il boom nella produzione artigianale di birra Made in Italy. Oltre a contribuire all’economia la birra artigianale rappresenta anche una forte spinta all’occupazione soprattutto tra gli under 35 che sono i più attivi nel settore con profonde innovazioni. Un’offerta in grado di soddisfare gli otre 30 milioni di consumatori di birra presenti in Italia, dove tuttavia il consumo pro-capite è di 29 litri, molto poco rispetto a Paesi come la Repubblica Ceca (144), l’Austria (107,8), la Germania (105), l’Irlanda (85,6), il Lussemburgo (85) o la Spagna (82). 

Ma non sono solo i boccali a far esultare i produttori del nostro Paese. Anche lo spumante italiano fa segnare un record storico, mettendo a segno una crescita dell’export pari al 20% nei primi cinque mesi del 2015. Lo sostiene un’altra analisi Coldiretti, sottolineando che nella classifica delle bollicine italiane preferite nel mondo c’è il prosecco, seguito dall’Asti e dal Franciacorta. I principali clienti sono nell’ordine Stati Uniti (+49% della domanda) e Regno Unito (+55%). 

Proprio nell’Uk il valore delle vendite di prosecco ha superato quello di champagne, con i consumatori britannici che hanno preferito il più economico vino frizzante italiano. In uno studio dell’americana Iri si legge che le vendite di prosecco nel paese sono cresciute del 72% su un anno, attestandosi a 338,6 milioni di sterline (479 milioni di euro), secondo gli ultimi dati di metà luglio, mentre quelle di champagne sono progredite modestamente (+1,2%), a 250 milioni di sterline (353 milioni di euro). 

“Non si sono mai consumate così tante bollicine italiane all’estero – scrive Coldiretti -. Lo scorso anno con 320 milioni di bottiglie è stato superato lo champagne francese, le cui esportazioni si sono fermate a 307 milioni di bottiglie”. Il risultato dello spumante sostiene l’intero comparto del vino. E in questo 2015 è appena iniziata la seconda vendemmia più precoce dal dopoguerra. 

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