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Bioetanolo Eni, avanza la produzione. Versalis avvia a Crescentino l’impianto da biomasse non alimentari

Il gruppo Eni, tramite Versalis, ha avviato la produzione di bioetanolo a Crescentino in Piemonte. Impianto all’avanguardia nella chimica verde, può produrre 25 mila tonnellate

Bioetanolo Eni, avanza la produzione. Versalis avvia a Crescentino l’impianto da biomasse non alimentari

Avanza il bioetanolo Eni. Versalis ha infatti avviato la produzione di bioetanolo da biomasse lignocellulosiche a Crescentino (Vercelli). Lo ha annunciato la società chimica del gruppo Eni che ha acquisito le aziende bio dal gruppo Mossi & Ghisolfi quando quest’ultimo si avviava al fallimento. Con il fallimento si era anche fermata la produzione di Crescentino, l’impianto rivoluzionario che nasceva anche grazie alla innovativa tecnologia Proesa, interamente Made in Italy.

Bioetanolo Eni, la chimica verde e la tecnologia Proesa

Il progetto era partito con premesse all’avanguardia dal nuovo concetto di chimica verde promosso dal gruppo Mossi & Ghisolfi che con un investimento di 120 milioni di euro in R&S aveva messo a punto una tecnologia in grado di consentire una valida alternativa al petrolio, ambientalmente sostenibile e in grado di ridurre le emissioni di anidride carbonica. Brevettato il marchio Proesa, la tecnologia consentiva di produrre bioetanolo di seconda generazione a partire da biomasse non in contrasto con la catena alimentare, reperibili localmente, quali ad esempio paglia di riso, paglia di grano, cippato e altri scarti agricoli.

Dal 2018 a M&G è subentrato Eni con Versalis e lo stabilimento è stato riconfigurato con importanti investimenti, spiega oggi una nota del gruppo italiano che ha avviato “la produzione di bioetanolo advanced, in conformità con la normativa europea per lo sviluppo delle energie rinnovabili RED II, in quanto deriva da materie prime non in competizione con la filiera alimentare”. Il bioetanolo prodotto con Proesa sarà utilizzato per “la formulazione di benzina con componente rinnovabile“.

Bioetanolo a Crescentino, le potenzialità dell’impianto

L’impianto di Crescentino è in grado di trattare 200 mila tonnellate/anno di biomassa, per una capacità massima di produzione di circa 25 mila tonnellate anno di bioetanolo. “Dopo una prima produzione test effettuata nelle settimane scorse, oggi lo stabilimento è in marcia progressiva – annuncia Versalis – al fine di ottimizzare i processi”. Inoltre, dal luglio 2020 a Crescentino viene prodotto anche il disinfettante per mani e superfici a marchio Invix, presidio medico chirurgico realizzato utilizzando come principio attivo l’etanolo di origine vegetale.

“L’avvio della produzione industriale di bioetanolo advanced basato sulla tecnologia Proesa – afferma Adriano Alfani, amministratore delegato Versalis – è un importante passo per Crescentino, impianto unico nel suo genere, e rafforza la nostra strategia nello sviluppo della chimica da rinnovabili anche a servizio della mobilità sostenibile, in sinergia con il percorso di transizione energetica di Eni”.

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