“Il sistema bancario americano è sicuro”. Lo ha detto il presidente americano Joe Biden commentando gli sforzi della sua amministrazione per alleviare le incertezze sul sistema bancario in seguito al crollo della Silicon Valley Bank della scorsa settimana, il secondo più grande fallimento bancario nella storia degli Stati Uniti. L’obiettivo è rassicurare i mercati e i cittadini, preoccupati per un possibile effetto domino. A cadere nella rete ed essere presa in mano dalle authority domenica sera è stata Signature Bank a New York, specializzata in servizi al settore legale e immobiliare e affondata da scommesse sulle criptovalute. Due fallimenti bancari nel giro di 48 ore.
Tra le azioni che ha sottolineato ci sono: il sostegno ai fondi dei depositanti, il fatto che per i contribuenti non ci sarà alcun costo, che i responsabili risponderanno delle loro azioni e che non si debba dare “sollievo” agli investitori della Silicon Valley Bank.
Il timore dell’effetto contagio
Il crollo dell’istituto californiano ha generato un’ondata di panico sui mercati. E il fallimento di una seconda banca nel weekend, la Signature Bank, ha confermato questo timore. In Europa, i titoli degli istituti bancari sono crollati, con Milano – maglia nera tra i listini del Vecchio Occidente – che cede il 3,85%. Nei giorni immediatamente successivi al crac di Svb, le autorità finanziarie americane si sono attivate subito per affrontare la minaccia di un contagio diffuso, guidato principalmente dalla paura e dall’incertezza. Il Tesoro degli Usa, guidato da Janet Yellen, ha annunciato che il governo sosterrà i depositi della Silicon Valley Bank oltre il massimale assicurato a livello federale di 250.000 dollari, rispondendo alle preoccupazioni sui fondi non assicurati detenuti dalla 16esima banca più grande del Paese, che aveva 209 miliardi di dollari di attività e più di 175 miliardi di dollari di depositi.
Il messaggio (rassicurante) di Biden
Il presidente Biden ha parlato delle azioni intraprese dalla sua amministrazione per dare agli americani la certezza che il sistema bancario sia sicuro. “Ogni americano dovrebbe sentirsi sicuro che i suoi depositi saranno disponibili se e quando ne avrà bisogno”, ha detto Biden aggiungendo che i titolari di azioni e bond non lo saranno, confermando così la linea di Janet Yellen. Ma soprattutto “non ci sarà alcun costo per i contribuenti”. In sostanza le misure “rapide” prese dall’amministrazione per il crollo di Svb, non saranno a carico dei contribuenti.
Inoltre è stato istituito, durante il weekend, un nuovo strumento, denominato Bank Term Funding Plan (BTFP), che consentirà alle banche di vendere alla Fed buoni del Tesoro e altre attività liquide se avessero bisogno di aumentare la propria liquidità.
“Sono lieto che sia stata trovata una soluzione rapida che tutela i lavoratori americani e le piccole imprese, e mantiene al sicuro il nostro sistema finanziario”, ha aggiunto il presidente. In poche parole, se temete per la fragilità della vostra banca, è inutile che vi precipitiate a prosciugare i conti, perché i vostri soldi sono al sicuro grazie allo Stato.
Biden: “Dobbiamo ridurre il rischio che questo accada di nuovo”
Biden, nel suo intervento, ha anche spiegato di voler chiedere al Congresso e alle autorità di regolamentazione di rafforzare le regole per le banche. In realtà, la normativa introdotta per i colossi di Wall Street, le mega-banche, dopo la crisi finanziaria prevede requisiti patrimoniali severi: devono avere una certa quantità di riserve per i momenti di crisi, oltre a stabilire quanto devono essere diversificate le loro attività. Ma nel 2018 l’ex presidente Trump ha firmato una legge che ha ridotto i controlli per molte banche regionali. E forse era meglio non farlo.
“Sono fermamente impegnato a ritenere pienamente responsabili i responsabili di questo disastro”, il management delle banche fallite sarà licenziato, e “a proseguire i nostri sforzi per rafforzare la sorveglianza e la regolamentazione delle banche più grandi, in modo da non trovarci di nuovo in questa situazione”, ha aggiunto.
Un segnale quindi di ampliamento che punta a evitare una crisi bancaria dalle conseguenze imprevedibili anche per il presidente americano. “Monitoriamo da vicino le condizioni del mercato finanziario e siamo pronti a usare tutti gli strumenti a sostegno delle famiglie e delle imprese e a prendere ulteriori misure se necessario”.
Parole che hanno convinto poco i mercati, a giudicare dall’andamento in rosso delle prime battute per la Borsa americana. Ma si tratta comunque di perdite contenute.