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Bene l’asta Bot, spread sempre più giù. A Piazza Affari crolla Mediolanum

Tassi in rialzo e domanda in calo per l’asta Bot a un anno del Tesoro che comunque è riuscito a collocare tutti i 5,5 miliardi di euro in programma – Ma l’esito non aiuta Piazza Affari che a metà seduta si muove incerta sotto la parità – Lo spread resta a metà giornata sui minimi dal luglio 2011, intorno ai 221 pb – Crolla Mediolanum a Piazza Affari

Bene l’asta Bot, spread sempre più giù. A Piazza Affari crolla Mediolanum

Tassi in rialzo e domanda in calo per l’asta Bot a un anno del Tesoro di oggi che comunque è riuscito a collocare tutti i 5,5 miliardi di euro in programma. Il rendimento è salito allo 0,707% dallo 0,688% del mese scorso, mentre la domanda si è attestata a 1,63 volte l’importo offerto, in calo da 1,80 precedente. Un esito che non aiuta Piazza Affari che a metà seduta si muove incerta sotto la parità (-0,18%) anche se lo spread calato ieri sui minimi da luglio 2011 non ha risentito particolarmente e rimane a quota 221 punti base dopo l’asta. Si muovono invece in territorio positivo le altre piazze europee: Londra +0,14%, Parigi +0,59%, Francoforte +0,12%.

I mercati guardano alle mosse della Fed del 17-18 dicembre e al tapering che si avvicina dopo che ieri è stato trovato l’accordo sul budget Usa, la cui incertezza era uno dei motivi di slittamento del tapering.

Mentre negli Usa è le agenzie federali hanno approvato la Volcker rule, in Europa l’Ecofin ha trovato un accordo a metà sull’unione bancaria, un quadro di intesa che andrà dettagliato nella riunione di mercoledì prossimo. Intanto su Imu e rivalutazione quote Bankitalia, l’Ufficio di presidenza della commissione Finanze del Senato ha messo a punto il calendario di audizioni sul Dl: giovedì alle 14 sarà ascoltato il Governatore dell’Istituto di via Nazionale, Ignazio Visco, e alle 16 il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli; Venerdì alle 14 il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni. Verranno anche ascoltate Ania e Anci.

A Piazza Affari guida i ribassi Mediolanum -4,9% dopo la vendita di un 5,6% da parte di Fininvest a 6,12 euro per azione. Tra i peggiori anche Pirelli -1,6% e A2A -1,2%, Mps -1,3%. Eni -0,83% dopo il downgrade da parte di Deutsche Bank e a hold da buy.

Cir sale dello 0,99%. Il gruppo ha confermato di avere avviato presso il Tribunale di Milano una causa civile contro Fininvest per i danni non patrimoniali subiti nella vicenda del Lodo Mondadori. Mediaset sale dell’1,6%. Sul fronte del settore editoriale, secondo i dati Nielsen ancora non si vede la ripresa nella raccolta pubblicitaria. I dati sugli investimenti in advertising del mese di ottobre hanno registrato in Italia una contrazione del 7,7% rispetto allo stesso mese 2012.

In evidenza sul Ftse Mib Ferragamo +1,66%, Mediaset +1,6%, Autogrill +1,35%, banco popolare +1,15%., Wdf +1%.

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