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Bekaert, Fim Cisl: sospesi licenziamenti per un mese

Nel mese di agosto la fabbrica dell’azienda belga a Figline Valdarno è chiusa per ferie, ma i lavoratori stanno passando le vacanze presidiando i cancelli fino alla fine del mese, per tenere alta l’attenzione su una situazione ancora delicatissima – Fim Cisl ha ottenuto il rinvio delle lettere di licenziamento, ma la società non sta modificando la propria posizione.

Bekaert, Fim Cisl: sospesi licenziamenti per un mese

“Siamo riusciti ad evitare che il 4 settembre partissero le lettere di licenziamento per i 318 dipendenti”: esprime moderata soddisfazione il segretario nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano, nel commentare la vicenda dei lavoratori dello stabilimento Bekaert di Figline Valdarno, nei pressi di Firenze. Nel mese di agosto la fabbrica dell’azienda belga è chiusa per ferie, ma i lavoratori stanno passando le vacanze presidiando i cancelli fino alla fine del mese, per tenere alta l’attenzione su una situazione ancora delicatissima.

“La sospensione di un mese non era scontata – ha aggiunto Uliano in una nota -: l’azienda aveva rifiutato anche davanti al Ministro Di Maio la richiesta di sospensione. Ora invece in sede regionale, grazie alle iniziative dei lavoratori e alla nostra pressione, ha accolto la richiesta di allungare la fase di confronto con le organizzazioni sindacali fino al 3 ottobre 2018, evitando così che il 4 di settembre ci siano 318 licenziamenti”.

I problemi rimangono, la vertenza è difficile e molto complicata per il rilevante impatto occupazionale e perché l’azienda non ha modificato la propria posizione ed è determinata a mantenere la propria impostazione. “Per noi – ha ancora detto il segretario nazionale dei metalmeccanici della Cisl – era indispensabile togliere di mezzo i licenziamenti in agosto ed avere più tempo per esplorare tutte le possibilità utili per trovare soluzioni positive per i 318 lavoratori di Bekaert. L’azienda non può pensare di scaricare addosso ai lavoratori gli effetti delle sue scelte, deve aprire con il sindacato un confronto vero ed assumersi tutte le responsabilità sociali verso i lavoratori e verso il territorio”.

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