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Bei, prestito da 600 milioni a Stm: l’Europa spinge sui semiconduttori. Esultano Franco e Le Maire

Le risorse saranno utilizzate per investimenti in ricerca e sviluppo da realizzare negli impianti di Agrate, Catania e Crolles.

Bei, prestito da 600 milioni a Stm: l’Europa spinge sui semiconduttori. Esultano Franco e Le Maire

L’Europa spinge sui semiconduttori. La Bei ha concesso un prestito da 600 milioni di euro a Stm da investire in ricerca, sviluppo e preindustrializzazione. 

Il prestito della Bei a Stm: gli obiettivi

L’operazione riguarda infatti investimenti in attività di R&S per tecnologie e componenti innovativi e in linee di produzione pilota per semiconduttori avanzati. Questi investimenti saranno realizzati negli impianti di St in Italia (Agrate e Catania) e in Francia (Crolles) “e contribuiranno allo sviluppo di tecnologie e prodotti per affrontare le grandi sfide della transizione ambientale e della trasformazione digitale in tutti i settori”, afferma l’azienda in una nota.

Il prestito della Bei si colloca all’interno della nuova strategia Ue sui semiconduttori. Lo scorso 8 febbraio infatti, la Commissione Ue allo European Chips Act, un piano da 43 miliardi di euro che punta a raddoppiare la quota di mercato europea nella produzione di semiconduttori, portandola al 20% entro il 2030. 

L’obiettivo è quello porre fine alla dipendenza europea dai colossi asiatici ed evitare che si ripresentino situazioni di crisi come quella vissuta durante la pandemia, quando interi settori industriali (auto in primis) sono stati costretti ad arrestare o rallentare la produzione a causa della carenza di semiconduttori. 

Il prestito della Bei “completa i vari strumenti esistenti a sostegno della nostra industria, come gli importanti progetti di interesse comune europeo (Ipcei) e altri che sono attualmente in corso di preparazione da parte della Commissione europea e degli Stati membri”, ha detto il Ceo di St, Jean-Marc Chery, spiegando che “è essenziale lavorare in Europa su tutta la catena del valore: R&S, progettazione e produzione, in collaborazione con i diversi ecosistemi europei”. 

St, ha aggiunto il numero uno della società, “contribuirà all’obiettivo del 20% della produzione globale di semiconduttori in Europa entro il 2030 e continuerà a sviluppare e produrre in Europa tecnologie e prodotti innovativi per sostenere la transizione ambientale e la trasformazione digitale di tutte le industrie”. Il mercato globale dei semiconduttori vale attualmente più di 500 miliardi di euro e si prevede che raddoppierà entro il 2030.

I commenti dei ministri Franco e Le Maire 

Il settore dei chip “è fondamentale nel percorso di transizione digitale delle economie dell’Unione europea. Il sostegno che la Bei fornisce a St, una delle realtà più avanzate e innovative nel panorama mondiale, rappresenta un passo importante per rafforzare e rendere maggiormente competitiva l’industria europea dei semiconduttori, con importanti ricadute positive sull’occupazione e sulla crescita”, ha detto il ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco. 

Dello stesso avviso Bruno Le Maire, ministro francese dell’Economia, le finanze e la ripresa, secondo cui “non c’è sovranità politica senza sovranità tecnologica. L’Europa deve usare tutti gli strumenti a sua disposizione per investire nelle nuove tecnologie”.

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