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Bce svolta: i tassi salgono di 25 punti, ma Lagarde cambia tono e apre le porte a una pausa. Le Borse corrono

La Bce non dà più per scontato di dover alzare i tassi al prossimo meeting: “Potremo aumentarli o fare una pausa, ma non sarà definitivo”. Le Borse ampliano i guadagni, euro sotto pressione

Bce svolta: i tassi salgono di 25 punti, ma Lagarde cambia tono e apre le porte a una pausa. Le Borse corrono

Il rialzo è quello previsto, ma il tono e le parole utilizzate dalla Bce sono diversi. Ci saranno ulteriori incrementi del costo del denaro nel prossimo futuro? Forse sì, ma i tassi “saranno fissati a livelli restrittivi per il tempo necessario”, si legge nel comunicato dell’Eurotower. Nelle prossime riunioni “potremmo alzare i tassi, o mantenerli fermi. E quello che decideremo a settembre non sarà definitivo”, ha aggiunto la presidente della Bce Christine Lagarde nella conferenza stampa successiva all’annuncio. Poi ha specificato: “ci stiamo muovendo verso una fase in cui saremo dipendenti dai dati”. La numero uno della Bce però non ha detto, nonostante precisa richiesta, che l’Eurotower non sta pensando a una pausa. Un nuovo approccio che lascia aperte diverse porte, comprese quelle che portano a uno stop. E alle Borse tanto basta per sperare che il peggio sia ormai alle spalle e ampliare i guadagni già messi a segno nel corso della mattinata.

I nuovi tassi d’interesse

Come da aspettative, dopo la Fed anche la Bce ha deciso all’unanimità di innalzare i tassi di interesse di 25 punti base. Il tasso sui rifinanziamenti principali sale dunque al 4,25%, quello sui depositi al 3,75%, e quello sui prestiti marginali al 4,50%. Si tratta del nono rialzo consecutivo nell’ambito della stretta monetaria avviata nel luglio 2022 per contrastare l’impennata dell’inflazione. I tassi sono ora al livello massimo dal luglio 2007.

L’inflazione continua a scendere ma ci aspettiamo ancora che rimanga troppo alta per troppo tempo. Il consiglio direttivo è determinato ad assicurare che l’inflazione torni tempestivamente al target di medio termine del 2%”, si legge nel comunicato diramato nel primo pomeriggio di oggi, giovedì 27 luglio. ‘L’outlook su economia e inflazione resta molto incerto”, ha aggiunto la presidente della Bce, Christine Lagarde, nel corso della conferenza stampa di presentazione delle decisioni del consiglio direttivo dell’Eurotower.

La stretta, comunque, sta funzionando: le condizioni di finanziamento “si sono irrigidite e frenano in misura crescente la domanda”, effetto che “rappresenta un fattore importante per riportare l’inflazione all’obiettivo”.

Lagarde: “Potremo ancora alzare i tassi o fare una pausa, ma non sarà definitivo”

“Ho detto in più occasioni che abbiamo della strada da compiere, ma oggi dico che i dati ci diranno quanta strada avremo da fare, e quindi rimaniamo aperti in merito alla decisione da prendere a settembre o in seguito – ha spiegato Lagarde – Potremo alzare ancora i tassi o fare una pausa, ma quello che faremo non sarà definitivo e potrebbe variare da una riunione all’altra”.

Pressata dalle domande dei giornalisti sulla possibilità di escludere una possibilità o l’altra, Lagarde ha risposto: “Ci stiamo muovendo verso uno stadio dove saremo dipendenti dai dati, e sulla base di questo decideremo di aumentare o mantenere i tassi fermi. Di sicuro non taglieremo. E se metteremo in pausa i tassi, non sarà per un lungo periodo di tempo, perché potremmo poi fare una scelta diversa”.

Durante la conferenza stampa, la numero uno della Bce ha spiegato che “i driver dell’inflazione stanno cambiando” e “le fonti esterne di inflazione si stanno attenuando. Al contrario, le pressioni interne sui prezzi, dovute anche all’aumento dei salari e ai margini di profitto ancora robusti, stanno diventando un fattore di inflazione sempre più importante”. Inoltre, “sebbene alcune misure si stiano muovendo verso il basso, l’inflazione sottostante rimane complessivamente elevata, anche a causa del persistente impatto dei passati aumenti dei prezzi dell’energia sui prezzi dell’intera economia”.

Analizzando l’economia dell’eurozona, Lagarde ha detto che le prospettive a breve termine “sono peggiorate, in gran parte a causa dell’indebolimento della domanda interna”. “L’inflazione elevata e le condizioni di finanziamento più restrittive stanno frenando la spesa – ha aggiunto – Ciò pesa soprattutto sulla produzione manifatturiera, frenata anche dalla debolezza della domanda esterna”. Secondo Lagarde, “l’economia dovrebbe rimanere debole nel breve periodo”, ma “nel tempo, il calo dell’inflazione, l’aumento dei redditi e il miglioramento delle condizioni di offerta dovrebbero sostenere la ripresa“. 

Addio al programma App, a zero le remunerazioni minime

I titoli in scadenza acquistati con il programma App  non saranno più reinvestiti, ha spiegato la Bce, senza però fornire ulteriori informazioni sul ritmo della riduzione del portafoglio. Non solo, la remunerazione delle riserve minime è stata fissata a zero allo scopo di preservare “l’efficacia della politica monetaria mantenendo l’attuale grado di controllo sull’orientamento della politica monetaria e garantendo la piena trasmissione delle decisioni sui tassi di interesse ai mercati monetari”. Allo stesso tempo, “migliorerà l’efficienza della politica monetaria riducendo l’importo complessivo degli interessi che devono essere pagati sulle riserve per attuare la posizione appropriata”.

La reazione delle Borse

Le Borse europee, già ampiamente positive nel corso della mattinata, accelerano al rialzo dopo la diffusione del comunicato dell’Eurotower. La migliore è Amsterdam (+2,1%), seguita a ruota da Milano e Parigi, entrambe a quota +1,9%. Guadagna l’1,33% Francoforte, mentre Madrid sale dell’1,1%.

La decisione della Bce pesa invece sull’euro che passa di mano a 1,1028 dollari. Prima dell’annuncio un euro valeva 1,113 dollari.

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