Condividi

Bce: Italia e Cipro sorvegliati speciali per squilibri eccessivi

Nel suo ultimo bollettino, l’Eurotower sottolinea le priorità da seguire: sostenibilità del sistema pensionistico, efficienza della spesa pubblica, riduzione del cuneo fiscale e lotta all’evasione fiscale

Bce: Italia e Cipro sorvegliati speciali per squilibri eccessivi

Senza considerare la Grecia, l’Italia e Cipro sono gli unici paesi dell’Eurozona con squilibri macroeconomici eccessivi, perciò rientrano nella categoria di osservati speciali. È quanto emerge da un capitolo dell’ultimo bollettino economico della Bce. Il documento sarà pubblicato giovedì, ma l’istituto centrale ha fornito alcune anticipazione del contenuto.

Il capitolo in questione fa riferimento alle Raccomandazioni della Commissione europea per i singoli 27 Paesi dell’Unione europea rese pubbliche il 7 marzo. In questa analisi non è stata presa in considerazione la Grecia, che è ancora sotto la tutela di un programma speciale di aggiustamento macroeconomico.

Il documento Bce prende come punto di riferimento le macroaree politiche utilizzate per le procedure per gli squilibri macroeconomici: struttura fiscale, condizioni generali (il sistema giudiziario, le leggi fallimentari, edilizia e mercato immobiliare residenziale, il settore finanziario l’innovazione e la ricerca), mercato del lavoro, mercato dei prodotti.

Se Italia e Cipro sono i due unici indiziati di squilibri eccessivi, nella colonna dei paesi con semplici squilibri vi sono Portogallo, Francia, Germania, Spagna, Irlanda e Olanda. Non denotano invece squilibri altri dieci paesi: Belgio, Austria, Lituania, Slovenia, Svezia, Romania, Polonia, Finlandia, Slovacchia e Croazia.

A livello di raccomandazioni di ordine generale, la Bce sottolinea ripercorrendo le raccomandazioni delle Ue l’importanza della sostenibilità del sistema pensionistico, l’efficienza della spesa pubblica, la riduzione del cuneo fiscale e la lotta all’evasione fiscale. Inoltre servono sforzi per migliorare il quadro generale in cui svolgere attività economiche, va ridotto il carico burocratico, e serve un sistema giudiziario più rapido ed efficiente.

“Rispetto al 2017 – si legge nel documento – le raccomandazioni del 2018 danno maggiore enfasi alle riforme strutturali di lungo periodo che sostengono la ricerca, l’innovazione e l’istruzione, a favore del progresso tecnologico, e una migliore formazione per affrontare la sfida della digitalizzazione”.

Commenta