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Bce, Draghi: un poker d’assi per salvare l’euro

Il messaggio dell’Europa deve essere uno solo: “l’Euro è qui per rimanerci e l’Eurozona farà di tutto per preservarlo” – Quattro i pilastri per salvare la moneta unica: un’unione bancaria, fiscale, economica e politica – Il presidente della Bce fiducioso sulle riforme di Monti: “La spending review aiuterà l’Italia a raggiungere gli obiettivi di bilancio”.

Bce, Draghi: un poker d’assi per salvare l’euro

Siamo sulla buona strada ma c’è ancora molto da fare. Il presidente della Banca centrale europea (Bce) Mario Draghi ha ribadito, in un’audizione al Parlamento europeo, che l’Unione monetaria deve essere fortificata. Il secondo trimestre 2012 è stato difficile per la zona Euro: si è registrato “un indebolimento della crescita” in un contesto di “elevata incertezza”, ma nel futuro ci aspettiamo una “graduale ripresa”. “La crisi si sta aggravando” per questo “è cruciale perseverare in riforme coraggiose e necessarie”. Nel pomeriggio Draghi si recherà all’Eurogruppo dove si tornerà a parlare di banche e fondi salva-Stati.

INFLAZIONE – L’inflazione media dell’area euro continuerà a moderarsi nel 2012 e il prossimo anno “tornerà al di sotto del 2 per cento”. In questo modo il presidente della Bce vuole sottolineare che eviterà sia che l’inflazione si spinga oltre un certo limite sulla crescita dei prezzi, sia che all’opposto queste dinamiche si indeboliscano eccessivamente finendo in deflazione.

IL RUOLO della BCE – Il presidente Draghi ha sottolineato l’importanza delle riforme messe in atto dei governi dei Paesi più fragili della zona Euro: Irlanda, Portogallo e Spagna hanno chiesto assistenza finanziaria e si stanno impegnando a risanare i bilanci. Tuttavia “le riforme sono arrivate dopo anni di ritardi e politiche economiche sbagliate. Per questo i benefici tardano ad arrivare”. Dal momento che l’assistenza della Bce può essere solo temporanea le “riforme strutturali devono essere effettive”. Per quanto riguarda l’Italia Draghi ha espresso la sua approvazione per le ultime riforme del governo Monti. Buone parole anche per la spending review che secondo il presidente della Bce permetterà al nostro Paese di raggiungere a breve gli obiettivi di bilancio.

GOVERNI, PARLAMENTI e CITTADINI devono operare insieme per migliorare i propri Paesi. Draghi suggerisce ai leader europei di “essere chiari” ed espliciti nell’elencare le misure necessarie da mettere in atto per raggiungere “un’economia e una crescita sostenibile”.

PERCHE’ ANCORA TENSIONI SUI MERCATI ALLORA? – “Abbiamo fatto passi avanti ma abbiamo bisogno di un’implementazione completa”, ha detto Draghi. L’Unione europea è una “unione basata sulla stabilità nazionale e aggregata”, ma il messaggio fondamentale che deve passare è che “l’Euro è qui per rimanerci e che l’Eurozona farà di tutto per preservarlo”. Il presidente della Bce ha ribadito che sono quattro i pilastri attraverso cui rafforzare l’unione e che devono essere seguiti in parallelo: un’unione bancaria, per aumentare la responsabilità di supervisione nel mercato finanziario, un’unione fiscale, per rinforzare le politiche di bilancio, un’unione economica, attraverso un meccanismo che garantisca ai Paesi una prosperità sostenuta e, infine, un’unione politica, che rafforzi la legittimità dell’unione monetaria. 

ATTENZIONE – “Ma ci sono tre questioni a cui bisogna dedicare un’attenzione particolare”, ha spiegato Mario Draghi. Bisogna garantire una “maggiore condivisione della sovranità politica ed economica”. E’ necessario ricordare che la “unione monetaria è una parte integrante del trattato e che tutti i membri devono impegnarsi per applicarli”. Infine bisogna migliorare l’integrazione europea attraverso una maggiore progresso sulla legittimità democratica e l’accountability.

Leggi il testo completo del discorso di Mario Draghi

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