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Bce alza i tassi di interesse dello 0,75%: mutui più cari. Lagarde: “Altri aumenti in arrivo, l’economia continuerà a rallentare”

Il tasso principale sale al 2%, livello più alto dal 2009. Modificate le condizioni sui prestiti Tltro. Lagarde: “A dicembre discuteremo del programma App”. Le Borse migliorano

Bce alza i tassi di interesse dello 0,75%: mutui più cari. Lagarde: “Altri aumenti in arrivo, l’economia continuerà a rallentare”

Di fronte a un’inflazione che sfiora il 10% (al 9,9% a settembre) la Banca Centrale Europea reagisce alzando per la terza volta consecutiva i tassi d’interesse di 75 punti base, che renderà più cari i mutui. Una decisione ampiamente attesa dal mercato. 

Il tasso principale sale così al 2%, ai massimi da gennaio 2009, il tasso sui depositi è all’1,5%, mentre quello sui prestiti marginali è al 2,25%. E non è finita qui, perché nella sua tradizionale nota, la Bce fa sapere che il consiglio direttivo prevede “di aumentare ulteriormente i tassi di interesse per assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% a medio termine”. “L’inflazione continua a essere di gran lunga troppo elevata e si manterrà su un livello superiore all’obiettivo per un prolungato periodo di tempo, ha spiegato la presidente della Bce Christine Lagarde nel corso della consueta conferenza stampa mensile. L’Eurotower mira dunque “a ridurre il sostegno alla domanda e a proteggere contro il rischio di uno spostamento persistente, al rialzo, delle aspettative di inflazione”. In ogni caso, le future decisioni saranno prese “riunione dopo riunione”.

Bce: oltre all’aumento dei tassi nuove regole per i prestiti Tltro

Oltre all’aumento dei tassi, la Bce ha deciso di modificare i termini e le condizioni applicati alla terza serie di operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (prestiti Tltro), strumento che durante la fase acuta della pandemia è stato fondamentale per contrastare i rischi al ribasso per la stabilità dei prezzi. Oggi, il Tltro “deve essere ricalibrato per assicurare che sia coerente con il più ampio processo di normalizzazione della politica monetaria e rafforzi la trasmissione degli incrementi dei tassi di riferimento alle condizioni di concessione del credito bancario”, ha affermato la Bce. A partire dal 23 novembre 2022 e fino alla data di scadenza o rimborso anticipato, il tasso di interesse sul tltro 3 sarà indicizzato alla media dei tassi di interesse di riferimento della Bce, mentre alle banche saranno offerte ulteriori date per il rimborso anticipato volontario degli importi.  

E ancora: la remunerazione delle riserve obbligatorie sarà fissata al tasso sui depositi “allo scopo di allineare maggiormente tale remunerazione alle condizioni del mercato monetario”. Alle operazioni di rifinanziamento di lungo periodo, in particolare, sarà applicato un tasso indicizzato alla media dei tassi Bce del periodo di durata del prestito.

Lagarde: “L’economia continuerà a rallentare”

L’economia dell’area euro continuerà a rallentare nella parte finale dell’anno e agli inizi dell’anno prossimo. Lo ha detto Christine Lagarde nella sua consueta conferenza stampa mensile. Secondo la presidente della Bce, “L’inflazione continua a essere di gran lunga troppo elevata e si manterrà su un livello superiore all’obiettivo per un prolungato periodo di tempo”. “Negli ultimi mesi – ha proseguito – l’impennata delle quotazioni dei beni energetici e alimentari, le strozzature dell’offerta e la ripresa della domanda dopo la pandemia hanno determinato una generalizzazione delle pressioni sui prezzi e un rialzo dell’inflazione. La politica monetaria del Consiglio direttivo mira a ridurre il sostegno alla domanda e a mettere al riparo dal rischio di un persistente incremento dell’inflazione attesa”, ha spiegato la numero uno della Bce, sottolineando però che il mercato del lavoro “continua ad andare bene”, anche se l’indebolimento economico potrebbe causare un lieve aumento della disoccupazione

Lagarde: “I rialzi non sono finiti”

In questo contesto “abbiamo compiuto un ulteriore progresso nel ritirare l’orientamento accomodante della nostra politica monetaria. Ma abbiamo finito? la risposta è no e decideremo il prossimo percorso della politica monetaria sulla base dei dati”, ha affermato la presidente della Bce aggiungendo che “il percorso di rialzo dei tassi non è finito e la normalizzazione continua”.

Andando avanti, “guarderemo soprattutto a tre fattori precisi: in primis, all’outlook sull’inflazione, che tiene conto dell’andamento dell’economia e anche delle prospettive di recessione; in secondo luogo, prenderemo in considerazione le misure prese finora, perché abbiamo già innalzato i tassi di 200 punti base nelle ultime riunioni; infine, guarderemo ai problemi e ai meccanismi di trasmissione della politica monetaria, perché ogni decisione che facciamo non ha effetti immediati, ma c’è un tempo perché venga trasmessa”, ha spiegato ancora.

Ad oggi, ha continuato Lagarde, i rischi per la crescita sono “chiaramente al ribasso, specie nel breve termine”. “Un rischio significativo – ha aggiunto – è quello che la guerra si trascini”.

Lagarde: “Parleremo del programma App a dicembre”

La numero uno dell’Eurotower ha poi anticipato: “Discuteremo a dicembre dei principi chiave della riduzione del portafoglio App“, ovvero quello di acquisti di titoli. Un argomento sensibile per i mercati su cui la Bce ha discusso in linea generale nell’ultima riunione dei governatori in cui si è deciso, appunto, di affrontare i dettagli di questa riduzione del portafoglio App alla fine dell’anno, ha detto Lagarde. 

Durante il meeting, ha svelato durante la conferenza stampa, “non c’è stata nessuna discussione sul Tpi”, ossia il Transmission Protection Instrument, uno strumento volto a sostenere la trasmissione della politica monetaria della Bce in tutti i paesi dell’Eurozona.

La banchiera centrale ha inoltre chiesto ai Governi di “perseguire politiche fiscali che dimostrino il loro impegno a ridurre gradualmente gli elevati indici del debito pubblico”. E ancora: “Le politiche strutturali dovrebbero essere concepite per aumentare il potenziale di crescita e la capacità di offerta della zona euro e per rafforzarne la resilienza, contribuendo in tal modo a ridurre le pressioni sui prezzi a medio termine”.

Bce alza i tassi d’interesse: la reazione delle Borse

Nel corso della conferenza stampa di Lagarde le Borse, che fino alle 14 viaggiavano in territorio negativo, hanno invertito la tendenza. Piazza Affari guadagna ora lo 0,46%, Madrid sale dello 0,2%, Francoforte e Parigi sono intorno alla parità. 

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