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Basket, Eurolega: Milano vince a Vitoria e mette un piede ai playoff

Milano vince anche a Vitoria contro il Laboral Kutxa 65-83 ed ha già un piede e mezzo nei quarti di finale, ovvero tra le prime otto squadre d’Europa, cosa che non succedeva dal 1997, ormai 17 anni fa.

Basket, Eurolega: Milano vince a Vitoria e mette un piede ai playoff

A questo punto è praticamente fatta, Milano vince anche a Vitoria contro il Laboral Kutxa 65-83 ed ha già un piede e mezzo nei quarti di finale, ovvero tra le prime otto squadre d’Europa, cosa che non succedeva dal 1997, ormai 17 anni fa. L’EA7, dopo le grandi prestazioni al Forum, dimostra di sapersi imporre anche lontano da casa, così, a una settimana dall’impresa ad Atene contro l’Olympiakos, arriva anche il secondo successo esterno di queste Top 16, quello che rinforza il suo secondo posto in classifica (alle spalle del Barcellona) con 7 vittorie dopo dieci incontri.

La squadra di Banchi arrivava a questa partita da favorita, visto che gli spagnoli si presentavano ultimi nel girone e con quasi zero chances di rientrare in corsa (anche se reduci dalla clamorosa vittoria in casa del Panathinaikos, tra l’altro un risultato tutto a vantaggio dell’Olimpia). Quella di oggi è una formazione giovane che è solo lontana parente dello squadrone che tra la fine degli anni novanta e il primo decennio del 2000 ha raggiunto in due occasioni la finale e più volte è stata protagonista delle Final Four e non potevano contare nemmeno su Lamar Odom, il due volte campione Nba coi Los Angeles Lakers, sbarcato in Spagna meno di un mese fa per tentare di risollevarsi dopo i problemi dentro e soprattutto fuori dal campo degli ultimi anni, ma già tornato negli USA per curare dei problemi fisici. Tutto questo, però, poteva nascondere una trappola per la squadra italiana, chiamata a dimostrare la propria maturità europea, ma fortunatamente così non si è rivelata e gli spagnoli, allenati dall’ex Scariolo, non sono riusciti a dare più di tanto fastidio ai lanciatissimi Langford e compagni.

Milano ha dominato la gara, anche grazie a una partenza sprint di 20-5, anche se uno dei blackout in cui ogni tanto cade ha permesso ai padroni di casa di rifarsi sotto tra la fine del primo quarto e l’inizio del secondo. La Milano degli anni scorsi avrebbe avuto difficoltà a ritrovarsi, ma questa invece ha la mentalità giusta, e così ha ristabilito le distanze e trascinata da Gentile è andata all’intervallo sopra di 14. Nel secondo tempo gli spagnoli, pur con le motivazioni al minimo, hanno provato con orgoglio a riaprire la gara, ma l’EA7 non si è mai scomposta, ha controllato e anche grazie ad alcuni super canestri di Jerrells (17 punti) ha riallungato fino al +18 finale.

Questa volta la formazione biancorossa, ieri in blu e numeri oro, non ha dovuto nemmeno richiedere la solita grande prestazione di Langford, il miglior realizzatore della manifestazione, che si è limitato a 12 punti, stando seduto in panchina per tutto il secondo quarto, e nel finale ha accusato un sospetto stiramento del bicipite femorale, comunque da valutare nei prossimi giorni. Tra gli altri, ennesima solida prova sotto canestro di Samuels, che ha chiuso con 15 punti.

Ora, con quattro turni ancora da disputare e la qualificazione in tasca, l’obiettivo è tenere stretto il secondo posto attuale, fondamentale in ottica dei quarti di finale. Infatti arrivando seconda, Milano eviterebbe di incontrare CSKA Mosca e Real Madrid, le due corazzate favorite alla vittoria finale che con ogni probabilità finiranno l’altro girone ai primi due posti, anche se l’inaspettata sconfitta di ieri del Real sul campo del Bayern potrebbe scombussolare le carte in tavola (al momento i russi sono in testa con un record di 9-1, gli spagnoli sono 8-2, ma il Maccabi, 7-3, si è portato subito a ridosso, e la prossima settimana ci sarà Real Madrid-CSKA). Hackett e compagni affronterebbero così il Maccabi, con gli israeliani che sono sempre uno squadrone assolutamente da rispettare, ma fanno un po’ meno paura rispetto a qualche anno fa. Ma soprattutto, arrivando seconda, l’Olimpia avrebbe dalla sua il fattore campo in un’ eventuale bella (i quarti si giocheranno al meglio delle 5 partite, con le prime due e la quinta, se necessaria, in casa della squadra meglio qualificata) e guardando il ruolino di marcia di Milano al Forum in questa stagione sarebbe un vantaggio davvero importante.

Un vantaggio che i ragazzi di Banchi non dovranno lasciarsi scappare in queste ultime quattro giornate, ma vedendo la classifica e il calendario, tutto sembra far pensare che L’EA7 possa centrare anche questo obiettivo. Milano infatti fra sette giorni riceverà l’Efes, fermo a quota 2 vittorie e con quasi nessuna possibilità di rientrare nelle prime 4, sicuramente l’occasione giusta per chiudere il discorso qualificazione e vendicare l’incredibile ko dell’andata. A quel punto all’Olimpia, contando sui vari scontri diretti tra le altre, per essere certa della seconda posizione potrebbe bastare solo un altro successo nelle rimanenti tre partite, in Turchia contro il Fenerbahce, in casa contro un Barcellona che ragionevolmente potrebbe essere già sicuro del primo posto e infine in trasferta a Malaga. Questo considerando che Unicaja Malaga e Fenerbahce inseguono l’EA7 staccate di due vittorie (e all’andata entrambe sono uscite sconfitte dal Forum), mentre le due greche, Panathinaikos e Olympiakos, con una partita in meno sono distanti tre vittorie e questa sera saranno impegnate rispettivamente sul campo dell’Efes e del Barcellona, per chiudere questo decimo turno.        

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