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Bankitalia: male i prestiti alle imprese, -1,9%, calano i tassi d’interesse

Segnali discordanti, ad agosto, nel quadro di Bankitalia sul sistema bancario italiano – I prestiti alle società non finanziari calano dell’1,9% rispetto allo scorso anno – Scendono i tassi d’interesse sui nuovi prestiti e sui mutui alle famiglia, dal 4,23% di luglio al 4,21% – Cresce la sofferenza bancaria, bene la raccolta obbligazionaria.

Bankitalia: male i prestiti alle imprese, -1,9%, calano i tassi d’interesse

Bankitalia ha scattato la sua fotografia mensile della situazione del sistema bancario in Italia ad agosto. Ne esce un ritratto al passo coi tempi che corrono, contraddittorio e discontinuo, composto da dati di segno negativo, come il crollo dei prestiti alle imprese e l’aumento delle sofferenze bancarie, alternati ad altri che vanno nella direzione opposta, come il calo dei tassi d’interesse e il buon andamento della raccolta obbligazionaria.

Passando ai nudi numeri, i prestiti alla società non finanziarie hanno fatto registrare, ad agosto, un calo dell’1,9% su base tendenziale e dell’1% rispetto al mese di luglio, ma a diminuire, più in generale, sono i prestiti a tutto il settore privato (-0,2% rispetto ad agosto 2011). A rallentare è anche il tasso di crescita dei prestiti alle famiglie, dal +0,6% di luglio all’attuale +0,4%.

Un tratto positivo si può però ricavare dall’andamento generale dei tassi d’interesse ad agosto. Nello specifico, i tassi sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono scesi dal 3,61% di luglio al 3,34% di agosto, mentre quelli sui mutui alle famiglie hanno fatto registrare un sottile decremento, a 4,21% dal 4,23%. Variazioni minime per le erogazioni di credito al consumo (dal 9,72% di luglio al 9,71) e per i tassi passivi sul complesso dei depositi in essere (da 1,24% a 1,25%).

Segnali negativi, invece, arrivano dal tasso di crescita sui dodici mesi delle sofferenze bancarie, arrivato al 15,6%, dal 15,4% di luglio. I depositi del settore privato sono cresciuti del 3,5% su base annua (2,2% a luglio). Bene la raccolta obbligazionaria, il cui tasso di crescita sui dodici mesi è stato pari al 13%.

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