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Bankitalia: in arrivo la riforma delle carriere

L’accordo tra sindacati e la Banca sarà firmato la settimana prossima – La riforma riguarda quasi 5mila addetti dell’amministrazione centrale.

Bankitalia: in arrivo la riforma delle carriere

Dopo 20 anni d’attesa, sta per arrivare in Banca d’Italia la riforma delle carriere per il personale non direttivo. Una consultazione referendaria promossa da tre sigle sindacali ha ottenuto una vittoria di misura e la settimana prossima è prevista la firma dell’accordo con la Banca. La proposta però ha prodotto una netta spaccatura tra i sindacati, soprattutto tra sigle nazionali che, invece, nei tavoli nazionali, in Abi, sono in sintonia.

La riforma riguarda quasi 5mila addetti dell’amministrazione centrale della Banca guidata da Ignazio Visco e segue il recente accordo per i direttivi che ha riformulato le carriere aumentato i criteri meritocratici.

L’accordo sugli operativi è promosso dai sindacati Falbi (quello con maggiore peso in via Nazionale), Fisac e Uilca. Da un prospetto diffuso dalle tre sigle, la riforma delle carriere permetterebbe a un giovane assunto nel 2010 e con una promozione a coaudiutore (la figura media) nel 2019 di migliorare di quasi 40mila euro la retribuzione lorda complessiva dei prossimi dieci anni.

Contrarie altre sigle, tra cui la Fabi, secondo la quale l’intesa porterà a una “non riforma” delle carriere. La bozza di accordo ha addirittura, scrive la Fabi in un volantino sindacale, costi inferiori a quelli di una proposta fatta dalla Banca nel settembre scorso che si era conclusa con un nulla di fatto.

La Fabi propone agli iscritti di Falbi, Fisac e Uil che hanno votato ‘no’ al quesito referendario, di revocare temporaneamente l’iscrizione alle rispettive sigle per far mancare il quorum di maggioranza ai rappresentanti sindacali ed impedire quindi la firma dell’accordo con la banca prevista per martedì.

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