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Bankitalia: crescita 2021 possibile, ma imprese a rischio

Via Nazionale approva la stima di +4,1% di crescita Pil prevista dal Def ma occorre spingere su vaccinazioni e Recovery Plan. Importante sostenere la liquidità delle aziende (anche di quelle sane)

Bankitalia: crescita 2021 possibile, ma imprese a rischio

“È plausibile che nella seconda parte dell’anno si possa avviare una ripresa significativa, trainata dagli investimenti e, più gradualmente, dai consumi. Le prospettive sono però fortemente condizionate dal successo delle campagne vaccinali e dall’avvio del Piano nazionale di ripresa e resilienza”. Lo ha detto il capo del dipartimento di Economia e Statistica della Banca d’Italia, Eugenio Gaiotti, nel corso di un’audizione di fronte alle commissioni Bilancio di Senato e Camera.

Assicurare la riduzione dei contagi è condizione indispensabile per sostenere l’economia – ha aggiunto – In Italia tutti gli indicatori che noi osserviamo (tra questi i consumi di energia, i flussi di trasporto, i pagamenti al dettaglio) sono in moderato recupero rispetto alla fine del 2020. Nel complesso suggeriscono che l’attività economica potrebbe essere rimasta pressoché stabile nei primi tre mesi dell’anno in corso, dopo la forte caduta del trimestre precedente, ma con andamenti disomogenei tra settori. Valutiamo che la produzione industriale possa essere cresciuta di poco meno dell’uno per cento nel primo trimestre; sarebbero invece rimasti deboli i servizi. Questi andamenti indicano la resilienza dell’economia, ma allo stesso tempo il persistente freno posto dai nuovi contagi. Dalle nostre indagini risulta un impatto fortemente eterogeneo della pandemia sia sui redditi familiari, sia sulle imprese”.

Su questo secondo fronte “crediamo ci sia ancora il rischio che, senza il sostegno alla liquidità, anche alcune imprese sane non ce la facciano, cioè imprese che poi passata la pandemia sarebbero perfettamente in grado di stare sul mercato – ha spiegato Gaiotti – E per questo abbiamo detto che il ritiro delle misure deve essere fatto con molta cautela e abbiamo anche detto più volte che i provvedimenti che contribuiscono al rafforzamento patrimoniale delle imprese sono fondamentali. I rischi per le imprese ci sono”.

Venendo al Def, secondo Bankitalia lo scenario presentato dal documento, che prevede una crescita del 4,1% nell’anno in corso e del 4,3% nel 2022, “è nel complesso realistico, pur con significativi rischi al ribasso connessi con il quadro internazionale e con l’andamento della pandemia. Nel quadro programmatico, forniscono ulteriore impulso alla crescita il nuovo pacchetto di misure di sostegno, i cui dettagli saranno resi noti solo nei prossimi giorni, e il potenziamento, anche con risorse nazionali, del Pnrr”.

Nel corso dell’audizione, Gaiotti ha rilevato che “sostenere nel tempo gli effetti sulla crescita degli interventi previsti nell’ambito del Pnrr, che sarà reso noto nei prossimi giorni, richiede che sia posta attenzione alla loro efficacia nell’aumentare non solo la domanda aggregata, ma anche la capacità produttiva del Paese, e che le riforme volte a rendere più favorevole l’ambiente in cui si svolge l’attività economica abbiano concreta attuazione”.

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