Condividi

Banco BPM: JP Morgan acquista a sorpresa il 5% ma fa da sponda o no ai francesi del Credit Agricole?

L’ingresso a sorpresa di JP Morgan nel capitale di Banco Bpm solleva interrogativi sulla reale finalità della banca americana e il mercato si domanda se la sua mossa faccia da sponda al suo cliente Credit Agricole

Banco BPM: JP Morgan acquista a sorpresa il 5% ma fa da sponda o no ai francesi del Credit Agricole?

JP Morgan, la più grande banca del mondo con oltre 420 miliardi di dollari di capitalizzazione e una delle Big Four americane, è entrata a sorpresa nel capitale del Banco BPM acquistandone il 5,15%. E’ quanto emerge dalle comunicazioni della Consob sulle partecipazioni rilevanti nelle società quotate alla Borsa di Milano.

L’INGRESSO DI JP MORGAN IN BANCO BPM PREMIA IL LAVORO DI CASTAGNA MA SOLLEVA QUALCHE INQUIETUDINE

Per Giuseppe Castagna, che guida il Banco BPM, può essere motivo di orgoglio e l’attestazione del buon lavoro compiuto alla testa della banca milanese che da tempo è al centro delle voci sul risiko bancario e che qualche mese fa solo un’imprevista fuga di notizie impedì all’Unicredit di Andrea Orcel di acquistarne il controllo. Ma l’ingresso nel capitale della più grande banca del mondo non è solo questo e, insieme alla legittima soddisfazione, per Castagna può anche essere motivo di inquietudine sul futuro. Perchè? Lo spiega la Repubblica di stamattina che ricorda non a caso che JP Morgan è anche l’advisor del Credit Agricole, la banca francese che nell’aprile scorso ha a sua volta rilevato il 9,18% di Banco BPM divenendone il primo azionista e che non nasconde le sue mire sulle attività assicurative della banca milanese.

AGOSTO NON E’ MAI UN MESE TRANQUILLO PER LA FINANZA E INFATTI CUCCIA…

Il mercato si interroga perciò sulle reali finalità dell’investimento di JP Morgan, attivato da Londra attraverso strumenti derivati, e si domanda se la banca americana giochi in proprio, immaginando una probabile rivalutazione del titolo del Banco BPM in Borsa in relazione ai possibili sviluppi del risiko, o se agisca da sponda ai francesi di Credit Agricole. Non è da escludere che la Consob chieda presto nuovi chiarimenti ma una cosa è certa: per molti agosto è un mese di vacanza ma non per la finanza. Non per caso il mitico Enrico Cuccia in agosto non andava mai in ferie ma dalla sua poltrona di Mediobanca nel cuore di Milano tesseva mille trame finanziarie che solo il tempo avrebbe svelato.

Commenta