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Banche, pioggia di bond subordinati in arrivo nel 2016: ma saranno venduti agli istituzionali

Secondo Prometeia, l’anno prossimo arriveranno a scadenza in Italia bond subordinati per 4,63 miliardi che, dopo la crisi delle 4 banche, non potranno essere collocati al retail e saranno assorbiti dagli investitori istituzionali: Unicredit, Mps e Carige i maggiori emittenti – Rcs sulle montagne russe – Più tempo per Zucchi – Per le Borse è già Natale.

Banche, pioggia di bond subordinati in arrivo nel 2016: ma saranno venduti agli istituzionali

Gli ultimi acquisti prima di Natale hanno sostenuto i listini Usa, grazie al modesto rimbalzo dei prezzi del petrolio, comunque ancora ai minimi dal 2004 (Wti a 36,14 dollari, Brent 36,08), e alla conferma che il Pil Usa è cresciuto del 2% nel terzo trimestre. L’indice Dow Jones, con uno strappo nel finale, ha chiuso in rialzo dello 0,96%, S&P 500 +0,88%, Nasdaq +0,65%. Il comparto energia sale dell’1,22%, ma resta il fanalino di coda mercato: nel 2015 è calato del 24%. 

Si avvia a chiudere l’anno in bellezza Nike (+1,58%), miglior titolo da gennaio con un rialzo del 35% davanti a Mc Donald’s (+25%). Il titolo peggiore dell’anno è stato Wal Mart (-30,7%) seguito da Caterpillar (-28,7%), che però ieri ha messo a segno un rimbalzo del (4,87%), miglior titolo nel listino. In evidenza Ford (+3,5%). Al Ces di Las Vegas verrà annunciata la collaborazione tra la casa di Detroit e Alphabet per la produzione di auto senza guidatore. 

Modesti rialzi anche sulle piazze asiatiche, poco mosse in assenza di Tokyo: oggi il Giappone festeggia il compleanno dell’Imperatore. Stamattina la Borsa di Hong Kong è in rialzo dello 0,7%, quella di Shanghai dello 0,1%. In Asia salgono Mumbai (+0,9%) e Seoul (+0,3%). Dopo un anno vissuto pericolosamente la Borsa di Shenzhen registra comunque un guadagno del 67,8% rispetto a gennaio. 

Sempre debole il dollaro, trattato stamane a 1,0949 sull’euro. 

PIAZZA AFFARI IN LIEVE CALO, GIU’ LE UTILITIES

Anche le Borse europee si trascinano stancamente verso il traguardo delle feste: la Borsa di Milano chiuderà i battenti stasera fino a lunedì. Ieri Piazza Affari ha chiuso in ribasso una seduta già prenatalizia (-0,2%), con volumi inferiori alla media e variazioni modeste dei prezzi. Francoforte ha perso lo 0,09%, Parigi +0,05%. Madrid, dopo il tonfo postelettorale (- 3,6%), ha guadagnato lo 0,6%. Londra +0,8%. 

Un po’ di vivacità si è vista sulle società minerarie e petrolifere. I due indici settoriali sono saliti di oltre l’1%.A Milano Eni +0,9%, Tenaris 1,8%, Saipem +0,5% In calo le utility: Enel -0,7%, A2A -1,5%. Il matrimonio della società lombarda con Linea si farà ma solo nel 2016. Su richiesta dei soci di Linea Group Holding, A2A ha prorogato l’offerta vincolante per la realizzazione di una partnership industriale che prevede l’ingresso della municipalizzata milanese e bresciana nel capitale sociale di Lgh con una quota del 51% al prossimo 12 gennaio. Terna-1,8%. 

BANCHE 2016. IN ARRIVO UNA PIOGGIA DI BOND SUBORDINATI

Grazie al recupero delle banche spagnole lo stoxx europeo dei bancari è salito dello 0,23%. Contrastato il mercato domestico. Alla debolezza delle popolari, con l’eccezione di Ubi Banca (+0,97), si contrappone la tenuta delle big (Unicredit +0,2% e Intesa, invariata) e il rimbalzo di Monte Paschi (+0,58%). Arretrano Bpm (-1,85%) e Bper (-0,36%).

Banco Popolare -0,24%. La banca veronese ha annunciato di avere completato la cessione del 19,9% detenuto in Arca con una plusvalenza netta di 63,8 milioni. 

Il prossimo anno giungeranno a scadenza in Italia bond subordinati per 4,63 miliardi di euro complessivi, dice la società di consulenza Prometeia in base ai dati Snl financials. Le scadenze del 2015 ammontavano a poco più di 50 milioni. L’offerta dovrà essere assorbita soprattutto dagli istituzionali.

L’azzeramento del valore dei bond junior dei quattro istituti salvati dal governo, che ha coinvolto anche piccoli risparmiatori, rende sostanzialmente impossibile il collocamento presso il pubblico retail. Le scadenze di subordinati più consistenti del 2016 riguardano Unicredit (due titoli a febbraio, in euro e sterline, per circa 1,3 miliardi totali), Mps (circa 592 milioni a maggio) e Carige (due bond per quasi 500 milioni a giugno).

Forti vendite sui titoli del risparmio gestito: Anima -3,3%, Mediolanum -2%, Azimut -0,7%. Generali +0,1%. 

FCA RIMBORSA I BOND USA. BUZZI MIGLIOR BLUE CHIP

Frena Fiat Chrysler (-1,7%) in controtendenza con il settore automotive. Il gruppo ha reso noto che il 21 dicembre 2015 la sua controllata Usa ha rimborsato tutte le Secured Senior Notes 8,25% con scadenza 2021 ad un prezzo pari all’ammontare nominale complessivo di 3,08 miliardi di dollari, oltre agli interessi maturati e non ancora pagati ed al premio “make-whole” applicabile. Con questa operazione Fca potrà emettere nuove obbligazioni a tassi più vantaggiosi.

Cnh Industrial +0,5%. L’agenzia S&P ha confermato il rating BB+ e l’outlook ‘stabile’. In calo Exor (-1,3%). Tra le altre società del segmento industria, StM +0,5%, Finmeccanica -1,4%, Prysmian -2%. La migliore è Buzzi (+1,74) dopo l’ok dell’Antitrust all’offerta per Sacci. Continua il bizzarro rally di Pininfarina, che sale del 15% e mette a segno la quinta seduta consecutiva con un rialzo a doppia cifra.

RCS SULLE MONTAGNE RUSSE, RESPIRA PRADA. ZUCCHI OTTIENE IL RINVIO 

Rcs sulle montagne russe: dal +7% della mattina di ieri, con un massimo intraday a 0,5855 euro, ha chiuso in calo del 6%. Continuano ad arrivare giudizi positivi da parte degli analisti sul piano 2015-2018. Per Kepler Cheuvreux, ad esempio, il piano presenta vari aspetti positivi come il fatto che è dettagliato, con obiettivi specifici anche per il 2016.L’ad Laura Cioli ed il presidente Maurizio Costa hanno comprato 400 mila titoli.

D’Amico +0,45%. Equita Sim ha confermato il rating buy sul titolo (target price a 0,93 euro) dopo l’annuncio della vendita della nave Handysize m/t Cielo di Salerno. Anche Banca Imi ha confermato la raccomandazione buy

Zucchi + 5,8%: la società ha annunciato il rinvio dell’assemblea straordinaria per la riduzione del capitale sotto il limite legale. C’è più tempo per perfezionare la raccolta di firme di adesione delle banche finanziatrici all’accordo di ristrutturazione in corso di sottoscrizione.

Rimbalza stamane alla Borsa di Hong Kong il titolo Prada (+3,23% a 23,95 dollari Hk) dopo cinque giorni consecutivi di ribasso. Da gennaio il calo è comunque superiore al 40 percento: -70% rispetto ai massimi del 2013. Macquarie ha ribadito la raccomandazione Underperform, abbassando il target price da 25 a 20 dollari HK.

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